Il 24 febbraio del 1965 nasce a Roma Alessandro Gassmann, attore e regista tra i più amati in Italia, figlio del grande Vittorio Gassman e dell’attrice Juliette Mayniel, che tra pochi giorni compie 60 anni: per festeggiare la tonda età ripercorriamo la sua carriera.
Alessandro Gassmann in un’intervista con La Repubblica nel 2023 ha detto: “Faccio l’attore da 40 anni, ma mi sembra di aver cominciato ieri. La cosa che mi rende più fiero oggi è il mio impegno civile”, e racconta dell’orgoglio per il successo del figlio Leo, dell’amore con sua moglie Sabrina Knaflitz, e della scomparsa di sua madre.
Il debutto e i primi anni
Debuttò a 17 anni nel film autobiografico Di padre in figlio, scritto, diretto e interpretato con il padre, con il quale poi studierà recitazione presso la Bottega Teatrale di Firenze. Sempre legato alla figura genitoriale presenterà un documentario in apertura della Mostra del Cinema di Venezia nel 2010.
La sua ultima interpretazione è stata nella prima stagione della fortunata serie prodotta dalla Rai Un professore, in cui veste i panni di un docente di filosofia dai metodi innovativi.
Nel 1996 iniziò a lavorare assiduamente con un altro figlio d’arte, Gianmarco Tognazzi, con il quale recita in Uomini senza donne, I miei più cari amici, Natale a Beverly Hills, partecipa alla versione teatrale di A qualcuno piace caldo, e doppia il cartone animato La strada per El Dorado.
Lo stesso si ripeterà nel 2012 con Massimiliano Bruno per il quale interpreta i film Viva l’Italia (2012), Gli ultimi saranno ultimi (2015), Beata ignoranza (2017), Non ci resta che il crimine (2019) e il suo seguito Ritorno al crimine (2021).
Ma dal 2010 al 2014 è stato il direttore del Teatro stabile del Veneto Carlo Goldoni dimostrando un forte attaccamento anche alla recitazione sul palcoscenico e non solo dietro la macchina da presa.
Il grande successo e i riconoscimenti
Durante la sua carriera non ha però mostrato interesse solo per commedie, ma anche per parti drammatiche, come ne Il bagno turco, pellicola diretta da Ferzan Ozpetek che gli vale molti riconoscimenti e l’approdo sia alle fiction in TV, per cui ora è molto conosciuto e amato, che a prendere parte del cast del film d’azioneTransporter: Extreme.
Nel 2008 partecipa al film Caos calmo dove, per la parte del fratello del protagonista interpretato da Nanni Moretti, vince il David di Donatello per il miglior attore non protagonista, il Ciak d’oro, il Nastro d’argento e il Globo d’oro della stampa estera.
I film migliori
Vediamo ora di cosa parlano i suoi più grandi successi tra gli oltre 50 film in cui ha recitato.
Il bagno turco
Il film del 1997 di Ferzan Ozpetek vede protagonista Alessandro Gassmann, nel ruolo di Francesco, un architetto brillante che riceve in eredità da una zia un bagno turco a Istanbul. Arrivato in città per vendere l’immobile, scopre una cultura che gli era completamente estranea e ne rimane affascinato. Un film intenso e delicato che fa conoscere uno dei registi più bravi degli ultimi vent’anni e che conferma Alessandro Gassmann come attore carismatico e di successo.
Caos calmo
Alessandro Gassmann viene scelto da Aurelio Grimaldi per il ruolo di Paolo Paladini nell’adattamento cinematografico del romanzo premio Strega di Sandro Veronesi, film del 2008 che ottenendo un grande successo tra critica e pubblico lo porterà a vincere numerosi premi. Racconta la storia dell’elaborazione della perdita della moglie da parte di Pietro, rimasto vedovo con una figlia.
Razzabastarda
Con questo film Alessandro Gassmann debutta come regista, raccontando la storia Roman, da lui interpretato, un immigrato rumeno in Italia da trent’anni che si trova coinvolto nel giro dello spaccio di droga. Il film del 2013 è stato girato in bianco e nero e ottenne diversi premi e riconoscimenti.
I nostri ragazzi
Il film di Ivan de Matteo del 2014 vede Alessandro Gassmann nei panni di uno dei fratelli protagonisti. Racconta infatti la storia di due fratelli che si trovano a dover fare i conti con un atto di violenza perpetrato dai rispettivi figli ai danni di un mendicante. La pellicola, ispirata a La cena di Herman Koch, è stata molto apprezzata dalla critica.