mostra a Bergamo

Nulla è perduto: arte, materia in trasformazione in mostra a Bergamo

Fino al 13 febbraio è in mostra a Bergamo in GAMeC, museo di arte moderna e contemporanea della città, “Nulla è perduto. Arte e materia in trasformazione” che accoglie le opere di molteplici artisti che hanno reinterpretato la materia, interrogandosi sul tempo che muta noi e il mondo che ci circonda e hanno trasformato questi concetti in opere.

Il percorso espositivo, curato da Anna Daneri e Lorenzo Giusti, interessa tutte le sale del museo in un’esperienza immersiva per il visitatore che si troverà ad intraprendere un viaggio tra la trasposizione artistica dei quattro elementi, terra, fuoco, aria e acqua. La mostra si inserisce nel  progetto “Trilogia della materia” inaugurato dal museo nel 2018 con l’esposizione “Black Hole”, volto ad affrontare trasversalmente un’analisi della materia in dialogo con l’arte nel tempo.

Siamo tutti imprescindibilmente legati alla materia, siamo fatti di essa e viviamo con lei. Un rapporto così simbiotico e costante da renderlo impercettibile e scontato, come un battito di ciglia. Ma quando un artista si ferma a riflettere e contempla sullo scorrere delle cose, le analizza e le interpreta, i risultati possono essere stupefacenti e fonte di altrettanta riflessione per chi le osserva. Un’interpretazione non semplice perché queste opere sono strettamente connesse alla chimica applicata che porta a chiedersi “ma come è stato possibile?”, o forse lo si osserva semplicemente come qualcosa di “magico”.

Ed è così che ci si trova di fronte ad opere di diverse epoche, dal dada al surrealismo, dalle neoavanguardie all’arte povera, opere scultoree e installazioni fino alle ricerche più recenti di artisti delle ultime generazioni quali lafur Eliasson, Wolfgang Tillmans, Cyprien Gaillard, Otobong Nkanga, Erika Verzutti che si affiancando dunque a Marcel Duchamp, Max Ernst, Otto Piene e molti altri.

Le opere in mostra tra nuvole, alberi di fuoco e conchiglie da calpestare

Ciò che più colpisce e rimane allo spettatore è l’interattività delle opere che sebbene trattino concetti complessi di chimica e fisica trasmettono empatia (e una certa voglia di riaprire il tomo di chimica del liceo conservato malamente in soffitta). Diverse opere si possono toccare, percorrere e addirittura calpestare, come “Muscle Memory” di Nina Canell presente nella prima sala: un’immensa distesa di conchiglie, pareti bianche e solo il loro suono sotto le scarpe che ad ognuno evoca un ricordo e una sensazione del tutto personale.

mostra a bergamo

Ancora, la condensa diventa arte in “Condensation Cube” di Hans Haacke, un’opera fortemente concettuale, un cubo trasparente con della condensa all’interno facilmente comprensibile da tutti oppure la nuvola nella teca, “The Cloud (UK)” di Leandro Erlick che da l’incredibile sensazione di vedere una vera nuvoletta sospesa davanti a noi, composta in realtà da una serie di pannellli di vetro dipinti con l’acrilico a formare una nuvola a forma di Regno Unito.

mostra a bergamo

Dopo l’aria c’è il fuoco con un albero di rame in movimento di Rebecca Horn, la terra e l’acqua con un motore incrostato che sembra essere stato recuperato dagli abissi (Roger Hiorns) e la vasca galvanica in continua trasformazione con i “Viandanti” di Namsal Siedlecki.

mostra a bergamo

Se amate l’arte, la chimica o entrambe e avete voglia di un’esperienza completamente immersiva, questa è una mostra da non perdersi.

Informazioni utili per visitare la mostra “Nulla è perduto. Arte e materia in trasformazione” a Bergamo.

Orari di apertura:
Lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì: dalle 15 alle 19
Sabato e domenica: dalle 10 alle 19
Super green pass e mascherina FFP2 obbligatori per accedere al museo
Biglietti:
Intero: € 8,00
Ridotto e Gruppi: € 6,00
Il biglietto può essere acquistato alla biglietteria del museo oppure su MidaTicket (prevendita: € 1,00)