Cucina libanese: i piatti tipici e cosa serve per rifarli a casa

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Avete mai assaggiato la cucina libanese? Io l’ho incontrata circa cinque anni fa quasi per caso e mi sono letteralmente innamorata dei suoi sapori, profumi, colori e varietà. Quella libanese è una cucina che mescola i sapori mediterranei a quelli orientali in un bilanciamento di sapori assolutamente sorprendente. La gastronomia libanese ha molte similitudini con la cucina del medio oriente, con cui condivide la maggior parte degli ingredienti; una condivisione che prosegue anche nell’approccio conviviale ai pasti, fatta di piatti posti al centro della tavola e condivisi tra tutti i presenti.

 

La varietà di legumi, cereali e verdure, le spezie e l’alta presenza di pesce e condimenti dipici della fascia mediterranea rendono inoltre questa cucina salutare e irresistibile.

 

I piatti tipici della cucina libanese da rifare a casa

 

Gli ingedienti per preparare a casa manicaretti libanesi sono di facilissima reperibilità e le spezie più particolari possono facilmente essere acquistate online o negli asian market. La caratteristica dei pranzi e delle cene libanesi è sicuramente la varietà di pietanze presenti sulla tavola sovente presentate come veri e propri finger food, per essere facilmente recuperati da piatti e vassoi posti lungo la tavola.

 

Salse, creme e accompagnamenti

 

Non fate mai mancare hummus e baba ganoush (o ghannooge), due creme speziate ottime mangiate da sole ma perfette in abbinamento alle altre pietanze. L’hummus è realizzato con i ceci, resi in purea, limone, olio extra vergine, aglio, prezzemolo e thaina, la crema di sesamo che dona sapore e allo stesso tempo regala sapidità. Per preparare il baba ganoush vi serviranno invece delle melanzane arrostite dalle quali preleverete la polpa da frullare insieme ad aglio, olio e sale fino ad otterene una crema liscia.

 

Pane, pizza e focacca anche nella cucina libanese

 

Cosa si può affondare nelle deliziose salse appena descritte? Un buon pezzo di pane! In Libano il Pane Pita è quello più consumato, senza lievito e dalla forma a disco, dal quale si ricava una “tasca” da farcire a piacere. Una vera prelibatezza è però la focaccia o “pizza libanese“: la Manakiche Bi Za’atar. Su una base di pasta di pane viene steso un misto di spezie e olio extra vergine per un risultato croccante e saporito. Lo Za’atar è il nome dato alla mistura di spezie; contiene generalmente origano, maggiorana, timo, semi di sesamo e menta. Non esistono ricette e quantità corrette. Lo Za’atar è fatto a gusto personale e la ricetta si tramanda per generazioni nelle famiglie. 

 

Polpette, involtini e stuzzichini libanesi

 

Arrivati a questo punto, non resta che riempire la tavola con tutte le altre specialità:

– Falafel: polpette di ceci speziate e fritte.

– Sambousek: fagottini di pasta ripieni di formaggio, carne o verdure

– Mouajanet: quadratini di pasta farciti di carne e melograno in un mix di sapori unico

– Kibbeh: è il patto nazionale libanese. Sono crocchette di bulgur, carne e cipolla solitamente fritte

– Tabbouleh: insalata di bulgur con aggiunta di cipollotti, pomodoro, cetrioli, menta, prezzemolo, limone e olio. Il nome del piatto significa “leggermente speziato”

– Dawalii: involtini di foglie di vite ripieni di riso, pomodori, prezzemolo e aglio

 

Concludere in dolcezza: i dessert tipici e il caffè libanese

 

Non c’è forse cultura culinaria che non preveda un tocco dolce con cui concludere un pasto. In Libano i dolci sono davvero dolci e questo non è spesso troppo apprezzato ai palati occidentali. Nella varietà di ricette potrete però trovare qualcosa che stuzzica i vostri sensi. Una particolarità è sicuramente la presenza di curcuma o altre spezie, semolino e acqua di rose in diverse ricette. Il Sofouf è pre esempio una torta equilibrata con tutti questi ingredienti; i baklawa sono tiangolini di pasta fillo bagnati di sciroppo di zucchero e farciti con crema; i gharaybeh biscotti fatti con farina, zucchero a velo, e ghee, sostituibile con burro chiarificato; la crema di datteri, naturalmente dolce e mangiata da sola o in accompagnamento ad altri dessert.

 

Infine un bel caffè libanese, che non va mai bevuto “al volo” ma va sorseggiato e gustato sempre in compagnia. Il caffè in Libano è l’emblema di come una bevanda possa diventare una componente basilare dell’ospitalità di una cultura, un rituale quasi. Per prepararlo servono acqua, polvere finissima di caffè e un pentolino che in Libano è chiamato rakwi ed è utilizzato ad uso esclusivo per la preparazione del caffè. Esistono poi anche varianti speziate con cardamomo o zenzero.

 


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