A Bacoli a due passi dal mare c’è Aguglia, un ristorante di pesce dove la freschezza e la qualità dei prodotti locali viene messa al primo posto. Una vera e propria esperienza gastronomica attraverso un” non menu”. Ma cosa vuol dire?
Alessandro Costigliola, dopo una lunga esperienza da Tuna restaurant sul porticciolo di Bacoli nel 2021 si lancia in una nuova avventura: quella di Aguglia. Qui per garantire la qualità degli ingredienti ha deciso di basare il menu su ciò che ogni giorno offre il mercato, per cui non c’è mai lo stesso prodotto, ogni piatto varia a seconda del pesce di giornata. In cucina c’è lo chef Francesco Fevola, che nonostante la giovane età è già bravissimo e sa come trattare in maniera esemplare i prodotti a km 0.
Il menu “non menu” di Aguglia
Il cavallo di battaglia di Aguglia è l’antipasto, tra le 7 e le 8 portate tutte ovviamente a base di mare.
Dalla bracioletta di mare alla salsiccia di tonno e friarielli con riduzione di aglianico, fino ad arrivare alla seppia con vellutata di piselli e guanciale croccante. Nell’antipasto c’è sempre un piccolo assaggio di lasagna di mare, una chicca che bisogna assolutamente provare. Per non parlare, poi, delle tartare. Anche queste ovviamente possono cambiare a seconda del pesce che arriva quotidianamente. Io ho provato la tartare di orata con frutto della passione e ananas, quella di tonno con crostini aromatizzati, aria di pomodoro e pesto di basilico e infine il sashimi di leccia con erba cipollina, pomodorini e olive
Piatti saporiti e sfiziosi, ai quali è possibile aggiungere un primo piatto. Se proprio non si riesce a mangiarlo tutto c’è l’opzione della mezza porzione. Anche questi rispecchiano la mission e la vision del ristorante.
Aguglia Brilla, la cantina del ristorante
Oltre al ristorante, il progetto di Alessandro Costigliola si è ampliato con la nascita di una vera e propria enoteca, ad oggi la più fornita nella zona dei Campi Flegrei, con una selezione di circa 700 etichette provenienti da tutto il mondo. Aguglia Brilla è nata inizialmente come cantina del ristorante, tuttavia la continua domanda dei clienti per l’acquisto di bottiglie e l’ampliamento costante della selezione di etichette, hanno portato Alessandro a valutare l’idea di renderle accessibili al pubblico.
Per quanto riguarda le etichette italiane, ovviamente la Campania domina la scena, mentre, guardando all’Europa, è la Francia a spiccare, in linea con la grande passione di Alessandro. Non solo vini bianchi, ma anche vini rossi, scelti con cura tra quelli meno tannici e bollicine. Oltre ai classici metodi italiani delle zone più rinomate, si possono trovare anche rarità campane e siciliane. Infine gli champagne occupano un posto di rilievo con circa 80 etichette, molte delle quali provenienti da piccole maison di nicchia.
Aguglia, insomma, è quel posto dove ti senti in armonia con il mare, dove vai a pranzare una volta e poi ci ritorni altre cento.

Amante della scrittura e del cibo. Scrivo da quando ho memoria, mangio più o meno da sempre. Giornalista Pubblicista dal 2017, con la nascita di Hermes Magazine ho realizzato un mio piccolo, grande sogno. Oggi, oltre a dedicarmi a ciò che amo, lavoro in un’agenzia di comunicazione come Social Media Manager.