La denuncia di Ivan Cotroneo con Marta Pizzigallo ed Elisabetta Mirra ha calcato le scene del prestigioso Teatro Sannazaro di Napoli  lo scorso weekend.

Un unico atto di 55 minuti. La denuncia è un’opera scritta e diretta dal multiforme talento di Ivan Cotroneo, ben noto alle scene televisive e cinematografiche come eccellente penna e camera di film e fiction di successo e già autore di altra pièce teatrale (Amanti) in scena al teatro Diana di Napoli due anni fa.

La Denuncia dà voce ad un gioco di seduzione e di potere tra i banchi di scuola, in cui a fare da protagonista è il controverso rapporto tra un’insegnante e la sua alunna. Alle soglie della prova orale di maturità, dopo uno scritto insoddisfacente, una ragazza chiede aiuto alla sua professoressa che la riceverà ad un orario insolito. Clelia e Alice, in un passo a due dalla dialettica serrata e coinvolgente, raccontano, offrendo ognuna la propria versione, di un’ora trascorsa in aula a porte chiuse, da sole, dopo l’orario scolastico.

L’una si difende, l’altra accusa, adducendo dettagli che intenzionalmente guidano la platea ad avvalorare la sua tesi vittimistica, persuasa da inconsistenti stereotipi. La dinamica si snoda in una confessione reciproca con la Preside, dove prepotente torna il passato amoroso della docente Clelia ed il suo orientamento sessuale, come nei più diffusi preconcetti, segna inevitabilmente la sua posizione.

Proprio quando la platea crederà, attraverso le due versioni, di aver ricostruito la vicenda, la scena apre uno squarcio temporale e mostra la realtà dei fatti. Un vero e proprio gioco di seduzione e manipolazione guidato da una astuta 17enne, pur di avere un voto minimo di 90 centesimi per accedere all’università dei suoi sogni, incasterà l’insegnante. Ma la verità porterà allo scoperta di qualcosa di ben più profondo.

Dalla colpevolizzazione alla rivelazione del colpevole, dal senso di colpa allo svelamento di un amore, La denuncia di Ivan Cotroneo è l’opera necessaria per provare a scardinare, ancora una volta, stereotipi di genere,per aprire la mente ed allargare gli orizzonti emotivi.

 

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