Rondini al Guinzaglio: l’amore e la libertà che prendono il volo

Niccolò Moriconi, meglio conosciuto come Ultimo, ha scritto molte canzoni con significati che andavano oltre le solite manfrine poetiche sull’amore. Il testo della canzone che andremo ad analizzare “Rondini al guinzaglio“ scritto e prodotto dallo stesso formidabile e talentuoso artista, affronta la tematica dell’evasione, il desiderio impalpabile che, in momenti davvero difficili, esplode dentro ognuno di noi: quello di fuggire altrove, non da soli però. Ma scappare con la consapevolezza di essere presi per mano dalla persona che più vorremmo avere accanto per raggiungere un luogo indefinito e diverso da quello a cui siamo abituati. Un posto in cui sentirsi liberi, sereni e distanti dai pregiudizi del mondo esterno, dalla calca che osserva e giudica. Una canzone davvero dotata di una profondità unica che riesce a toccare le corde anche di chi magari non è proprio della generazione di Niccolò, soprattutto se si considerano i dati anagrafici del suo autore che, a soli ventitré anni, possiede già una marcata e disillusa maturità umana ed artistica. La canzone è contenuta nel suo terzo progetto discografico “Come nelle favole” e dallo spessore della sua scrittura, in linea coi tempi e con la tradizione. Ultimo è riuscito a trovare un buon compromesso generazionale che affascina sia il pubblico giovane sia quello più adulto, in maniera intima, poetica, e trasversale. Ultimo risponde alla mancanza di fiducia nel prossimo, anche in quello piu vicino a noi, creando e scrivendo molti pezzi che non seguono una moda precisa, ma che piuttosto cercano di proporre un nuovo modo di vedere, nella maniera più spontanea e onesta la realtà che ci circonda. Questa, in una mia personalissima considerazione a riguardo, è una prerogativa esclusiva e qualificabile solo dei più grandi artisti italiani ed internazionali.

 

La canzone

 

Già da questi primi versi capiamo in parte il significato specifico della canzone di Ultimo: la libertà, di ognuno di noi, La rondine rappresenta ciò che abbiamo dentro di noi, quello spirito di ribellione, che spesso viene meno quando ci si trova a vivere in una società che ci impone diverse regole, che non ci premette di avere tempo, di darci spazio in mezzo al caos, che si genera, quando si vive immersi nella vita di tutti i giorni. La libertà che vorrebbe questa rondine al guinzaglio è quella di uno spazio, un luogo, solo suo, dove provare un’emozione. Dove vivere nella malinconia piu pesante, dove lasciarsi andare ai sorrisi anche a quelli che fanno un po’ piangere. Un posto che sia casa per davvero, un luogo, che cercano le persone che si sentono rinchiuse in situazioni troppo pesanti. Un luogo, da scoprire, con qualcuno, che ti faccia sentire un po’ più leggero.

In tal senso, Rondini al guinzaglio è un messaggio ed un manifesto chiaro e consapevole di chi non si accontenta e si ribella, cercando di fuggire dalla monotonia per rifugiarsi in un domani migliore, in abbracci migliori, in un mare migliore caratterizzati da meno sovrastrutture, pensieri e bagagli più leggeri della vita in cui si ritrova

 

 

La libertà costa spesso contraddizione, cambiamento, confusione, non è un premio facile, perché per ottenerla, bisogna comunque sottostare a delle regole ben precise. Sono del parere che questo piccolo pezzo di testo, renda bene l’idea del caos, che genera la libertà, quello scombussolamento emotivo, che però dà animo al cuore. Soprattutto il “Dove esisti e non ci sei”. È come quando succede che la vita ci allontana, ma per una strana ragione, anche lontanissimo, ci ricorda che ci siamo, oppure, al contrario, ci dona l’importanza dell’esistere, prima ancora dell’essere qualcuno. Contradditoria, non semplice. Enigmatica, ma estremamente filosofica ed ampia come visione della libertà e sul concetto d’amore.

 

 

 

 

A chi parla la nostra rondine? A chi si rivolge? Io credo si rivolga, non solo al nostro io piu profondo, ma anche a qualcuno che sappia esattamente quello che siamo, come ci sentiamo in determinati momenti, in cui anche la nostra libertà ha comunque un prezzo alto da pagare. Non solo, libertà per Ultimo, non è solo un viaggio, fuori dal mondo, ma specialmente un lavoro introspettivo, nei nostri luoghi più bui, il saper veder la luce, anche attraverso gli occhi di qualcun altro, laddove luce non c’è. Quello che chiede la nostra rondine, è semplicemente sentirsi slegata dal mondo, e tenuta per mano dalla libertà che solo l’amore, quello vero, quello che è in grado di dare, e di donare soprattutto.

 

 

 

 

 

L’amore come concetto di libertà e prigione

Le relazioni e le interazioni della nostra vita ci consentono di esprimere al tempo stesso la sensazione di sentirci imprigionati e la sensazione di volare, di andare oltre, di vedere altrove, di essere liberi. Le relazioni sono il luogo dove dobbiamo portare la nostra rondine al guinzaglio per permetterci di raggiungere un vero senso di libertà, non ridotto a quel che non è “fare quello che ci pare”, bensì quello di poter sbagliare, di poter essere noi stessi con i nostri difetti sapendo, però di essere ugualmente amati. Da chi condivide la nostra metà ed il nostro viaggio, stringendoci la mano quando più ne sentiamo il bisogno.

 

Il testo di Ultimo, riesce a descrivere la primavera di un’amore, quella vera, quella che nonostante tutto si va avanti, senza annullarsi, senza venirsi meno, senza aver paura, e se si ha paura, si prova a voltare insieme.