Keith Moon, icona degli Who

Avrebbe compiuto oggi 77 anni Keith Moon, batterista del gruppo britannico The Who. In quest’occasione, parliamo un po’ di lui, in particolare ripercorrendo la sua vita ed esplorando qualche controversia a lui legata.

Biografia

Nato a Londra il 23 agosto del 1946, Keith Moon cresce a Wembley in un ambiente familiare sereno, ma nonostante ciò mostra da sempre un carattere particolarmente irrequieto. Iniziò a suonare da autodidatta la batteria sin da giovanissimo e nella prima metà degli anni ’70 entrò negli Who.

Come solista ha pubblicato un singolo album, Two Sides of The Moon, nel quale ricopriva il ruolo di cantante e alla batteria c’erano invece Ringo Starr e Jim Keltner.

Il 7 settembre del 1978, purtroppo Keith morì nel sonno all’età di 32 anni dopo aver preso una quantità eccessiva di pillole prescritte contro la sua tossicodipendenza. Durante la sua vita, numerose sono state le controversie a lui legate. Esploriamole ora.

Controversie

Per tutta la sua vita, Keith Moon tenne un atteggiamento fortemente distruttivo e secondo diverse persone che lo conoscevano, lui voleva avere questa particolare reputazione.

Nel 1967, ad esempio, dopo un concerto, tornato nell’Holiday Inn di Flint in cui il gruppo alloggiava, gettò un candelotto di dinamite nel gabinetto della stanza, facendolo esplodere. Dopodiché, prese una macchina e con questa finì nella piscina dell’hotel. Inutile dire che lui e il resto del gruppo sono stati banditi a vita dalla compagnia di hotel.

Nel 1970, Keith ha involontariamente ucciso con la sua auto il suo amico, autista e assistente personale Neil Boland, nel tentativo di fuggire a una banda di teppisti. Questo episodio, insieme ovviamente alla dipendenza da alcol e droga, portò al suo logoramento psicologico.

Tre anni dopo, durante un concerto, è collassato sul palco, svenendo sulla batteria. Il concerto continuò grazie a un volontario del pubblico che suonò la batteria al posto suo. Durante la pausa che il gruppo prese fra il 1975 e il 1978, Keith Moon fece un uso smodato di cibo e di alcol, arrivando poi come sappiamo alla sua morte.

Insomma, una vita particolare e sregolata quella di Keith Moon, che rimane però una leggenda della musica.