Film drammatici da vedere almeno una volta

Film drammatici da vedere almeno una volta

Nel cinema risulta particolarmente difficile riuscire ad elencare le caratteristiche per poter definire la categoria dei film drammatici. Si è deciso allora di formulare una sorta di “definizione” ragionando in negativo.

Analizzando quindi ciò che non si deve trovare all’interno di un film drammatico poiché già presente in altre tipologie di film. La pellicola, ad esempio, non deve presentare parti musicali più importanti rispetto ai dialoghi perché in quel caso si avrebbe un musical; le tematiche affrontate devono avere un tono serio e non scherzoso o sereno, poiché in quel caso si parlerebbe di una commedia.

Ragionando così però si ottiene uno spazio molto piccolo in cui poter adattare il titolo di “film drammatico”. Se però si controllano i dizionari del cinema ci si rende conto che tale voce è assai presente. Ciò accade poiché si è deciso di definire tale tutto ciò che non può rientrare nelle altre categorie.

Spesso i film d’autore, poiché più particolareggianti, fanno parte della categoria drammatica dato5 fi che al loro interno sono presenti più generi.

È importante recuperare alcuni film drammatici, specialmente in questo periodo storico, per poter porre in chiave critica la realtà giornaliera e non diventare vittime della vita.

Marriage Story

Film di Noah Baumbach del 2019 che vede come attori protagonisti la celebre Scarlet Johansson ed il brillante Adam Driver. Entrambi colpevoli di un’eccellente interpretazione nella pellicola grazie alla quale riescono a far immedesimare gli spettatori, capacità imprescindibile per un film che tratta tali tematiche.

A differenza di come il nome suggerisce la storia tratta il divorzio della suddetta coppia. Pone l’attenzione sull’aspetto psicologico di ambo le parti. Nel corso di queste due ore seguiremo quindi la fine del matrimonio facendo anche chiarezza sulle cause di tale fine.

Uncut Gems

Pellicola realizzata dai fratelli Josh e Benny Safdie. Un gioielliere ebreo Howard Ratner che vive a New York, dopo aver toccato con mano un opale nero che è riuscito a farsi spedire dall’Etiopia.

In questa pellicola osserviamo un Adam Sandler, lontano dalle sue solite commedie, mettere in mostra le sue capacità da attore. La sua interpretazione gli ha permesso di ottenere i dovuti riconoscimenti.

Her

In un mondo dove la tecnologia è oramai di utilizzo giornaliero e le intelligenze artificiali stanno prendendo piede nella vita di tutti ritengo che Spike Jonze col suo spettacolare “Her” del 2013 ci permette di comprendere le cose di cui abbiamo realmente bisogno.

Durante il film seguiamo la storia d’amore tra Theodore Twombly, uomo solo ed introverso che come professione scrive lettere per conto di altre persone, ed una nuova e sofisticata intelligenza artificiale. Il film analizza quindi il rapporto tra uomo e macchina in un futuro in cui la differenza tra i due diventa facile da nascondere e non risulta più chiara come prima.

Degna di nota è sicuramente la performance di Joaquin Phoenix che interpreta il protagonista in maniera puntuale e calzante.

Dogman

Matteo Garrone ha cercato nel corso degli anni di riportare in auge il cinema italiano grazie alle sue pellicole tutte profondamente degne di essere viste.

Dogman“, film del 2019, riesce a far riemergere tutte le qualità del cinema italiano di una volta dove i punti caratteristici erano delineati dalla bravura degli attori, da ambientazioni il più reali possibili e dal basso prezzo di produzione dei film.

Il film, che si ispira liberamente al delitto del Canaro, ci narra la storia di Marcello, un uomo piccolo e solo, che nella periferia di Roma possiede un negozio di tolettatura per cani e, per arrotondare, spaccia cocaina. Nel corso del film ci verrà presentato uno dei suoi clienti di stupefacenti di nome Simone. Tra i due nasce un’amicizia particolare in cui le regole vengono dottate dall’utilizzo della cocaina e dalla dirompente forza fisica di Simone che sottomette Marcello al suo volere.

Il film ha la capacità di trattare temi profondi con la giusta delicatezza, permettendo allo spettatore di empatizzare con Marcello, interpretato da Marcello Fonte.

Sound of Metal

Sound of Metal, primo lungometraggio di Darius Marder ci porta a fare la conoscenza di Ruben Stone, interpretato da un eccezionale Riz Ahmed. Ruben, assieme alla sua ragazza, fa parte di un duo metal di nome “Blackgammon”. In seguito ad una serie di concerti il nostro protagonista si rende conto di star perdendo improvvisamente l’udito.

Il film è incentrato sull’accettazione, anche in momenti particolarmente difficili, e come fare per poter ascoltarsi realmente per poter capire ciò di cui si ha bisogno e ciò che è superfluo.