Muori di Lei è il nuovo film di Stefano Sardo, con Riccardo Scamarcio, Mariela Garriga, Maria Chiara Giannetta, Paolo Pierobon, Giulio Beranek, Francesco Brandi, in uscita nelle sale il 20 marzo 2025.
In bilico tra noir, thriller e commedia romantica, Muori di lei è un film sul desiderio, la storia di “un uomo che guarda“, scritto a quattro mani da Giacomo Bendotti e Stefano Sardo, prodotto da Ines Vasiljević insieme allo stesso Stefano Sardo, una produzione Nightswim in associazione con Medusa Film, in coproduzione Baš Čelik, coprodotto da Jelena Mitrović.
Trama
Quando inizia il lockdown a Roma, Luca (Riccardo Scamarcio), insegnante di filosofia del liceo con qualche latente frustrazione, si ritrova a viverlo da solo perché la moglie Sara (Maria Chiara Giannetta), medico, viene richiamata in ospedale per fronteggiare l’emergenza. Mentre il mondo tutto intorno si ferma, la sua attenzione si concentra sulla nuova vicina, Amanda (Mariela Garriga). Quando il desiderio lo spinge a rompere la distanza che li separa, Luca è travolto da una passione incontrollata. Ma l’affair si trasforma presto in un vortice pericoloso che sconvolgerà la sua vita, con conseguenze inaspettate.
Gli argomenti trattati dal film
Muori di lei si presenta come un intrigante noir sentimentale che esplora i meandri oscuri dei desideri e delle ossessioni umane, in un contesto familiare e sociale travolto dalle difficoltà del lockdown. In questo film, i ruoli di vittima e carnefice si intrecciano e si ribaltano, offrendo un’esperienza visiva ricca di colpi di scena e rivelazioni sconvolgenti.
Si tratta di un film che mette al centro il desiderio. Come ha affermato lo stesso regista Stefano Sardo: “Da tempo volevo fare un film sul desiderio: è un elemento dirompente nelle nostre vite, eppure nel cinema italiano latita, come se non ci si interrogasse più su quel grumo di energie oscure che ci abita, maschi e femmine.” Il desiderio diventa il motore delle azioni dei protagonisti, ma è anche la sua forza destabilizzante che porta le persone a compiere scelte inconsulte e fatali.
Il film gioca con la psicologia dei personaggi, mettendo in luce il contrasto tra il desiderio represso e la sua esplosione improvvisa, che rischia di distruggere ogni cosa.
La regia
La regia di Stefano Sardo è sapiente nel creare un’atmosfera tesa e inquietante, giocando sull’alternanza di momenti di intimità claustrofobica e scene di crescente tensione. Il film, infatti, non è solo una riflessione sul desiderio, ma anche una metafora della condizione umana durante il lockdown: un periodo che ha amplificato le paure, i desideri inespressi e le insoddisfazioni di ognuno.