Si è chiuso la scorsa domenica l’happening Napoli incontra il mondo, il più grande Festival d’Europa. Una manifestazione divisa in due weekend, sabato 9, domenica 10 , sabato 16 e domenica 17 che ha letteralmente riempito la Mostra d’Oltremare di colori, cibo, cultura e presenze.
Se le scorse edizioni hanno contato oltre 2 milioni di spettatori complessivi, quest’anno il consueto appuntamento del Festival Dell’Oriente è stato affiancato da altri 11 format, garantendo al pubblico partenopeo un vero giro del mondo, assaporando usi, costumi e tipicità gastronomiche, contando un successo incredibile di presenze.
Napoli incontra il mondo – i nuovi format
Neanche il tempo incerto delle ultime due giornate ha fermato le migliaia di persone che hanno affollato la Mostra d’Oltremare. All’ingresso, il padiglione 1 ha permesso una totale immersione nel mondo orientale, tra giardino zen, mostre, artigianato cinese e giapponese, palchi colorati e spettacoli folkloristici. Numerose le attività e i corsi a cui partecipare, alla scoperta delle tradizioni gastronomiche, del settore dedicato al benessere e alla salute, tra massaggi, yoga ci kung e tai chi chuan. Un percorso interattivo e coinvolgente, tra maestri zen e induismo, kimono e origami, condensando tutto il fascino orientale in un intero padiglione.
L’area esterna che divide il Festival dell’Oriente dagli altri format è dedicata alla gastronomia. Curry, cumino, coriandolo riempiono gli olfatti più fini tra i diversi stand: il pad thai di Bangkok si fonde al sushi Giapponese, per poi alternarsi alla cucina indiana.
A pochi metri di distanza, un volo intercontinentale lascia l’Asia per atterrare nell’Europa più tradizionale: è così che ci si ritrova sotto il palco di una band, sorseggiando una pinta di Guinness: il Festival Irlandese ti riporta in un allegro pub della tradizione gaelica, tutto rigorosamente in verde, mentre a pochi passi è possibile rivivere l’Oktober Fest tra colori, pretzel e fiumi di birra.
Passeggiando all’interno del parco della Mostra d’Oltremare si vola verso il nuovo continente: l’invitante profumo dell’Asado Argentino ci porta direttamente a Buenos Aires con tutta la poesia e passione del Tango e poco più in là un vero Festival dell’America Latina, tra samba, salsa e balli, gustando i tipici drink dei paesi calienti.
Gli ultimi padiglioni, il 5 e il 6 sono dedicati al Festival Country e That’s America. I visitatori si sono completamente immersi nel mondo del west, tra odore di pelle, chitarra acustica e balli, rigorosamente con cappello a falda larga e speroni tirati a lucido, per poi passare all’America più kitch, quella delle serie tv e delle famosissime auto (tra cui quella di Supercar), assistendo al Wrestling più pacchiano ed artefatto.
Una piacevolissima giornata, all’insegna della diversità, della cultura e della gastronomia, con un biglietto sì non economicissimo (15 euro per adulti, 10 euro per i ragazzi dagli 8 ai 12 anni), ma che consente un viaggio intercontinentale, senza mai abbandonare la terra partenopea.
Laureata in marketing e masterizzata in comunicazione e altro che ha a che fare con la musica. Fiera napoletana, per metà calabrese e arbëreshë, collezionista compulsiva di vinili, cd o qualsiasi altro supporto musicale. Vanto un ampio CV di concerti e festival.