Da mercoledì 18 ottobre (FUORI ABBONAMENTO un recupero della passata stagione 22022/2023) Giuseppe Zeno e Euridice Axen saranno in scena al Teatro Diana con la trasposizione teatrale di uno dei più famosi e controversi film di Lina Wertmuller “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto”.
La trama
La storia di Raffaella, una ricca e proterva capitalista, che si diverte a tormentare Gennarino torvo marinaio comunista.
Sulla scia del grande successo della commedia del 1974, la trasposizione teatrale dell’opera, si ricolloca nella dimensione contemporanea, con un adattamento coerente con il clima socioculturale di oggi, rispetto a quello in cui era ambientato il film che vedeva protagonisti Mariangela Melato e Giancarlo Giannini. La ricchissima industriale milanese Raffaella Pavoni Lanzetti sta trascorrendo le vacanze su uno yacht che solca il Mediterraneo. Con lei, una coppia di amici di lunga data ma di opposte vedute politiche. Raffaella, razzista e liberista, battibecca continuamente con gli amici progressisti e un ristretto equipaggio, tra cui Gennarino Carunchio, immigrato di seconda generazione, misogino e tradizionalista, vessato dall’imprenditrice. Un’uscita in gommone, in cui Raffaella è accompagnata da Gennarino, si trasforma in naufragio: i due approdano su un’isola deserta. In un ribaltamento di ruoli che riequilibra i rapporti tra i due, Gennarino e Raffaella si conosceranno al di fuori di ogni schema di potere e saranno liberi di cedere a una passione selvaggia. Ma, oltre il confine di sabbia dell’isola, esiste per loro la possibilità di amarsi? A rimanere immutati la tagliente ironia e l’energia caustica, marchio di fabbrica di Lina Wertmüller, con un testo che non perde la sua capacità di provocare, divertire, spiazzare.
“Lo spettacolo – afferma il regista Marcello Cotugno – è un racconto d’amore e di lotta di classe e, anche se il terreno di conflitto dei due personaggi ha subito degli slittamenti dal 1974 a oggi, la crepa che li divide resta insanabile: una destinata ad andare avanti per la propria strada di privilegio, l’altro destinato ad essere lasciato indietro. Lo spettacolo evoca il film senza imitarlo, traducendo la visione cinematografica in azione teatrale, sia con la presenza e la fisicità degli attori che in scena sudano, si rincorrono, lottano, si amano, sia ricorrendo a una dimensione simbolica che lascia aperto allo spettatore uno spazio di immaginazione e memoria, attraverso dialoghi grotteschi, struggenti o comici. Da questo punto di vista, – continua Cotugno – è per me una straordinaria risorsa lavorare con attori di grande talento e sensibilità come Euridice Axen e Giuseppe Zeno. Due interpreti capaci di far vibrare le corde della passione e dell’ironia e di trovare una propria personale misura per dare corpo ai ruoli appartenuti a due icone del cinema italiano come Mariangela Melato e Giancarlo Giannini.”