Diario di una Fuggitiva

Diario di una Fuggitiva verso l’età adulta

Diario di una Fuggitiva è il graphic novel scritto da James Patterson ed Emily Raymond e illustrato da Valeria Wicker edito da Garzanti nel novembre del 2023. Sì, avete letto bene: Il prolifico e grande autore James Patterson! Ecco perché credo non sia un caso che io lo abbia letto tutto d’un fiato dimenticandomi che al mattino la sveglia suona anche quando si passa la notte a leggere.

Una fuga verso casa

La storia si apre su di una tavola priva di testo, l’assenza di parole enfatizza la partenza di quella che si intende essere un’adolescente. Questa cosa si evince non tanto dal vestiario quanto dal mondo con il quale la giovane mano della ragazza stringe con paura e incertezza venti dollari a pugno chiuso.
Lei è FRANA Eleanor Rapunzel, o almeno è con questi nomi che abbiamo a che fare con lei per larga parte della storia e… Sì! Ha anche un nome di battesimo, ma scoprirete qual è leggendo il graphic novel; non voglio togliere la sorpresa a chi vorrà dedicarsi a questa lettura. Motivo per il quale non spiegherò nemmeno che cosa significhi FRANA perché non si tratta della definizione letterale.

Direi che vi ho confuso abbastanza le idee e quindi possiamo tornare alla storia. Le prime tavole mostrano come questa ragazza dai molti nomi e dai capelli indomabili si senta profondamente sola, al punto che per avere compagnia parla da sola. Anche la sua partenza è legata a questo senso di solitudine, infatti FRANA Eleanor Rapunzel decide di scappare di casa a soli sedici anni per ritrovare la sorella scappata da casa esattamente sei mesi prima che la nostra protagonista prendesse la stessa identica decisione. Piena di speranza, FRANA Eleanor Rapunzel parte per Seattle, solo che la sua ricerca si rivela essere molto più complicata del previsto: sua sorella Sam sembra essersi dileguata nel nulla, i soldi portati per il viaggio finiscono troppo presto e prima di potersene accorgere si ritrova a vivere come un senza tetto. Per sua fortuna un ragazzo di nome Jesse la prende sotto la sua ala protettiva e le insegna a vivere per strada. Jesse le sta accanto come un buon fratello maggiore fino a quando FRANA Eleanor Rapunzel arriva al termine della sua avventura.

Un viaggio verso sé stessa

Non scriverò come finisce la storia anche perché in queste 273 pagine di novella la cosa davvero importante è il percorso tortuoso che la protagonista vive. Anche se quando parte FRANA Eleanor Rapunzel è convinta che sia la meta il grande obiettivo da raggiungere, più la distanza da casa aumenta più le sue mancanze e le sue bugie iniziano a lasciare spazio alla concretezza, al senso pratico e all’amicizia. La vita le mostra quanto l’età adulta sia ancora lontana per lei da raggiungere ma questo divario diventa la sua forza così, proprio come una bambina testarda e capricciosa, insiste nonostante le grandi difficoltà e ad ogni parvenza di indizio si emoziona nonostante la sorella sembri sparita nel nulla.

Diario di una Fuggitiva

Anche l’occhio vuole la sua parte

Le scelte legate alla parte illustrata della storia sono atte ad enfatizzare le abissale differenze tra le due sorelle, soprattutto in quelle tavole in cui entrambe compaiono. In queste capita di trovare non solo i colori ma anche le cornici delle vignette che ne sottolineano le differenze. La caratteristica peculiare di FRANA Eleanor Rapunzel sono i capelli: lunghissimi, sempre crespi e spettinati e che spesso ondeggiano donando movimento a momenti che altrimenti risulterebbero statici. I capelli sono una sorta di scudo e quando la situazione si fa davvero difficile e quella corazza volante non è più sufficiente a tenerla al sicuro, un buffo ombrello nero entra a far parte dell’outfit della protagonista. Ai fini della narrazione visiva l’ombrello sembra rappresentare la concretezza, il senso pratico che inizia a spodestare l’infantilismo per fare spazio ad un nuovo capitolo della vita di FRANA Eleanor Rapunzel: quello di giovane adulta.

Diario di una fuggitiva è una lettura che solleva molte domande nei ragazzi e che riporta alla mente ricordi sopiti negli adulti. Una delle domande più spinose credo sia quella sul futuro, l’eredità sociale del tutto accidentale con la quale i ragazzini di oggi sono chiamati a scontrarsi. Un vero e proprio mostro che trova i giovani soli per divorarli e cancellarne le vite nella più totale indifferenza da parte di chi li circonda.