La Biblioteca di Modena apre al pubblico l’Autografoteca

La Biblioteca di Modena apre al pubblico l’Autografoteca

La Biblioteca Estense di Modena ospita dei tesori di inestimabile valore, come spartiti musicali, cartografia antica, manoscritti medievali e rinascimentali, ma anche una curiosissima collezione, l’Autografoteca più importante d’Italia raccolta dal marchese Campori, che viene esposta per la prima volta al pubblico nella rassegna Illustrissimi. Autografi celebri e storie curiose dalla collezione di Giuseppe Campori.

La Biblioteca di Modena apre al pubblico l’Autografoteca

Fonte foto: visitmodena.it

La Biblioteca Estense di Modena e i suoi tesori

La collezione delle opere custodite nella Biblioteca Estense di Modena ha origine nella libreria dei duchi della famiglia d’Este. Costituita a Ferrara e trasferita nel 1598 a Modena, nuova capitale del ducato, la raccolta libraria è antichissima, essendo infatti citata probabilmente già alla fine del XIV secolo e attestata in un inventario del 1436. Vanta numerosi codici di rilievo, il più noto e prezioso dei quali è senza alcun dubbio la splendida Bibbia che Borso d’Este fece realizzare tra il 1455 e il 1461.

Composta da due volumi, per un complesso di più di mille pagine manoscritte e interamente decorate, la Bibbia è un capolavoro della miniatura italiana del Rinascimento, che ha richiesto sei anni di impegno da parte degli artisti Taddeo Crivelli e Franco dei Russi e l’aiuto di ben 17 loro collaboratori. Ogni pagina è fittamente decorata, con lettere maiuscole figurate o istoriate, splendide raffigurazioni di scene bibliche e vivaci miniature che riproducono animali, delineati fin nei minimi particolari e con gran vivacità di colori.

La Biblioteca di Modena apre al pubblico l’Autografoteca

Fonte foto: commons.wikimedia.org

Anche colui che la commissionò, Borso d’Este, era ben consapevole del valore di questa opera inimitabile, visto che, a quanto sembra, gli costò una cifra enorme, corrispondente alla metà di quanto aveva pagato per comprare il proprio titolo nobiliare.

Le curiosità dell’Autografoteca

Ma la Bibbia di Borso d’Este non è l’unica opera di richiamo di questa collezione straordinaria: la Biblioteca Estense di Modena custodisce infatti anche la ricca serie di autografi raccolta dal marchese Giuseppe Campori, studioso e bibliofilo, che collezionò negli anni circa centoquindicimila lettere di statisti, scienziati, letterati e artisti dei secoli XV-XIX.

Quasi come un accanito fan dei nostri giorni, Campori, politico appartenente a una delle più illustri famiglie modenesi, raccolse instancabilmente materiale autografo delle persone più insigni della cultura italiana e non; tra gli altri, la biblioteca custodisce infatti manoscritti di Galileo, Leopardi, dell’imperatore Carlo V, di Rossini e Donizetti.

L’Autografoteca Campori in mostra e il progetto di digitalizzazione

La Biblioteca Estense di Modena espone per la prima volta l’Autografoteca nella mostra “Illustrissimi. Autografi celebri e storie curiose dalla collezione di Giuseppe Campori”, aperta nel Palazzo dei Musei fino al 27 agosto 2022 e curata da Luca Sandoni.

La Biblioteca di Modena apre al pubblico l’Autografoteca

Fonte foto: gallerie-estensi.beniculturali.it

Oltre ai manoscritti di personaggi di spicco della storia d’Italia, sono presenti in mostra anche tante curiosità di autori minori, che raccontano storie su idoli precolombiani, vescovi rivoluzionari, tentati regicidi, cabale e vicende musicali.

Chi teme di non fare in tempo a visitare questa insolita rassegna, tuttavia, non deve disperare. Nel corso della presentazione della mostra è stato infatti annunciato dal direttore di Dhmore, Matteo Al Kalak, il progetto “Modena Open”, che prevede la digitalizzazione di migliaia di materiali storici delle Gallerie Estensi. I cimeli della biblioteca, compresa la registrazione in formato digitale dell’intera collezione di autografi Campori, potranno quindi essere esaminati da tutti gli studiosi del mondo direttamente on line .