Se ancora non conoscete Miles Johnston, allora non avete mai avuto il piacere di vedere i vostri sogni, le vostre paure, il vostro mondo interiore prendere vita in un’opera d’arte.
Scopriamo chi è questo enigmatico giovane artista.
Illustratore e pittore londinese, Miles Johnston realizza disegni in grafite e ad olio densamente simbolici, generando un repertorio di immagini surreali dedicato all’universo femminile. Quello di Miles Johnston è un lavoro ipnotico, inquietante, viscerale, psichedelico, che intende indagare ed inabissarsi nelle profondità del subcosciente.
Fonte foto: MilesJohnstonart
L’artista dedica la sua produzione artistica principalmente alla rappresentazione realistica delle fattezze umane, trasponendo le sue figure in contesti fantastici ed irreali. Un pullulare di figure sdoppiate, scavate, tagliate, a metà tra il macabro e il fiabesco, che si tramutano in forma di paesaggio, di terra e di acqua, di roccia e di albero.
“Invece di concentrarmi sulle rappresentazioni letterali del mondo, descrivo le qualità surreali e astratte della nostra soggettività con l’obiettivo di creare opere con una profonda risonanza emotiva.”
Il giovane artista si serve della figura umana come veicolo di elaborazione e interpretazione dell’intensa esperienza psichica umana; deliri, paure, inquietudini, tormenti e passioni umane.
Fonte foto: MilesJohnstonart
L’obiettivo di Johnston è quello di catturare i moti dell’animo, dar luce alle pulsioni dell’inconscio, attraverso personaggi infusi di mistero, corpi femminili dilaniati, trasformati, scomposti, simili a giochi di costruzioni, creature ibride collocate all’interno di scenari fantastici.
Quella di Miles Johnston è un’arte essenzialmente figurativa, ma di un figurativismo trasfigurato che rifugge dalla realtà, grazie all’inserzione di elementi incongruenti, suggestioni oniriche che contribuiscono a generare nell’osservatore, un cortocircuito visivo. Nei suoi ipnotici lavori possiamo notare citazioni degli stilemi della pittura surrealista e in particolare di artisti quali: Max Ernst, André Masson, Joseph Cornell e Francis Picabia e non solo artisti quali: Escher, Ernst Fuchs, Takato Yamamoto, Alphonse Mucha, Zdzisław Beksiński, Gustav Klimt e James Jean sono tra gli artisti che hanno maggiormente influenzato il surreale ed onirico mondo artistico di Johnston.
“Ho la forte sensazione che l’arte renda il mondo un posto migliore e sto dando tutto il possibile per essere utile in questo modo. Il mio lavoro significa qualunque cosa significhi per te.”
Chi è l’artista Miles Johnston
Johnston nasce nel 1993 nel Regno Unito, dopo aver trascorso i primi anni di infanzia vivendo in Brunei, nel Borneo, periodo molto importante ed influente nella crescita dell’artista. Ritornato poi in Inghilterra, trascorse i restanti anni scolastici nell’Hampshire. Come molti artisti, Johnston ha iniziato a disegnare in tenera età. È cresciuto in una famiglia creativa e stimolante. Era un grande appassionato di videogiochi, infatti le grafiche ed i personaggi da lui incontrati in quei mondi fantastici e virtuali, sono stati i primi foraggi per lo sviluppo e la pratica della sua arte. Fu in quel momento che apprese il termine “concept artist” e capì che si poteva perseguire l’arte come carriera.
Nel corso degli anni adolescenziali, si approcciò progressivamente anche alla teorica ricerca artistica, collaborando alla creazione di un forum d’arte studentesco. In seguito, all’età di 18 anni, Johnston iniziò a frequentare l’Accademia svedese di arte realista, istituzione che lo vide studente formandolo in quanto artista e lo vede oggi, in quello stesso ambiente, in veste di insegnante d’arte part-time. Negli ultimi due anni il suo lavoro ha trovato un pubblico online e ha iniziato a essere esposto a livello internazionale, culminando nella prima mostra personale a New York alla Last Rites Gallery nel 2018.
Fonte foto: MilesJohnstonart
L’importanza della relazione emozionale tra opera e osservatore
Per Johnston, evocare una reazione emotiva nell’ambito artistico, è fondamentale, la relazione tra un’opera e uno spettatore è ciò che rende completa e funzionale un’opera d’arte. L’artista è dell’idea che un’opera d’arte può essere tecnicamente perfetta, caratterizzata da una resa estremamente meticolosa, ma essere al contempo emotivamente scarna. Ciò che fa di un’opera d’arte un capolavoro, è la capacità dell’artista di infondere sensazioni, attingendo dal proprio interiore patrimonio emozionale, toccare corde dell’anima, debolezze, fragilità che risuonano nella collettiva umanità.
Fonte foto: MilesJohnstonart
L’arte inquieta di Miles Johnston conquista i social
Negli ultimi anni, Johnston ha guadagnato un enorme seguito online per i suoi onirici ed inquieti dipinti ed illustrazioni. Ha irretito il mondo social, guadagnando oltre mezzo milione di followers solo su Instagram. Non sorprende che abbia trovato un pubblico ricettivo: il suo approccio esistenziale alla creazione artistica, implica l’insorgenza di quesiti quali: “A cosa vale la pena prestare attenzione? Cosa vuole vedere e cosa vuole dire?”
Il suo lavoro, che è stato descritto come onirico, affascinante, surreale, viscerale, psichedelico e sconvolgente, richiama alla mente domande su ciò che portiamo dentro e su come vediamo noi stessi e gli altri, domande che catturano immediatamente lo spettatore e rendono i suoi lavori accattivanti e sconcertanti allo stesso tempo.
Le manipolazioni visive della realtà di Johnston riflettono forse la sua stessa sensazione che non esista un “normale” oggettivo.
Studentessa di Didattica e Mediazione culturale del patrimonio artistico. Amante della musica, teatro, della danza, dell’arte in ogni sua manifestazione, appassionata di Monet, Klimt- Secessione viennese ed arte contemporanea orientale.