Aritmie cardiache, utilizzato per la prima volta in Italia un “diamante” nelle procedure di ablazione

Immagine tratta da GVM Care & Research

 

Maria Cecilia Hospital e Medtronic ancora insieme per il lancio – è il debutto ufficiale in Italia – di un innovativo sistema mininvasivo destinato al trattamento delle aritmie cardiache: il DiamondTemp.

 

L’ospedale di Alta Specialità di Cotignola (Ravenna), clinica GVM Care & Research accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale, rappresenta uno dei maggiori e più importanti centri del Paese in cui la risoluzione delle aritmie cardiache, vale a dire le alterazioni del normale battito del cuore, prevede il ricorso alla cosiddetta tecnica dell’ablazione in approccio a bassissima invasività. Procedura volta a rendere inattive – cioè a spegnere – le strutture responsabili del problema. 

 

Il DiamondTemp, un “diamante” nato in casa Medtronic, ha fatto la sua comparsa nel primo intervento di ablazione cardiaca portato a termine, con pieno successo, mediante l’impiego di un catetere dalla caratteristiche molto particolari. Caratteristiche che  consentono da un lato il controllo, in tempo reale, della temperatura; dall’altro un’eccellente performance qualitativa del segnale elettrico. Ciò equivale, in termini di risultati medici, ad un vero e proprio balzo in avant dal punto di vista del progresso tecnologico applicato al campo dell’Elettrofisiologia. 

 

Molteplici i benefici immediati dall’utilizzo del “diamante. Innanzitutto – spiega il dottor Saverio Iacopino (foto in alto), coordinatore del Dipartimento di Aritmologia ed Elettrofisiologia a Maria Cecilia Hospital – il significativo miglioramento dei trattamenti effettuati sul paziente associato ad un’altrettanto significativa riduzione della necessità di ablazioni ripetute nel tempo. Poi, a seguire, la possibilità di eseguire una lesione dell’aritmia in pochi secondi, guidati dal parametro della temperatura, indice di efficacia del trattamento in corso.

 

Il nuovo sistema – l’unico catetere a radiofrequenza (RF) attualmente disponibile sul mercato con controllo della temperatura – è in grado di “agire” in modo sicuro e mirato grazie alla rapida conduzione di energia termica resa concreta dai diamanti industriali.  Il dottor Iacopino rammenta altresì come l’introduzione di una tecnologia dedicata all’ablazione del tessuto cardiaco risalga ormai ad oltre due decenni fa, mentre a più di 10 si data il criopallone (pallone a superfreddo); dispositivo, quest’ultimo, indirizzato all’isolamento delle vene polmonari non di rado identificate quale sito di un focus aritmogeno.

 

Il DiamondTemp al Maria Cecilia Hospital ha portato a risolvere – appena 24 ore la degenza ospedaliera – un flutter atriale incessante in un uomo di 58 anni e un’aritmia ventricolare frequente in una donna di 33.