Foto fonte: La Repubblica
In America parlavano di lui come de “il più famoso cantante pop italiano”, è stato lo sposo perfetto dei testi del maestro Mogol, in altre parole Lucio Battisti.
22 anni fa il suo genio ci ha lasciati orfani di chissà quante altre canzoni. Era il 9 settembre 1998 infatti quando “il paziente, nonostante tutte le cure dei sanitari che lo hanno assistito, è deceduto per intervenute complicanze in un quadro clinico severo sin dall’esordio” così come riportava il suo bollettino medico. Non una spiegazione maggiore, dubbi come solo i grandi portano con sé nella tomba.
Il mondo intero ancora oggi si coccola tra la sua voce e la sua musica. Non vi è generazione che non lo conosca, sia per le sue canzoni che per la sua storia. Icona della musica mondiale, tanto da far parte della collezione privata di un mostro sacro come Paul McCartney.
Tra le sue canzoni più celebri ricordiamo senza dubbio: “Mi ritorni in mente” e “Il mio canto libero”.
Nel giorno della sua scomparsa, nel suo comune di nascita Poggio Bustone (RI), un manifesto cita: “C’è un poeta nel cuore dell’universo; descrive sempre la bellezza dei fiori, cancella spesso le insoddisfazioni dell’animo; ma non riesce a far tacere mai il grido di dolore ”