La Calabria è una terra dalle antichi tradizioni, soprattutto dal punto di vista enogastronomico e, negli ultimi anni, questo trend si è sempre più innalzato verso le vette più alte dei riconoscimenti, grazie a un amaro, prodotto a Montalto Uffugo, piccolo paese dell’entroterra cosentino, che segue un’antica ricetta: l’amaro si chiama Jefferson.
La produzione risale a tre anni fa grazie a Ivano Trombino, brillante ideatore dell’amaro Jefferson, che ha sapientemente seguito le orme del prozio Giocondo Trombino il quale, a ridosso del ‘900, assieme a tre americani, si dilettava a commercializzare spezie e aromi tipici calabresi.
La storia dell’amaro Jefferson
Ivano Trombino ha “resuscitato” una vecchia storia di oltre un secolo, dando vita all’amaro Jefferson, premiato al World’s Drink Awards. Questa storia che nel 1871 una nave carica di alcool e canna da zucchero, partita dal porto di Panama, è affondata nel mar Tirreno prima di poter giungere a Genova e di poter consegnare il prezioso carico. Morirono tutti tranne il capitano Jefferson e due suoi marinai, Gil e Roger, che trovarono rifugio a Montalto Uffugo, nel cuore della montagna calabrese.
Nel piccolo paesino in provincia di Cosenza iniziarono a lavorare nel Vecchio Magazzino Doganale di Giocondo Trombino, prozio di Ivano, occupandosi della commercializzazione di spezie e aromi. Si innamorarono profondamente della Calabria e dei suoi abitanti e decisero di restare per tanti anni. Nel corso della loro permanenza a Montalto Uffugo, crearono insieme al signor Trombino molti intrugli alcolici, sfruttando tutta la merce a disposizione nel vecchio magazzino.
L’idea di Ivano Trombino
Il pronipote rimase ammaliato da questa bellissima storia di famiglia e volle muovere i primi passi con la sua azienda, studiando le varietà botaniche a sua disposizione, fino alla realizzazione del pregiatissimo amaro Jefferson, chiamato proprio come il capitano che naufragò in Calabria nel lontano 1871 e che trovò riparo a Montalto Uffugo.
L’amaro è frutto di una lunga e naturale preparazione: infatti, le varietà botaniche che lo compongono vengono raccolte in diversi periodi dell’anno e, per giungere alla fine dell’intero processo di produzione, occorrono nove mesi. Nella ricetta sono presenti gli agrumi: arance dolci e amare, bergamotto, limone e pompelmo, oltre ad erbe aromatiche: rosmarino, origano, vaniglia, assenzio, rabarbaro, genziana ed eucalipto.
Una delle particolarità dell’amaro Jefferson, che lo rende unico al mondo, è l’adozione di alcol proveniente dai cereali: grano, mais e orzo, mentre lo zucchero utilizzato è di canna bianco. Tutte le erbe vengono fatte macerare separatamente in una soluzione idroalcolica; successivamente vengono assemblate e si procede al processo del filtraggio con un panno di lino. L’amaro viene quindi messo in bottiglia e fatto riposare quaranta giorni, infine viene commercializzato.
Un prodotto originale di qualità superiore
Grazie ad un procedimento tradizionale e agli ingredienti naturali, l’amaro Jefferson è un vero e proprio concentrato di profumi calabresi tutti da gustare. Si presenta di color mogano e già al primo sorso si potrà gustare tutta la Calabria con i suoi aromi, che delizieranno il palato di chiunque. L’amaro Jefferson si beve rigorosamente a temperatura ambiente ed è sconsigliato l’utilizzo del freezer. Nel 2018 l’amaro Jefferson è stato premiato come amaro migliore al mondo dal World’s Drink Awards, il prestigioso contest internazionale che celebra il meglio del beverage nel mondo.
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