Nel 1829 la comunità gentilizia di Urbino decise che era necessario creare un nuovo teatro, “primo ed essenziale ornamento di ogni culta città”, in sostituzione del Teatro dei Pascolini all’interno del palazzo Ducale, che rimase attivo fino al 1848. Nel 1840 fu accolto un progetto dell’architetto Vincenzo Ghinelli, che comprendeva la costruzione del nuovo teatro in un articolato piano urbanistico insieme al Portico di Corso Garibaldi e la sistemazione a giardino pubblico della scarpata del colle del Pincio.
La costruzione del teatro cittadino di Urbino durò 8 anni e fu completata nel 1853. L’edificio è un ottimo esempio di tardo neoclassicismo. Interamente costruito in mattoni rossi, sfoggia sei semicolonne doriche sulla facciata principale; la parte inferiore è decorata da sei semicolonne doriche, la parte superiore da finestroni a lunetta e da due sfingi in pietra. I due sipari storici, dipinti da Francesco Serafini nel 1850-51, rappresentano rispettivamente uno scorcio del Duomo e del Palazzo Ducale e La Gloria di Urbino, un luogo ideale in cui si incontrano i cittadini più illustri del passato della città, tra i quali trova posto anche il grande architetto Donato Bramante, noto per aver progettato la Basilica di San Pietro a Roma.
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Di Bramante si ospita anche un busto, nel foyer del teatro, che fu realizzato da Carlo Finelli; sul lato opposto dell’accesso principale alla platea si trova invece il busto di Raffaello Sanzio, da cui il teatro prende il nome, opera di Giovan Battista Pericoli.
Entrambi i celeberrimi artisti compaiono inoltre tra i tondi, dipinti su pannelli di legno, oggigiorno disposti a semicerchio e ben visibili dall’ingresso, che ritraggono le urbinati e gli urbinati più noti del passato. A loro due fu dedicato uno speciale opuscolo redatto e stampato in occasione dell’inaugurazione del teatro, il 20 agosto 1853.
Il Teatro Sanzio gode di una grande fama: qui in epoche diverse si potevano ascoltare il “Trovatore” e il “Rigoletto” di Giuseppe Verdi con la partecipazione di famosi cantanti italiani, e tante altre grandi opere musicali che oggi vengono qui rappresentate.
Negli anni ’50 e ’80 del XX secolo, il Teatro Sanzio fu chiuso per una ristrutturazione completa realizzata dall’architetto genovese Giancarlo De Carlo. Solo nel 1982, dopo un trentennio di inattività, il 15 novembre il teatro riaprì le porte agli amanti dell’arte. Oggi il teatro può ospitare più di 450 persone, nella sala ci sono 56 palchi.
Il 30 gennaio 2014, all’interno di questo teatro, è stato girato il video della canzone Trattengo il fiato della cantante Emma.
- Nata a Mosca, nel 2011 trasferita in Italia. Mezzasangue, come Volan de Mort.
- Scrittrice fantasy, libri per bambini
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- Giornalista freelance
- Attivista Greenpeace
- “Un genio, miliardario, playboy, filantropo” (c) Tony Stark