Recensione “Amore nello spettro”, la docu-serie Netflix

Tratto da un’idea del regista e produttore Cian O’Clery, “L’amore nello spettro” è una docu-serie Netflix rilasciata in Italia nel 22 luglio 2020. Ogni episodio seguirà i primi appuntamenti di alcuni ragazzi, Michael, Chloe, Kelvin, Maddi, Olivia, Mark, Andrew, e la vita di coppia di quattro ragazzi, Ruth e Thomas, Jimmi e Shamae.

 

Michael ha 25 anni e tutto quello che desidera della sua vita è diventare il miglior marito.

 

Chloe ha 19 anni ed è alla ricerca di una persona gentile e genuina, che riesca a vederla per chi è, a prescindere dal suo sesso

 

Kelvin ha 20 anni, è appassionato di manga, non è mai stato ad un appuntamento, ma desidera una ragazza che sia “amichevole, differente, seria, atletica e che profumi di buono, possibilmente di arancia”.

 

Maddi ha 23 anni e non ha mai provato qualcosa di romantico per nessuno. È in cerca di un uomo alto, biondo, con gli occhi verdi e possibilmente coi pettorali.

 

Olivia ha 25 anni e nonostante i suoi molti amori non corrisposti, spera di poter trovare qualcuno che la ami, perché lei merita l’amore come chiunque altro.

 

Mark  ha 29 anni ed è appassionato di paleontologia,  prova un amore profondo per i dinosauri e spera che anche la sua futura partner ce l’abbia.

 

Andrew ha 27 anni ed è un fan degli orsacchiotti e dei jigsaw puzzle, nonostante non sia mai stato ad un appuntamento, ha paura di non aver molto tempo per trovare la sua metà.

 

Ruth e Thomas hanno 22 e 25 anni, lui è appassionato di treni, lei di serpenti e del suo gatto, festeggeranno con la troupe netflix il loro primo anno di anniversario.

 

Jimmy e Sharnae entrambi di 21 anni, hanno appena compiuto il grande passo e hanno recentemente iniziato a vivere insieme.

 

La descrizione di questi ragazzi potrebbe calzare quella di altre decine di giovani, ma loro, a differenza di molti altri, hanno una difficoltà in più da combattere. Soffrono di disturbo dello spettro. Questo si traduce in difficoltà ad interpretare le emozioni altrui, o ad approcciarsi in relazioni con altri. Può significare l’avere qualche problema a rimanere in luoghi affollati, o a tollerare dei rumori forti. Ma Kelvin, Maddi, Olivia, Mark, Andrew, Ruth, Thomas, Jimmi e Shamae sono anche tra i ragazzi più compassionevoli, educati, gentili, ragionevoli, ed umili di cui si può trovare traccia nella televisione più recente.

 

Non si può non tifare per loro nei piccoli passi che compiono nel cercare di interpretare in modo corretto gli altri, negli esercizi che compiono per adeguarsi a una realtà che purtroppo fin troppo spesso li taglia fuori, senza neanche dare a questi ragazzi la possibilità di esprimersi, basandosi sulle apparenze e sui pregiudizi.

 

La realtà è che la docuserie targata Netflix dimostra chiaramente come molti ragazzi che soffrono di autismo abbiano una intelligenza fuori dal comune, altri uno spiccato senso dell’umorismo, altri ancora sono di una gentilezza disarmante, Netflix, con la brillante e delicata presentazione che fa di loro, mostra al mondo la loro umiltà, esaltandone le loro doti positive, ma senza nascondere nessuno dei loro umanissimi difetti, e delle difficoltà derivate dalla loro disabilità.

 

Gli undici ragazzi si sono messi in gioco, in ogni puntata hanno parlato di loro stessi, dei loro maggiori desideri, delle loro peggiori paure. Ognuno di loro ha avuto il compito di raccontare le due cose che amavano ed odiavano di più, ed è stato adorabile scoprire come queste fossero quasi sempre aspetti sui quali i normo tipici non si soffermano affatto, o forse abbastanza. È così che le banane diventano qualcosa che forse fa persino un po’ paura, mentre l’abbaiare di un cane si trasforma in un suono confortante.

 

“L’amore nello spettro” è quella serie che bisogna vedere per capovolgere il proprio punto di vista su un argomento che spesso viene liquidato con qualunquismi e messo in secondo piano. L’autismo come la fine si riappropria della scena principale e diventa l’autismo come inizio, come difficoltà, ma in certi casi anche come dono, come un modo diverso di vivere e di percepire la vita, che è anche un modo diverso di donarsi all’altro, aperto, pulito, onesto.

 

COLPI DI SCENA 10/10

PERSONAGGI 10/10

STORIA 10/10

RECITAZIONE 10/10