Il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa riapre al pubblico

Il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa riapre al pubblico dal 21 maggio, seguendo tutte le norme di prevenzione per l’emergenza COVID-19.

Il museo per la riapertura ha progettato misure di messa in sicurezza degli ambienti e un’organizzazione del percorso all’interno. In questo modo verrà assicurata l’entrata senza creare assembramenti e si potrà visitare il museo in totale sicurezza.  Attivo anche il servizio di guida museale per gruppi di massimo 10 persone.

Il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa per ripartire dal passato.

Il treno è per tutti il simbolo di occasioni da prendere, di opportunità da cogliere e di ripartenze. Sembra quasi un appuntamento simbolico, quello di ritornare a vivere la nostra quotidianità visitando il Museo di Pietrarsa, nato per ricordare un evento epocale per Napoli e per l’Italia intera: la costruzione della rete ferroviaria italiana.

Partì proprio da Pietrarsa, infatti, il primo treno italiano, il 3 ottobre 1839. Il treno partì per unire in soli 11 minuti Napoli con Portici. Da quel momento le Ferrovie Italiane hanno percorso tragitti ben più lunghi, grazie anche alla tecnologia che ha completamente cambiato il treno e la rete ferroviaria.

 

Il percorso museale

 

Oggi al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa possiamo osservare tutta l’evoluzione della storia della rete ferroviaria. Come se ci recassimo ai binari per iniziare il nostro viaggio, ci inoltriamo all’interno della “stazione” del museo di Pietrarsa, dove antiche carrozze sono ferme, ma piene di storie da raccontarci. Prima fermata obbligatoria sarà sicuramente la visita al primo treno italiano, o meglio la fedele riproduzione del treno, che appunto percorse la tratta Napoli-Portici. Tra locomotive a vapore nero pesto, emerge alla vista per i colori rosso e verde. Presenta delle porte che ricordano molto una carrozza reale. Ci immaginiamo accogliesse un fiero re Ferdinando II, colui che volle fortemente realizzare il progetto che doveva sottolineare, nella forza della tecnologia, la potenza industriale del regno.

 

Intorno bellissime locomotive a vapore, eleganti e mastodontiche, che ci lasciano volare con la fantasia ai viaggi che hanno fatto, alle storie che hanno cambiato.

 

Nel padiglione dedicato alle carrozze storiche stupisce, invece, lo sfarzo e l’eleganza dei treno realizzato nel 1929 da Ferrovie Italiane per i reali d’Italia, poi diventato treno presidenziale. Quest’ultimo è una vera e propria dimora reale su rotaia. Composta da diverse carrozze per il re, la regina e la sala da pranzo, che stupisce per le sue rifiniture. In queste carrozze fuori dal comune ammiriamo gli inserti in legno, il soffitto decorato in oro zecchino e le plafoniere in cristallo di Murano.

 

Il giardino botanico e il golfo di Napoli

 

Chi si reca a Pietrarsa non può non ammirare anche lo splendido contesto in cui si sviluppa il Museo. Un grande giardino botanico che si tuffa nel Golfo di Napoli. La visita quindi è arricchita da questi spazi ampi, dove di tanto in tanto spuntano gigantesche fontane, che un tempo servivano per le locomotive a vapore. 

 

Da febbraio l’immenso giardino è entrato a far parte della rete dei “Grandi Giardini Italiani”. Girovagando in questo grandissimo spazio all’aperto sarà possibile incontrare piante provenienti da diverse zone geografiche: Mar Mediterraneo, Australia, California, Cile, Sud Africa. 

 

A recintare il museo una scogliera sul mare, presso la quale poter sostare e godere della bellezza del Golfo di Napoli.

 

In un momento in cui viaggiare risulta un pò difficile, speriamo ancora per poco, suggeriamo quindi di recarvi qui per respirare l’aria di una nuova partenza, quella dell’Italia intera.