Alitalia (e altre) non rimborsano i biglietti dei voli cancellati: in arrivo una sanzione per l’Italia

Voli aerei cancellati causa Covid- 19 e non rimborsati, al posto del rimborso si riceve un voucher.

 

Questo è ciò che è successo a moltissime persone che, per via della pandemia in corso, si sono ritrovate con un biglietto di un volo cancellato ma mai rimborsato, questo accade solo in Italia e in Grecia.

 

Come dice il regolamento Europeo, comunemente definito come “carta dei diritti del passeggero”, è previsto il rimborso totale del biglietto anche per cancellazioni con cause come il Covid entro 7 giorni dalla cancellazione, quindi i passeggeri avrebbero dovuto ricevere il rimborso in denaro.

 

Ma per via di 4 parole aggiunte dal Presidente del Consiglio Conte non è stato così. Nel decreto “cura Italia”, con l’art. 88 bis ha infatti dato il diritto alle compagnie aeree di sostituire il corrispettivo economico con un “voucher “corrispondente al costo del biglietto perso. Questo però andando contro alla normativa Europea. A seguito di questo decreto c’è stata un’insurrezione popolare, che purtroppo non è servita a cambiare le cose, è intervenuta anche l’ENAC che li ha “bacchettati”, ma nulla è cambiato, allora è intervenuta l’Antitrust che ha scritto una lettera al governo dicendogli che quello che stanno facendo è politica scorretta, che non lo possono fare e in caso di un loro intervento la multa sarà di svariati milioni di euro, ma anche lì nessuno gli ha risposto.

 

A metà maggio il Ministro dei Trasporti e il Ministro della Giustizia Europei si sono incontrati e hanno scritto a Conte una lettera nella quale hanno sottolineato che “non può fare come vuole lui” oltre a ribadire che i diritti dei consumatori e dei passeggeri vanno rispettati e che le compagnie sono obbligate a rimborsare il biglietto. Ma purtroppo anche in questo caso l’Italia non ha risposto.

 

Vista la situazione all’incirca a inizio luglio hanno aperto una procedura di inflazione contro l’Italia. “Questo vuol dire che se entro 60 giorni l’Italia, come la Grecia, (che sono gli unici due paesi dell’unione Europea che fanno un po’ da fanalini di coda in quanto non hanno cambiato nulla.) non risponderà rischieremo una mega multa, che ovviamente ricadrà sui cittadini”. Queste le parole dell’avvocato Edno Gargano, Titolare dello studio legale Avvocato Gargano, che da anni si occupa della difesa dei diritti dei consumatori in particolare dei viaggiatori che utilizzano il trasporto aereo.

 

I passeggeri hanno quindi fatto da banca alle compagnie aeree che, ricevuti i loro soldi, hanno dato dei voucher. Questo comportamento, da parte delle compagnie aeree è andato avanti anche dopo le numerose cancellazioni dei voli. I viaggiatori potevano continuare a comprare i biglietti ma i voli venivano cancellati poche ore dopo costringendo i passeggeri a ricevere un voucher. I così detti “voli fantasma”.

Queste sono cose molto gravi che l’avvocato Gargano sta facendo venire a galla.

 

 “È scandaloso quello che stanno facendo.” Continua.

 

Che 30 giorni fa circa, ha lanciato una petizione contro i voucher che in poco tempo ha raggiunto più di 2000 firme, (se volete firmare anche voi la petizione la trovate su Change.Org)

 

Il minimo che si aspetta l’avvocato Gargano, viste le continue non risposte da parte dello stato, è che almeno le persone che non usufruiranno del voucher ottengano il rimborso alla scadenza dello stesso. Inoltre, mira a ottenere la possibilità, per chi volesse usufruirne, di cedere il voucher o dividerlo per un altro volo di importo pari o inferiore.

 

Il messaggio che l’avvocato Gargano vuole lasciare è questo:

 

“Se avete ricevuto un voucher attivatevi tramite il vostro legale di fiducia, l’unione Europea tiene tantissimo al rispetto dei propri cittadini, dal 2004 ci è stata data l’opportunità di non vedere calpestati i nostri diritti. Non abbiate timore di chiedere quello che vi spetta di diritto.”

 

Per chi volesse c’è anche modo di muoversi in autonomia, se dopo 15 giorni non avete ricevuto il rimborso potete fare causa oppure mandare alla compagnia una lettera che potete trovare sui vari canali dell’avvocato Edno Gargano.