Fonte foto: Kampong Cham - Cambogia 2016. Christian Tasso
Dal 5 maggio alla Fabbrica del Vapore, a Milano nella “Sala delle Colonne” verranno esposte le fotografie di Christian Tasso, a cura di Adelina von Fürstenberg, prodotta da ART for The World. In queste foto, viene data importanza attraverso le immagini alle storie, alle situazioni e soprattutto alle grandi e piccole ispirazioni di persone con disabilità in varie parti del mondo. Le immagini non mettono in evidenza la loro “diversità”, ma il forte contributo che la loro inclusione porta alla società. Un promemoria che spesso, siamo soliti dimenticare, ma che ci parla con il cuore in mano di quanto, il diverso, porti con sé un contributo fondamentale di bellezza ed intelligenza, alla società di cui ognuno di noi, con i suoi limiti, i suoi difetti, e con le sue caratteristiche fa parte.
Christian Tasso nasce a Macerata, nel 1986. Vive e lavora tra l’Italia e la Svizzera come artista e regista, e pure vincitore di premi internazionali. Sviluppa progetti a medio e lungo termine su temi che di questo tempo sono davvero influenti, come la comunità, i costumi e i rituali, la ricerca dell’identità attraverso e con gli altri, l’interazione tra umanità e natura e il rapporto tra memoria e territorio. La condivisione delle esperienze, la curiosità verso il genere umano, la ricerca del rapporto tra memoria e territorio, il legame con la natura, sono i tratti distintivi dell’arte di Tasso.
Con la mostra “Nessuno Escluso” Christian decide di far addentrare il suo pubblico attraverso una serie di lavori fotografici di grande e medio formato – esclusivamente in pellicola sviluppata manualmente in camera oscura – nella celebrazione la diversità come risorsa per l’intera umanità. Un tema che mi tocca tantissimo, sia a livello personale che lavorativo. Nelle sue immagini ritroviamo la necessità di sentirsi diversi, ma di rivedersi comunque con gli stessi diritti, di chi è anche e soprattutto diverso da noi. Tasso ha voluto ispirarsi a situazioni e persone in diverse parti del mondo passando dall’ Italia, all’Ecuador, spingendosi poi in Romania, arrivando fino Nepal. E poi ancora Germania, Albania, Cuba, Mongolia, India, Irlanda, Svizzera, Kenya, Cambogia, Paraguay ed Etiopia. Luoghi che, nelle sue fotografie, abbracciano la “diversità” come una vera e propria risorsa integrata nel contesto sociale in cui vivono. “Nessuno escluso” presenta allo spettatore stralci di vita delle persone con disabilità, ed è un potente strumento di incontro e avvicinamento all’inclusione e soprattutto comunicazione, e di avvicinamento a temi delicati e non sempre semplici da spiegare.
Ogni scatto di Christian Tasso riflette la storia personale del soggetto fotografato prima di tutto come individuo a sé stante, con la sua storia e con le sue ambizioni personali: facendo sì che la sua disabilità diventi un elemento tra i tanti che costituiscono la sua identità. Fatta di molto altro. Tantissimo altro. Ogni fotografia, è accompagnata anche da una didascalia, che invita colui che guarda a fare attenzione, non al limite, della persona, ma a ciò che essa aspira ad essere, o già è. La serie fotografica cerca di liberare lo sguardo dell’osservatore da visioni basate sulla disinformazione sulle idee, sulle perplessità e sulle paure che oggi affliggono il povero mondo dei normodotati (che poi questa normalità me la dovete spiegare!) a confronto con persone con disabilità.
Una differenza che rende, gli scatti di Tasso molto interessante, sta sicuramente nel confronto con le fotografie estreme della grande fotografa americana Diane Arbus sul mondo della diversità perché il nostro Christian da voce alla luce di queste persone e all’aspetto sensibile e umano dei soggetti che fanno capolino nel suo obiettivo, facendoci scoprire la loro vita quotidiana, il loro lavoro, il piacere di stare in famiglia e il piacere della vita. Dello stare insieme. Di essere parte integrante e necessaria non solo di una comunità ma del mondo intero.
Da “siblings” ovvero il termine con cui si identificano sorelle e fratelli fierissimi di persone con disabilità, mi sento solo di dire
“Grazie Christian!”
Info e contatti:
La mostra rimarrà aperta fino al 28 maggio 2021.
L’ingresso è gratuito. Per visitare la mostra è necessaria la prenotazione online sul sito.
La mostra è aperta dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 19.
Entrata contingentata con mascherina obbligatoria.
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.