Lo sappiamo tutti quando si tratta di “Opere d’arte” la nostra penisola non si tira indietro. Tra le eccellenze italiane ci sono il cibo, la moda, il design, l’artigianato e soprattutto l’arte, scultura, architettura e pittura che fin dai tempi più antichi è stata presa e ripresa a modello dalle nazioni estere perché in Italia come se dice a Roma siamo “Er Mejo dei mejo” e proprio dal nostro territorio sono passati e sono nati i Maestri d’arte del passato. Ma anche del presente.
Ecco a voi cari lettori la top ten delle opere d’arte italiane più famose in tutto il mondo.
10. Dama con Ermellino
Uno dei più famosi dipinti di Leonardo Da Vinci è sicuramente la “Dama con l’ermellino”, che rappresenta Cecilia Gallerani con in braccio un ermellino. L’opera datato 1488-90 si trova al Castello del Wawel a Cracovia Si tratta di una delle opere d’arte italiane più conosciute all’estero.
9. Merda d’artista
Volete mettere la cacca di uno che di cognome si chiama Manzoni? Maggio 1961, il caro Piero produce e inscatola 90 scatolette da 30 gr ciascuna. Provocazione allo stato puro, e soprattutto il fatto di rendere omaggio a ciò che di più naturale produce l’umanità senza far del male a nessuno è una delle scoperte più innovative della storia.
8. Venere di Urbino
Nella nostra classifica delle opere d’arte italiane più famose citiamo un’altra Venere, questa però non esce dall’acqua ma è completamente nuda e riposa sul divano. Bella, tranquilla e paciosa. Il tizio che l’ha ritratta è il Tiziano, ed è comunemente conosciuta come la “Venere di Urbino” (1538). Pare sia stata la fonte di massima ispirazione nei ritratti di Jack di Titanic, dopo Rose.
7. La Canestra di Frutta
Il Michelangelo non si risparmia e decide di elogiare pere e mele nella sua opera più famosa tra i ragazzi delle medie, perché chi di noi, non si è mai cimentato nella riproduzione di questo cestino di natura morta? Si guadagna un meritato settimo posto.
6. Il David di Michelangelo
Ritenuto l’emblema del “maschio Italiano” nel Rinascimento, rappresenta la forza della mascolinità in tutto il mondo. Ma come possiamo notare, ce l’ha piccolo anche lui, quindi, è fuffa pure il David.
Ed ora entriamo nelle zone calde della nostra classifica ecco la top five:
5. La nascita di Venere
Se il David è stato preso come simbolo della bellezza mascula italiana, la dolce Venere è il ritratto della femminilità più eterea del tempo che fu. Dipinta dal caro Botticelli, ed uscita dal mare attraverso una capasanta cerca di coprirsi come meglio può. Al lato possiamo vedere la madre che con un telo cerca di coprire le grazie della figlia urlando “sta scostumataaa!”. La Belen di tutte le opere d’arte è sicuramente lei.
4. Le muse inquietanti
De Chirico si piazza al quarto posto con questo quadro alquanto bizzarro, tra forme geometriche e cubi. Una sorta di rivisitazione piccassiana di quello che sarebbe potuto essere un quadro suggestivo alla Van Gogh. Invece, più che pennellate di colore qua e là ritroviamo per lo più uno stile geometrico strambo, dove le facce sembrano essere delle mongolfiere sgonfie, senza occhi ne bocca. Insomma un’opera indecifrabile.
3. La creazione di Adamo
Tra le opere d’arte italiane tra le più conosciute al mondo vi è anche un affresco dipinto dal buon Michelangelo Buonarroti, del 1511 circa e facente parte della famosissima decorazione all’interno della Cappella Sistina, nei Musei Vaticani a Roma, su commissione di Papa Giulio II.
2. La Gioconda
Il geniaccio di Leonardo da Vinci ha creato l’arcinota Monnalisa da meglio “Gioconda“, una dell’opera d’arte più celebri al mondo. Leonardo ci mise più di dieci anni per dipingerla, dal 1503 al 1514 e dal 1945. L’opera è conservata presso il Musée du Louvre di Parigi. Nel 2006 sarebbe dovuta tornare in Italia, ma poi ci siamo portati a casa la coppa del mondo, quindi nulla.
1. L’infermiere che culla l’Italia
Ho deciso di mettere al primo posto, forse una delle opere che più hanno scosso il cuore di tanti. “L’infermiera che culla l’Italia” è un’opera, o meglio una gigantografia che staziona di fronte all’Ospedale Papa Giovanni di Bergamo. E’ diventata il simbolo della lotta che hanno fatto medici e infermieri hanno fatto per contrastare l’epidemia da Covid-19. Dipinta da Franco Rivolli, oltre ad aver fatto il giro della penisola, ha fatto anche un certo effetto sull’estero, forse perchè l’Italia possiede questa grande resilienza, dovuta sicuramente alla sua immensa storia, alla bellezza e al coraggio che esprime anche attraverso i suoi tanti dipinti.
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.