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Quest’anno, dopo 800 anni, la vedremo alzando gli occhi al cielo. E così dopo pandemie, terremoti e sangue che non si scioglie, forse potremmo deliziarci di un po’ di bene e incanto. “Lei” sarà qualcosa che ci donerà un po’ di speranza in questo anno che ci ha visti protagonisti di tanto, tantissimo dolore. E non per un giorno soltanto, ma per l’intero mese di dicembre, anche se la visibilità maggiore sarà il 21 dicembre, conosciuto come solstizio d’inverno.
Ma chiariamoci le idee. Le stelle comete più che stelle vere e proprie, sono una sorta di fenomeno luminoso “merito” di un particolare allineamento tra Giove, Saturno e Venere detto “la Grande Congiunzione” che a causa della rotazione terrestre, quest’anno si avvicineranno così tanto da creare una stella cometa. Per spiegare le origini del fenomeno dobbiamo tornare indietro fino all’alba del 4 marzo 1226 per vedere lo stesso allineamento tra corpi celesti, ha sentenziato Hartigan, astronomo della Rice University, a Forbes. Inoltre nel 1614, l’astronomo Johanes Kepler in arte Keplero parlava di questa “magia” indicandola come “stella o cometa di Betlemme” ovvero la stessa che aveva guidato Baldassare, Malchiorre e Gaspare fino alla grotta di Gesù bambino. Quest’anno mancherà la splendida Venere, ma la “Stella di Natale” si potrà vedere lo stesso. I nostri amici pianeti troveranno così vicini da creare una luce davvero sfavillante.
Ma, lo sappiamo tutti, visto che questo fenomeno potrebbe ripetersi solo nel lontano 2080 e non in molti respireranno ancora, immortaleremo l’evento per postarlo sui social o raccontare ai postumi che “io oltre al Covid-19 ho visto anche la cometa di Betlemme”. Si sa, però, che fotografare le stelle è molto complesso, se si è in possesso solo di uno smartphone, il risultato non sarà così emozionante e mozzafiato come osservarla ad occhio nudo quindi per aiutarci a fotografarla decentemente la Nasa ha pensato ad alcuni suggerimenti, che ha pubblicato in una pagina dedicata. I due pianeti saranno luminosi come nessun’altra stella vicina: quindi ben visibili. Uno dei consigli fondamentali è quello di fotografare la stella cometa scegliendo un elemento per la composizione, come un albero, il profilo di un edificio o una insegna al neon. Bisogna poi assicurarsi di ripetere la foto per diverse sere, captando lo spostamento di Giove e Saturno. Altro “trucco”, fotografare la “stella cometa” anche alla luce del tramonto.
Insomma, non ci saranno i fuochi d’artificio quest’anno, ma ci sarà la stella del bambin Gesù, che ci crediate o meno, quest’anno ci farà sicuramente bene.
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.