I capelli grigi sono un fastidio? La ricrescita vi irrita? Siete stanche di tinte ogni 20 giorni? Vi capisco, ecco perché ho scelto di scrivere questo articolo che potrà servire anche a me per rivalutare l’età che avanza, e riscoprire insieme a voi il modo per esaltare il tempo che passa e invecchia anche i nostri capelli.
Noi donne non siamo quasi mai contente di come siamo, e uno dei fattori che continuamente e più facilmente cambiamo per piacerci sono i capelli. Se li abbiamo lunghi li tagliamo, se sono corti li allunghiamo, se sono ricci li allisciamo e viceversa, se sono biondi diventeranno neri o rossi o verdi e finanche blu. Ma se sono bianchi diventano un tormento.
Il tempo svelato
La canizie non ha tempi uguali per tutte le donne, ma orientativamente intorno ai 40 anni cominciano a fare i primi danni alla nostra immagine e a creare i primi disagi alla nostra autostima. Chi più, chi meno, noi donne non amiamo invecchiare e i capelli bianchi, quanto e forse anche più delle rughe, sono uno degli aspetti meno accettati dell’età che avanza. Di qui le prime tinte che poi diventano droga, schiavitù dalla quale liberarsi diventa difficilissimo.
Sua maestà la tinta
Per le more soprattutto, ma anche per le bionde, il capello bianco è sinonimo di trascuratezza, di sciatteria, di vecchiaia e il parrucchiere diventa un benefattore, un salvatore e contemporaneamente uno spacciatore, metaforicamente parlando. E quanto ci costa!
Ecco allora che dopo diversi anni di sudditanza a sua maestà la tinta si comincia a sentire l’esigenza di disertare, ma prima di prendere la fatidica decisione che ci libererà dal giogo dell’oppressore, si attraversa un lungo periodo di indecisione che termina solo quando la stanchezza giunge a livelli tali da far scattare la molla necessaria a spezzare le catene.
Quando esattamente?
Come per la comparsa dei capelli bianchi, così per l’abbandono delle tinte non c’è un’età precisa a segnare nettamente il confine. Tutto dipende dalla personalità di ognuno, ma a occhio e croce potremmo indicare i 70 anni. Crediamo possa essere un buon compromesso di maturità e pazienza, questa età, per affrontare un cambiamento così drastico.
E sì, perché per passare dai capelli colorati al sale e pepe e poi al bianco senza traumi bisognerà armarsi di tanta pazienza. Sarà anche necessario essere notevolmente sicure di sé e del proprio fascino tanto da togliersi le maschere che fino a quel momento hanno cercato di ingannare il tempo che nel suo incedere logora togliendo vigore e bellezza.
Gradualità
Per rendere il passaggio dalla tinta ai capelli bianchi meno netto e traumatico, l’ideale è affidarsi al proprio parrucchiere e studiare una colorazione di transizione, schiarendo o scurendo la tinta capelli abituale per ridurre il contrasto.
Poi però bisognerà attraversare un lungo periodo in cui lasciare che la ricrescita si allunghi per dare al proprio parrucchiere la possibilità di capire quale tonalità di grigio usare per rendere il capello più naturale possibile, fino all’ottenimento poi della propria sfumatura senza nessun intervento chimico.
Meglio per chi?
La transizione sarà più semplice per le bionde che per le more. Nel primo caso l’hairstylist di fiducia potrà realizzare delle méches argentate che comprendano il grigio della base e arrivino fino alle punte per rendere il risultato finale più elegante e lo stacco meno evidente.
Fonte foto: Pinterest - Capelli grigi
Leggermente più difficoltoso il passaggio verso i capelli bianchi da una base scura: in questo caso, il parrucchiere procederà ripulendo la chioma dai precedenti pigmenti, attenuando la differenza tra radici e lunghezze o creando dei colpi di sole “al contrario”, scurendo delle ciocche piuttosto ampie. Questo procedimento graduale vedrà ridursi le ciocche scurite sempre di più finché il bianco o il grigio naturali non saranno finalmente visibili e la chioma uniforme.
In definitiva è bene accettare che con pochi e semplici passaggi potremo sentirci a nostro agio anche senza la tinta. Io per il momento la tollero ancora, ma non nego che potrei essere presto tentata da certi silver stellati.
Nel video che segue potrete trovare condensati in pochi minuti 7 buoni consigli per capire se siete pronte o no a smettere di tingervi i capelli. Buona visione.
Mi rimetto in gioco sempre. Cerco ogni giorno il meglio da me e per me. Curiosa, leggo e scrivo per passione. Imparo dal confronto, dalle critiche costruttive e rinasco cercando di superare i miei limiti. È così che approdo a nuove mete dopo scelte di studio e lavoro completamente diverse, quali la contabilità e un impiego in amministrazione in un’azienda privata e mi dedico a ciò che avrei dovuto fare fin dall’inizio.