Si ritorna a Hogwarts, questa volta grazie al piccolo schermo: la serie tv di Harry Potter è in arrivo e i Potterhead di tutto il mondo non vedono l’ora di tornare a “casa”.
L’annuncio della serie tv tratta dal capolavoro letterario di J.K.Rowling ha scatenato un mix di entusiasmo e curiosità, ma anche tanta perplessità: riuscirà questa nuova produzione nell’ardua impresa di farsi amare al pari della serie cinematografica?
Se ti stai chiedendo cosa aspettarti, qui di seguito trovi tutto quello che sappiamo sull’argomento.
Serie tv Harry Potter: quando la vedremo?
Anni e anni a parlarne e finalmente arriva la conferma: Warner Bros Discovery dichiara l’arrivo di una serie tv basata sui 7 libri di Harry Potter. Il progetto è stato svelato ad aprile 2023 durante la presentazione del nuovo servizio di streaming Max, nato dalla fusione di HBO Max e Discovery+.
La serie mira a esplorare in profondità ogni libro, dedicando una stagione completa a ciascuno di essi. Al contrario del cinema, che richiede tempi più stretti, il formato seriale consentirà di includere dettagli e personaggi che erano stati omessi nei film. Chi ha letto i libri lo sa: ci sono tantissime sottotrame di Harry Potter che sono rimaste solo su carta, ma finalmente avremo la possibilità di vederle trasposte sul piccolo schermo.
La produzione è pianificata per un arco di dieci anni, offrendo ai fan l’opportunità di immergersi completamente nel mondo magico. Le riprese inizieranno quest’anno, con un debutto previsto per il 2026 sulla piattaforma Max.
Dietro le quinte: il coinvolgimento di J.K. Rowling nella produzione
Una delle domande più frequenti riguarda il coinvolgimento di J.K. Rowling nella serie. L’autrice, nonostante le controversie degli ultimi anni, parteciperà come produttrice esecutiva per garantire che la serie rimanga fedele alla sua visione originale. Al suo fianco ci saranno figure chiave come Francesca Gardiner, showrunner nota per il suo lavoro in Succession, e Mark Mylod, regista di numerosi episodi di successo della stessa serie.
Daniel Radcliffe, Rupert Grint e Emma Watson in una scena di Harry Potter
David Heyman, già produttore dei film originali, tornerà a ricoprire lo stesso ruolo, assicurando una continuità tra le due trasposizioni. Con un team creativo di alto livello, la serie ha il duplice scopo di offrire un adattamento che soddisfi le aspettative dei fan di lunga data e attrarre una nuova generazione di spettatori.
Nuovi volti per personaggi iconici
Uno degli aspetti più delicati della produzione è il casting. Sostituire attori iconici come Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint è molto sfidante, ma è anche un’opportunità per offrire una nuova interpretazione dei personaggi. Certo, sarà difficile staccare i nomi dei protagonisti dai volti che la cinematografia gli ha dato da 20 anni a questa parte e qualcuno è già dell’idea che i primi siano impareggiabili.
Il casting è aperto a giovani attori tra i 9 e gli 11 anni, con un’enfasi sull’inclusività e la diversità, mentre per quanto riguarda gli adulti, tra i nomi papabili ci sono Cillian Murphy nei panni di Lord Voldemort e Olivia Colman in veste della professoressa McGranitt.
Le riprese si svolgeranno principalmente negli studi Warner Bros. a Leavesden, nel Regno Unito, gli stessi utilizzati per i film originali, garantendo un ritorno alle radici del franchise.
Aspettative e sfide: un nuovo approccio alla saga
Nonostante la serie tv di Harry Potter prometta ai fan di offrire un’esperienza più approfondita rispetto ai film, non mancano le perplessità. La comunità Potterhead è profondamente legata agli attori originali, e sostituirli con nuovi volti potrebbe generare resistenze. Molti fan, inoltre, sono entusiasti all’idea di rivivere le avventure di Hogwarts con una nuova prospettiva, ma altri temono che il progetto possa intaccare il ricordo dei film originali. Inoltre, il formato di una stagione per libro richiede una narrazione attenta per mantenere alta l’attenzione del pubblico nel corso di un intero decennio.
A rassicurare, comunque, è il parere di Chris Columbus, regista dei primi due film, che ha definito la serie un’idea grandiosa.
Tra entusiasmi e dilemmi, su una cosa possiamo stare assolutamente certi: passeranno secoli e le rivisitazioni potranno essere infinite, ma la magia di Harry Potter non smetterà mai di incantare.
Da bambina mi chiamavano “la piccola scrivana”, forse perché stavo sempre con carta e penna in mano. Soprannome profetico? Chi sa. Intanto porto in borsa biro e taccuino, non si sa mai.