Ogni volta che si pensa al fantasy come genere, indipendentemente che si parli di cinema, libri o qualsiasi altro tipo di arte, ai non appassionati vengono in mente favole per bambini o racconti di gnomi e fate. Contrariamente a ciò che si pensa, invece, il fantasy è una cosa seria e include tantissimi argomenti e soggetti che nemmeno si riesce a immaginare. Grandissimi scrittori hanno abbracciato questo genere, lasciandoci opere di notevole pregio e immaginari che ormai sono entrati nella collettività.
Per capire meglio, possiamo vedere la sua definizione: “Il Fantasy (AFI: /ˈfantazi/; termine mutuato dalla lingua inglese) è un genere letterario sviluppatosi tra il XlX ed il XX secolo, i cui elementi dominanti sono il mito, il soprannaturale, l’immaginazione, l’allegoria, la metafora, il simbolo e il surreale“. Solo da qui si capisce quanto può essere vario e vasto lo spazio di manovra di questo genere. Se poi andiamo a esaminare i sottogeneri, ci accorgiamo ancor di più che ce n’è per tutti i gusti: c’è il fantasy storico, il fantasy medievale, quello scientifico (da non confondere con la fantascienza, altra categoria, che ricerca una coerenza scientifica nei sui testi, cosa che il fantasy scientifico non fa), il romance fantasy, quello mitologico, quello futuristico… insomma, potrei continuare per delle ore a elencarvi tutti i sottogeneri del fantasy, e sono sicura che ognuno di voi ne troverebbe almeno uno che combacia con i propri gusti.
Gli elementi fondamentali di questo tipo di racconto saranno (quasi) sempre una trama ricca di intrecci e colpi di scena, la vittoria del bene contro il male, personaggi fortemente caratterizzati (soprattutto i villain, i cattivi, sono raccontati con una tale dovizia di particolari che spesso ci si trova a simpatizzare con loro), il riscatto dei personaggi semplici che si ritrovano a diventare degli eroi anche loro malgrado, attraverso l’archetipo del “viaggio dell’eroe“. Non a caso, la prima saga che ci viene in mente parlando di fantasy, è il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, nella quale sono presenti tutte queste caratteristiche.
Due precisazioni prima di iniziare con i consigli: la maggior parte dei libri fantasy non sono degli stand-alone, ma sono raccolti in saghe; sappiate quindi che avrete molto da leggere se vi appassionerete a una di queste. La seconda raccomandazione è più un’avvertenza: molte di queste saghe hanno provato a trasporle sul grande schermo e, nella maggior parte dei casi, hanno fallito miseramente. Non fatevi spaventare se di qualche libro qui sotto avete visto il film e non vi è piaciuto: per fortuna, i libri, sono tutt’altra cosa!
Il signore degli anelli di J.R.R. Tolkien
Capostipite del genere, considerato dai più un capolavoro, con questo libro, scritto nella prima metà del ‘900, Tolkien ha letteralmente inventato un mondo, creando ad hoc una terra, la “Terra di Mezzo”, con tanto di regioni, mari, fiumi, foreste, montagne e popolazioni, inventando anche le lingue che queste popolazioni parlano, e tutte perfettamente funzionanti, con regole grammaticali e pronuncie fonetiche.
Seguito del libro “Lo Hobbit”, il Signore degli Anelli è diviso in tre episodi: “La Compagnia dell’anello“, “Le due torri” ed “Il ritorno del re” che narrano le avventure di un gruppo eterogeneo e particolare di persone (quattro Hobbit, due Uomini, un Nano, un Elfo e uno Stregone) che partono alla volta del Monte Fato per compiere una nobile missione: distruggere l’Unico Anello del potere, forgiato da Sauron per sottomettere la Terra di Mezzo. Quest’opera è anche uno dei rarissimi esempi di trasposizione cinematogafica riuscita bene: i tre film tratti dal libro sono anch’essi un capolavoro, con una regia che fa scuola ancora dopo 20 anni dalla loro uscita.
Harry Potter di J.K. Rowling
Nato dalla penna della scrittrice britannica J.K. Rowling, Harry Potter è una saga letteraria, ambientata in un mondo magico più o meno contemporaneo, che conta ben 7 libri: “Harry Potter e la pietra filosofale“, “Harry Potter e la camera dei segreti“, “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban“, “Harry Potter e il calice di fuoco“, “Harry Potter e l’Ordine della fenice“, “Harry Potter e il Principe Mezzosangue” e infine “Harry Potter e i doni della Morte“.
Harry Potter, personaggio protagonista della saga, è un ragazzino orfano di entrambi i genitori, uccisi da un potentissimo mago oscuro (Lord Voldemort), e cresciuto da zii non proprio simpatici. Il giorno del suo undicesimo compleanno scopre di essere un mago e di avere accesso alla più grande scuola di magia e stregoneria del mondo: Hogwarts. Lì Harry si farà dei grandi amici, Ermione e Ron, con i quali vivrà delle rocambolesche avventure, di solito molto pericolose, che lo porteranno a diventare sempre più potente.
Lungo tutta la saga, impareremo a conoscere i protagonisti, che sono tutti molto ben caratterizzati, e li vedremo crescere ed evolvere, ci affezioneremo a loro e tiferemo sempre per loro, fino a quando non si arriverà allo scontro finale con il cattivo Voldemort. La particolarità di questa saga è che riesce a crescere insieme ai ragazzini che la leggono: dai primi libri, che trattano di temi più “soft” e narrati appositamente per i ragazzi, si arriva fino all’ultimo libro con un’escalation di temi sempre più complicati e dark, con un registro che, pur rimanendo semplice, è sicuramente più adatto a persone adulte che a ragazzini.Anche in questo caso si può dire che la saga cinematografica tratta da questi libri ha una sua valenza artistica non indifferente, soprattutto negli ultimi film.
La saga di Terramare di Ursula K. LeGuin
La saga di Terramare, o Ciclo di Earthsea, è una serie di 5 romanzi scritti da Ursula K. LeGuin, iniziata nel 1968 e terminata nel 2001. I 5 libri che compongono il ciclo si intitolano “Il mago di Earthsea“, “Le tombe di Atuan“, “La spiaggia più lontana“, “L’Isola del drago” e “I venti di Earthsea“; ultimamente, Mondadori ha creato un’edizione che raccoglie tutti i cinque i libri in un unico volume di quasi 1500 pagine.
Terramare è un mondo fantastico, a volte molto più di altri, buio, spaventoso. I suoi racconti iniziano in maniera quasi banale, o almeno così possono sembrare, soprattutto a chi ha letto migliaia di pagine fantasy. Ma, all’improvviso, ci trascina dentro a quel mondo così ricco e ben descritto, così tanto da farci sentire dei “compagni di viaggio” dei personaggi. Draghi, magia, piccoli pastori che diventano grandi maghi, ragazzine nate sfortunate che trovano dentro di sé il coraggio di diventare grandi donne. Nella saga di Terramare ci sono tutti i canoni dell’epic fantasy: il viaggio dell’eroe, la lotta tra il bene ed il mare, l’evoluzione dei personaggi che avviene pagina dopo pagina, la componente magica, mistica, intangibile. C’è tutto questo, ma essendo un ottimo fantasy, c’è anche di più: la caratterizzazione dei personaggi (soprattutto di quelli femminili) è talmente fatta bene da farli sembrare reali; la lotta che devono intraprendere non è solo contro i malvagi, ma è in prima istanza una lotta contro i propri demoni interiori, quelli che li ossessionano e che, una volta sconfitti, gli permetteranno di diventare dei veri eroi. È un libro per ragazzi, scritto con un lessico semplice adatto a loro, che anche in questo caso, come abbiamo visto con la saga di Harry Potter, cresce insieme ai suoi lettori; ma ci sono delle finezze di stile, frasi così delicate e belle che un adulto non può non notare, amare e ricordare per tutta la vita.
Le cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin
Come prima cosa, mi sento di dare un’avvertenza riguardo a questa saga: è ancora in fase di scrittura. Quindi, iniziando a leggere, dovete essere ben coscienti che non ha ancora una fine. E l’autore è uno che scrive molto lentamente. I libri fino a ora editi sono: “Un gioco di troni“. “Uno scontro di re“, “Una tempesta di spade“, “Un banchetto per i corvi” e “Una danza con i draghi“. Attenzione! Sono state pubblicate diverse edizioni e non è sempre semplice destreggiarsi tra esse! Nonostante questo, non fatevi spaventare, vale sempre e comunque la pena di iniziare una fantastica avventura come questa de “Le cronache del ghiaccio e del fuoco”. E se siete tra coloro che hanno seguito la serie TV e sono riusciti ad amare solo le prime stagioni, indignandosi per le ultime (come la sottoscritta), non lasciatevi intimorire nemmeno da questo: i libri sono un’altra cosa e sono convinta che non vi pentirete delle ore investite tra le loro pagine.
Vale la pena intraprendere l’avventura all’interno di Westeros (questo è il nome delle terre in cui è ambientata la saga) per diversi motivi: in primis per il grande lavoro che c’è stato dietro la sua scrittura, e un occhio attento lo percepisce. Quella che ci troviamo di fronte è la creazione di un mondo che faticheremo a percepire come “immaginario”. È scritto e descritto talmente bene, così dettagliato, così preciso che pare quasi di leggere un romanzo storico ambientato in un paese che non è il nostro, ma che è tanto simile. Poi è profondamente diverso da ogni tipo di fantasy a cui siamo abituati: qui gli elementi fantastici sono presenti in minima parte: ci sono i draghi, c’è la magia, ci sono gli “Estranei”, ma sembrano quasi plausibili, come quelle cose appese tra realtà e fantasia. E infine ci sono gli intrighi: un gioco infinito di potere dove, e questa è la cosa che stupisce di più, ogni piccolo dettaglio si incastra con gli elementi che lo precedono. I personaggi sono tantissimi, divisi in famiglie, casate, alleanze, ma questa cosa non è pesante per il lettore: già dopo qualche capitolo, una volta appreso lo schema mentale dell’autore, si sentirà come parte di quel mondo e ricorderà tutti i personaggi come se li conoscesse da sempre.
La Torre nera di Stephen King
Questa di Stephen King è decisamente una saga anomala. Strano! Direbbe un profondo conoscitore dello scrittore. Questa saga è universalmente incasellata nel genere fantasy, ma ha talmente tante contaminazioni di altri generi, dall’horror al western, da far venire il dubbio, qualche volta. È una saga che ha accompagnato lo scrittore per gran parte della sua vita, partendo dal primo romanzo (consiglio: non vi fate scoraggiare da questo, gli altri sono decisamente più semplici), pubblicato nel lontano 1982, ma che è stato scritto negli anni in cui King frequentava il college, fino al 2012, anno di pubblicazione dell’ultimo romanzo.
I libri che compongono questa saga sono: “L’ultimo cavaliere“, “La chiamata dei tre“, “Terre desolate“, “La sfera del buio“, “I lupi della Calla“, “La canzone di Susannah“, “La Torre nera” e l’ultimo, “La leggenda del vento” che in realtà è uno spin-off che si colloca nel mezzo della serie regolare.
Questi libri sono ambientati nel Medio-Mondo, una terra un tempo meravigliosa e ricca di leggende. Purtroppo, come spesso accade, a questi tempi gloriosi è seguita un’epoca buia, piena di ribellioni, guerre e corruzione. Tutto ciò ha portato il Medio-Mondo a veri e propri stravolgimenti, anche a livello fisico: distanze che si allungano e si accorciano, punti cardinali che si spostano, etc. Il protagonista, discendente di un leggendario re, l’ultimo cavaliere rimasto, decide che il suo unico scopo nella vita è quello di raggiungere la Torre nera, fulcro del multi-verso, luogo dove si incrociano tutti i mondi perché lì, proprio al suo interno, c’è una stanza segreta e impenetrabile dalla quale è possibile guarire il Medio-Mondo ed evitarne la fine.
The witcher: la saga di Geralt di Rivia di Andrzej Sapkowski
Altra saga che non può mancare nella vostra libreria, un po’ perché decisamente ben scritta, un po’ perché è diversa dalle altre: non mancano mostri, profezie, magie ed ambientazioni medievali, ma insieme possiamo trovare anche intrighi di corte, geopolitica e digressioni filosofiche sulla vita, incredibilmente attuali e presenti anche nel nostro mondo. Scritto tra la metà degli anni ’80 e il 2013 da Andrzej Sapkowski, autore polacco, The witcher è composto da 8 libri: “Il guardiano degli innocenti” e “La spada del destino“, che sono due raccolte di racconti, “Il sangue degli elfi“, “Il tempo della guerra“, “Il battesimo del fuoco“, “La torre della rondine“, “La signora del lago” e, infine, “La stagione delle tempeste“.Protagonista è Geralt di Rivia, uno “strigo”, ossia un umano modificato attraverso la magia per diventare un cacciatore di mostri. Ambientato in un mondo medievale senza nome, di cui fanno parte umani, elfi, nani e gnomi, oltre che, ovviamente, mostri di ogni genere, più o meno pericolosi. Scritto in maniera chiara e accessibile a tutti, ha il grande pregio di essere molto dimostrativo, fino a farci quasi credere che quello che stiamo leggendo sia realmente accaduto o che potrebbe comunque accadere. Da questa saga sono stati tratti una serie di videogiochi, che consiglio a tutti gli appassionati videoludici, e una serie TV firmata Netflix, della quale, per ora, è uscita una sola stagione, ma che promette davvero molto bene.
Le cronache dell’assassino del Re di Patrick Rothfuss
Tra quelle consigliate qui, questa è la saga più recente, inziata dallo scrittore Patrick Rothfuss nel 2007 e ancora non terminata. Ha due volumi all’attivo: “Il nome del vento“, appunto, del 2007 e “La paura del saggio“, pubblicato nel 2011. Aspettiamo con ansia l’arrivo del terzo (e ultimo) volume della saga!Lo stile narrativo, in questa saga, è un po’ diverso dal solito: un continuo rimbalzo tra il presente e i flashback del passato, attraverso la voce del protagonista che, raccontando la sua storia in terza persona, rimanda ai ricordi del passato, visto e vissuto in prima persona. Kvothe, il protagonista, ci dice fin da subito che per raccontare tutta la sua storia ci vorranno tre giorni e noi sappiamo che ogni giorno di racconto corrisponde a un libro. Un intreccio che sembrerebbe difficile, ma che invece appare di facile districamento una volta iniziato a leggere il racconto. Questo ciclo di romanzi è assolutamente da avere perché, per una serie di motivi che forse nemmeno voi riuscirete a spiegarvi una volta letto, vi rapirà l’anima e vi trasporterà in un mondo così lontano da non farvi nemmeno ricordare quando e da dove siete partiti. La miscela di stili con cui è raccontato, il fascino del protagonista, la minuziosa descrizione di ogni cosa, fin nei dettagli, quasi una telecamera che inquadra cinematograficamente le scene, il mix tra leggende e miti antichi rievocati insieme ad altri più romantici e moderni, fanno sì che ci sentiamo accanto a Kvothe attimo dopo attimo, dimenticandoci della realtà da cui veniamo. L’unica pecca è che si rischia di perdere la cognizione del tempo che passiamo con il naso tra le pagine!
Shannara di Terry Brooks
Quello che ha creato Terry Brooks con “Shannara” è una vera e propria impresa titanica, superiore, quantomeno per volume, a ogni altra opera qui descritta. Mister Brooks è riuscito a creare, tra il 1977 ed il 2018, una saga che conta 34 opere suddivise in 8 trilogie, una tretralogia, una dilogia e quattro libri singoli, il tutto ambientato coerentemente nello stesso mondo, “Shannara” appunto, con le stesse regole, la stessa ambientazione e un’unità narrativa che ha dell’incredibile. L’ambientazione di quest’opera è in un mondo post apocalittico, posizionato in un futuro nemmeno tanto remoto rispetto ai giorni nostri, sconvolto profondamente da guerre, attacchi nucleari, batteriologici e chimici dove i pochi superstiti lottano quotidianamente per la sopravvivenza, vessati da numerose mutazioni genetiche permanenti, in un mondo tornato alla naturalezza del passato (ossia ai tempi precedenti alla società tecnologica ed industrializzata) e dove anche la magia è tornata preponderante. L’intera saga ha dei difetti, come può essere comprensibile in un lavoro tanto esteso: alcuni libri sono un po’ sottotono, altri sono davvero pregevoli, ma nel suo insieme “Shannara” è un’opera che vi prenderà del tutto, che vi farà innamorare degli svariati protagonisti e che vi piacerà soprattutto per la diversità dei temi trattati al suo interno, facendovi riflettere su questioni anche molto attuali. Un ultimo consiglio: se potete, evitate la serie Tv tratta dai libri di Shannara.