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È da un po’ che Quentin Tarantino parla del suo ritiro dalle scene, imminente dopo quello che dovrebbe essere il decimo e ultimo lavoro alla regia (di cui ancora non si sa nulla). Ma inaspettatamente i suoi progetti strettamente cinematografici sono messi in stand-by, infatti l’autore di Kill Bill ha annunciato il lavoro ad una serie tv le cui riprese inizieranno nel prossimissimo 2023.
Sono passati ormai tre anni dall’uscita di C’era una volta…A Hollywood (2019) e, dopo un successo del genere non avremmo mai voluto udire la notizia del ripiegamento definitivo. Ma Tarantino – durante la presentazione a New York del suo ultimo libro Cinema Speculation, che parla del cinema dagli anni ’70 ad oggi – ci sorprende positivamente con questa novità tutta da scoprire. Cosa sappiamo di preciso sulla serie?
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In effetti ancora molto poco. Sarà una produzione televisiva, divisa in 8 episodi e sarà sicuramente disponibile su qualche piattaforma streaming (probabilmente Netflix). Sulla trama e sul genere c’è ancora la massima riservatezza. Ma fantasticando un po’ su quale argomento potrebbe vertere la serie, verrebbero in mente tante piste…
Potrebbe seguire il filone del western, tanto amato dal regista e ostentato magistralmente in Django; potrebbe, come qualcuno vicino al regista pensa, essere un seguito di C’era una volta… Ad Hollywood; ancora, potrebbe realizzare il sogno di molti e regalarci una “terza parte”di Kill Bill.
In ultimo, sappiamo che durante la presentazione a New York, il regista ha anche detto che, se dovesse adattare per lo schermo un fumetto probabilmente sarebbe Sgt. Fury and His Howling Commandos, una storia Marvel che segue Nick Fury (interpretato nell’Mcu dal suo collaboratore storico Samuel L. Jackson) nelle sue avventure con un plotone speciale durante la seconda guerra mondiale. Tarantino e la Marvel, è una cosa possibile?
Per adesso dobbiamo accontentarci di queste ipotesi. Ma, qualsiasi sia l’intenzione finale, siamo certi che Quentin non ci deluderà.
Laureata in Archeologia, Storia delle Arti e Scienze del Patrimonio Culturale alla Federico II di Napoli. All’età di 5 anni volevo fare la “scrittrice”, mentre adesso non so cosa di preciso mi riserverà il futuro. Ma una cosa certa è che la scrittura risulta essere ancora una delle mie attività preferite, una delle poche che mi aiuta di tanto in tanto ad evadere dal mondo.
