Di giornate mondiali ce ne sono tantissime, ma oggi, se permettete, io non potevo fare a meno di dire quanto il 23 aprile, per me sia davvero fondamentale. In concomitanza con il giorno di San Giorgio, oggi infatti è la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, ricorrenza promossa nel 1931 dall’UNESCO per la valorizzazione e la celebrazione della lettura come attività culturale fondamentale nella storia dei popoli e dell’umanità. E soprattutto di ognuno di noi. La data è stata ripresa dall’istituzione internazionale espandendo una già esistente e bellissima tradizione spagnola e catalana nella quale la festa del libro veniva celebrata a partire gia dagli anni ’30 per ordine dell’allora re Alfonso XIII.
Il 23 aprile, pensate forse per una strana coincidenza astrale, sembra essere una data particolarmente importante per la storia della letteratura di tutti i tempi: nel 1616 morirono infatti in questo stesso giorno due pilastri della cultura occidentale, quali lo scrittore spagnolo Miguel de Cervantes, il padre del Don Chisciotte de la Mancha, e l’amatissimo William Shakespeare. Inoltre, è una data che riporta anche la nascita di alcuni importanti autori più prossimi e vicini alla nostra epoca, il cui maggiore è il padre di Lolita, il russo naturalizzato Vladimir Nabokov.
Anche in questi anni di pandemia, nonostante la tecnologia dalla quale siamo circondati, i libri sono uno dei mezzi più potenti per promuovere la cultura, la bellezza e la saggezza. E hanno a oggi un grande valore, sia per chi ne scrive, sia per chi ne legge. Ovviamente, anche la tecnologia aiuta, e se volete approfondire questo tema, all’università La Sapienza di Roma si svolgerà un evento, che si potrà seguire in diretta live su Facebook, sulle nuove forme del libro e le prospettive dell’editoria.
Fonte foto: Sito de La Sapienza
Per rendere omaggio e celebrare questa giornata, vorrei proporvi alcune citazioni e frasi di grandi autori, che riportano la bellezza della lettura e dell’amore per il leggere su alcuni libri che mi hanno davvero colpito:
“I libri ci danno un diletto che va in profondità, discorrono con noi, ci consigliano e si legano a noi con una sorta di familiarità attiva e penetrante.”
Fernando Pessoa
E credo non ci sia bisogno di grandi spiegazioni riguardo a questa frase: quando si tratta di libri, soprattutto di libri che ci sanno trascinare, si crea una connessione tra il lettore e le pagine che scorrono. Quella sensazione che ci pervade e un po’ ci rende malinconici alla fine del libro, l’avete mai provata? Io sì, mi capita spesso.
“Sapeva leggere. Fu la scoperta più importante di tutta la sua vita. Sapeva leggere. Possedeva l’antidoto contro il terribile veleno della vecchiaia.”
Luis Sepúlveda
Il padre de La Gabbianella e il Gatto ha saputo descrivere la sensazione di giovinezza che ci possono dare le letture. Ma non solo. Leggere allena la mente, ci sprona a scoprire, a vedere cose diverse da quelle che ci avvicinano, ci dà la possibilità di avere senso critico, di farci un nostro pensiero. E di saperlo esternare. Leggere rende giovani, perché ci permette di vedere tutto da un altro punto di vista.
“Gli sguardi smarriti dei ragazzi a scuola hanno bisogno di senso, di semplice senso della vita, e sono anche disposti ad ammettere che Dante glielo fornirebbe: ma se il cammino da fare è così lungo, e così faticoso, e così poco congeniale alle loro abilità, chi gli assicura che non moriranno per strada, senza mai arrivare alla meta, vittime di una presunzione che è nostra, non loro? Perché non dovrebbero cercarsi un sistema per trovare l’ossigeno prima e in modo a loro più congeniale?”
Alessandro Baricco
Concludo il mio articolo con questa frase, che non specifica la bellezza del leggere, però ci invita a riflettere. Forse ha ragione Baricco, non sarà neppure Dante a fornirci gli strumenti adeguati per farcela, però forse noi (e con noi intendo tutti quanti, dal più giovane al più vecchio), magari con un libro tra le mani, una soluzione la troviamo.
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.