A Chiavari, storica città al centro del Golfo del Tigullio, in Liguria tra Genova e La Spezia, il 15 marzo prossimo, presso il noto negozio di vinili storici Feelin’Blue, sarà presentato il prestigioso volume fotografico: “Jazz. Una storia in bianco e nero” di Stefano Galvani, edito dalla Bonomi Editore.
Se l’improvvisazione e l’estemporaneità sono gli elementi creativi e pulsanti della musica Jazz, la peculiarità della fotografia è anch’essa legata all’estemporaneità. Il saper cogliere attimi unici e cruciali, la freschezza di un momento irripetibile fermato proprio nell’immediatezza dell’evento, sono la cifra che caratterizza molti dei grandi fotografi sia del passato che contemporanei.
Fonte foto: Stefano Galvani
Ed è appunto la passione per il Jazz e l’amore per la fotografia che si sposano perfettamente in questo libro di Stefano Galvani. Un connubio che ha portato l’autore a seguire con assiduità ed entusiasmo i musicisti del suo stile di musica preferito: il Jazz, e a immortalarli in pose inconsuete, in situazioni giocose o scherzose o anche di fresca spontaneità.
Rigorosamente in bianco e nero, gli scatti di Galvani restituiscono profili inediti, curiosi o introspettivi di personaggi noti e meno noti dell’universo jazz.
Fonte foto: Stefano Galvani
“Come un Enrico Rava al pianoforte o Franco D’Andrea che sbuca da un angolo con un’espressione indagatrice e scherzosa […] Quanto a Mal Waldron siamo attratti da una sua foto assai simbolica davanti a una tastiera con una sigaretta sottile che sta fumando, quasi contro luce, quasi come una statua che lo rende nel suo gesto lento e meditato…” Scrive Claudio Fasoli, noto sassofonista, compositore jazz e collaboratore di riviste musicali, nella presentazione del libro.
Un universo ricco di suoni, sfumature e personalità della quali questo libro regala angolature immediate e spontanee che in qualche modo rivelano di ogni artista il lato umano che va oltre l’esibizione su un palco.
L’autore
Da sempre appassionato di fotografia, Stefano Galvani. Oltre ad aver realizzato foto per i booklet di cd di numerosi artisti jazz di fama internazionale e collaborare con alcune riviste musicali, ha sviluppato anche una ricerca sull’immagine con esiti vicino all’astrattismo e lavori multimediali nei quali musica e immagini si intrecciano e fondono.
In questo libro è raccolto il suo lavoro fotografico a partire dagli anni ottanta del secolo scorso. Scatti che ritraggono i musicisti jazz sui palchi, nei backstage e in situazioni informali.

Dopo aver seguito studi artistici si interessa appassionatamente ad approfondire i meccanismi e l’evolversi della storia dell’arte contemporanea.
Proprio in qualità di critico d’arte e corrispondente, negli anni ’80 e ’90, ha firmato saggi e recensioni per alcuni dei maggiori periodici del settore, tra i quali: Terzoocchio delle edizioni Bora di Bologna, Flash Art di Milano Julier di Trieste ed il genovese ExArte .
Inoltre affiancherà attivamente come consulente la famosa galleria d’Arte avanguardistica Fluxia durante tutto il periodo della sua esistenza.
Ha partecipato all’organizzazione di numerosi eventi, tra i quali l’anniversario del centenario dell’Istituto d’Arte di Chiavari e la commemorazione del trentennale della morte del poeta Camillo Sbarbaro a S. Margherita L.
Nel 2010 pubblica il suo primo romanzo: “La strana faccenda di via Beatrice D’Este”, un giallo fantasioso e “intimista”.
Nel 2018 pubblica il fantasy storico “Tiwanaku La Leggenda” ispirato alla storia ed alle leggende delle Ande pre-incaiche.
Attualmente collabora con alcuni blog e riviste on-line come “Chili di libri, “Accademia della scrittura”,
“Emozioni imperfette”, “L’artefatto”,” Read il magazine” e “Hermes Magazine” occupandosi ancora di critica d’arte e di recensioni letterarie.