Il web, questo enorme calderone di contenuti più o meno educativi.
Il punto d’incontro tra il demenziale, il pericoloso e l’utile che spesso vengono confusi e mescolati fino a non comprendere più l’esatto intento di ciò che viene pubblicato e le conseguenze che ne possono scaturire, facendo diventare “bibbia” l’ennesima protesta dell’influencer del momento e relegando a fondo scala un interessante articolo sulla politica estera.
Questo fenomeno si è intensificato con l’avvento del social “Tik Tok”, molto amato dai giovanissimi e poco controllato e tutelato sotto il punto di vista dei contenuti.
La moda del momento, lanciata proprio da Tik Tok e divulgata dai suoi utenti attraverso i repost (ovvero ripubblicare nel proprio profilo il video di qualcun altro) è quella delle “Challenge”.
Più comunemente chiamate “sfide”, si diffondono a macchia d’olio, spesso modificandosi simulando il principio del “Telefono senza fili” che modifica progressivamente il messaggio iniziale arrivando a stravolgerlo completamente.
Ma adiamo a vedere nello specifico:
Di cosa si tratta?
Le “challenge” vengono definite sfide dove un utente registra un video e invita i propri follower a “rispondere a tono” replicando le azioni.
Cosa contengono?
Azioni, stacchetti, qualsiasi cosa sia semplicemente replicabile, inserendo spesso messaggi commerciali e pubblicitari, sia riferiti a persone che a oggetti, che sfruttano le condivisioni con una modalità semplice e gratuita.
In cosa possono essere pericolosi?
Inizialmente si trattava di stacchetti divertenti e demenziali utili solo a creare una rete di contatti, ma con l’andare del tempo si sono trasformati in pericolosi video da emulare, inneggianti al bullismo, al suicidio, alla violenza e al razzismo, nascosti tra gli altri miliardi di tipologie. Sembrerebbe una goccia nel mare, ma che può corrodere un’intera generazione di ragazzi plagiati e corrotti dalla celebrità e dall’emulazione senza controllo solo per assoggettarsi alla massa.
Come controllare i contenuti che condividono i ragazzi?
Un account fasullo che li segue è la soluzione migliore, forse poco corretta nei loro confronti, ma se vogliamo dimostrare che abbiamo fiducia in loro e lasciare che si comportino normalmente, supervisionando solo la loro incolumità, questo è l’unico modo.
Controlliamo, supervisioniamo e proteggiamo, queste devono essere le parole chiave.
Nelle prossime settimane valuteremo alcune classifiche “le 5 challenge più…” Stay tuned!
Sognatrice e scrittrice , ho all’attivo 2 romanzi erotici, curatrice di alcune raccolte di racconti, gestisco il mio blog “www.slavepernatura.it” e collaboro con varie testate giornalistiche per la stesura di articoli su diverse tematiche anche di contenuti per siti, blog e varie come ghostwriter. Sono divulgatrice sulla cultura della sessualità alternativa.