Quando ho saputo che sarebbe uscita la serie tv con protagonista Mercoledì Addams mi sono subito sentita in dovere di parlarvi di questo personaggio femminile, e delle donne che fanno parte di questa horror family. Perché credo sia davvero necessario, andare oltre al “guardare” qualsiasi cosa, con occhi superficialotti. Anche una pellicola cinematografica o una serie Netflix possono essere fonte di riflessione e insegnamento. Partiamo allora, alla scoperta di queste figure dark che hanno qualcosa da dirci, oltre alle tenebre di cui si rivestono ( e di cui spesso abbiamo paura)
Le tre donne della famiglia Addams
Fonte foto: FilmPublicityArchive/United Archives
In questo articolo voglio proporvi alcune riflessioni sulle tre figure femminili della famiglia più dark della storia: ovvero Nonna, Morticia e Mercoledì, alle quali sono grata non solo per tutte le volte che mi hanno dato la possibilità di sentirmi normale anche quando, anziché alle feste e l’allegria preferivo (e preferisco) i pomeriggi a passeggiare nei cimiteri, in quieta solitudine, ma anche per gli insegnamenti – non banali – che hanno saputo trasmettermi.
Mercoledì Addams
Fonte foto: Netflix
Mercoledì Addams (Wednesday Addams) è un personaggio iconico da molto prima della Seconda Guerra Mondiale, nato dalla matita e dal genio di Charles Addams che, negli anni ’30, diede vita ad una serie di vignette con protagonista una stramba famiglia un po’ cimiteriale, oltre che un po’ goth. Il nome “Mercoledì” (in originale: Wednesday) prende spunto da una strofa di una canzoncina per bambini inglese: “Wednesday’s child is full of woe”, ovvero “Il bambino nato di mercoledì è pieno di sventura”. Uè, io sono nata di giovedì, ma c’ho la sfiga incorporata uguale.
Emblema del sentirsi unici e diversi
Mercoledì si dimostra da sempre una giovane matura per la propria età, riservata e fantasiosa, dotata di uno spiccato sense of black humor e di un’intelligenza raffinata, e con una dialettica e retorica da far invidia persino ai migliori oratori. Di questa ragazzina con le treccine nere sempre apatica va sottolineato il coraggio di essere sempre se stessa, senza mai imporsi di cambiare per piacere e sentirsi integrata, anzi nella solitudine ci sta pure bene. Accetta ed è fiera della propria unicità, riscattando una volta per tutte, attraverso le sue interpretazioni quei giovani troppo spesso emarginati perché considerati “diversi”.
Figlia di Gomez e Morticia Addams, nonché sorella di Pusgley (che ama torturare a non finire) e nipote del simpatico Zio Fester (che lo sappiamo tutti vorrebe diventare il nuovo pelato di Brazzer), Mercoledì nella famiglia Addams rappresenta la parte più glaciale e razionale che ci sia, dando stimolo l’immaginario di chi in lei vede la forza delle donne (ancora bambine) e la loro capacità di essere se stesse andando contro tutti i più classici stereotipi sociali.
Cosa è normale davvero?
In primis quello che per essere considerate bimbette normali devi vestirti con i tutù e amare gli unicorni. E invece no! Meglio vestito nero con un colletto bianco e calze nere. Del resto, la citazione preferita di sua madre Morticia Addam è, “Black is a such happy color!” .
Nella famiglia Addams venivano minimizzati e rivisti i valori proposti dalla borghesia americana del tempo che è stato ma anche quello attuale proponendo un’immagine decisamente alternativa di famiglia, ma, soprattutto, di personalità. “Diverso è bello… (ed anche divertente)” è l’insegnamento che apprendiamo seguendo le avventure di questi personaggi che non si vergognano delle proprie peculiarità, ma che, al contrario, ci invitano ad apprezzarle e a conviverci.
Morticia Addams
Morticia, mamma di Mercoledì, moglie di Gomez è la donna della serie e dei film ribalta l’immagine stereotipata della casalinga americana degli anni 40-60, ma anche un pò di tutte le casalinghe del globo presentandosi come una lady dark vamp dai lunghi capelli neri, affilate e sensuali unghie rosse e un vestito nero super aderente, che contribuisce alla sua immagine di vampira sexy. Profondamente innamorata di suo marito Gomez, il suo cherì, con cui si abbandona a teneri ricordi in ogni suo discorso.
La tematica del ricordo affrontata da Morticia
E questo è una tematica molto sottile in uno sceneggiato come gli Addams, perché si, la vita scorre, ma la morte viene resa quasi più dolce dalla stessa Morticia attraverso appunto i ricordi, e le cose passate che lei stessa evoca parlando con il marito ed i famigliari. Una donna d’altri tempi, in grado di stare nel mondo di oggi senza vergogna.
Morticia insegna
Morticia, madre amorevole, è il perno della famiglia Addams, la vera matriarca, colei che unisce, educa e si prende cura di tutti. Ci da il chiaro esempio che non vi è un unico modo per essere madri e mogli, ma che ognuno può trovare il proprio e originale, riuscendo comunque perfettamente nell’intento. Inoltre, anche se può sembrare totalmente irrealistico, Morticia è l’esempio vivente che andare d’accordo con la propria suocera si può, basta dedicarsi al giardinaggio.
Nonna Addams
Fonte foto: Corriere della sera
Nonna è propria la nonna che ogni nipote vorrebbe avere, nonostante lo stile macabro e un po’ mortuario, riesce ad essere sempre amorevole con i suoi nipotini, preparando loro ogni tipo di intruglio pur di farli felici. E’ una nonna che non fa paura, nonostante il fisico un po’ sciupato, ma quale anziano post mortem mostra una dentiera ancora intatta come la sua?
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.