Il “Terroir” identifica l’insieme di caratteristiche agronomiche, climatiche, pedologiche e ambientali che possono dare ai vini una caratteristica unica ed identificabile, tipica di una determinata regione o zona.
L’ambiente rappresenta l’interazione di tutti i fattori pedoclimatici che, con il microclima, agiscono sullo sviluppo e sulla crescita della vite e sulla composizione chimica del vino. I principali fattori del clima sono la temperatura e l’umidita dell’aria e del terreno, il vento e le avversità meteoriche. La temperatura influenza tutti i fenomeni di sviluppo della pianta agendo sulle varie fasi fenologiche del ciclo della vite e quindi determinando il risultato finale delle bacche. La luce esercita un ruolo determinante sulla fotosintesi, sull’accrescimento e di conseguenza sulla sintesi di alcuni aromi.
Il suolo condiziona il funzionamento fisiologico e biochimico della pianta. Si deve tener conto del profilo, composizione fisica che determina la struttura e gli scambi solidi e gassosi del terreno, composizione chimica e presenza dei preziosi elementi minerali. Ma a rendere unico e speciale un vino contribuiscono anche le diverse tecniche colturali, la vinificazione e la passione del viticoltore per il proprio prodotto.
Invece, differente, è il termine “Varietalism” che identifica un prodotto (ovviamente il vino) derivante da un vitigno che non ha origine nel territorio dove è coltivato, in cui le maggiori attenzioni si concentrano sul nome del vitigno e non sul vino stesso ma questo non significa che il risultato sarà di qualità inferiore nonostante l’assenza di tradizioni geografiche.
Nata a Napoli nel 1989, sono agronomo e sommelier del vino, animata da una profonda passione per la natura e i suoi straordinari doni. Dedico il mio tempo ad esplorare e valorizzare tutto ciò che la terra ci offre, coniugando competenze tecniche e un sincero amore per l’ambiente.