Genova e i suoi capolavori d’arte

Genova e i suoi capolavori d’arte

La lunga storia della città di Genova, con il suo passato di commerci marittimi e di grandi famiglie nobiliari, ha permesso nell’arco dei secoli, e specialmente dal Rinascimento in poi, di ospitare grandi artisti non solo italiani che hanno contribuito alla realizzazione di numerose opere che oggi si trovano nei vari siti museali o luoghi di culto genovesi.

Oltre alle collezioni di Palazzo Reale che ospita tra gli altri lavori di Anton Van Dyck, Tintoretto, Guercino, Luca Giordano, Ferdinand Voet e dei Bassano, la maggior parte delle quali risalenti alle raccolte della famiglia Balbi, altri capolavori disegnano un percorso interessante e vario all’interno della città, in sedi come la Galleria d’Arte Moderna di Villa Saluzzo Serra, le Raccolte Frugone di Villa Grimaldi Fassio, il Museo Giannettino Luxoro e la Wolfsoniana che insieme formano un ricchissimo circuito museale.

Altri tesori d’arte

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Fonte foto: finestresullarte

Non tutti sanno che anche Pieter Paul Rubens (1577 – 1640) soggiornò per vari periodi nel capoluogo ligure. Del grande pittore sono almeno quattro le opere che oggi si possono ammirare: la “Circoncisione” (1604 circa) e i “Miracoli di Sant’Ignazio” (1620 circa) presso la Chiesa del Gesù, il “Ritratto equestre di Giovanni Carlo Doria” (1606) che si trova nella Galleria Nazionale  di Palazzo Spinola, e “Venere e Marte” (1632-35) in Palazzo Bianco.

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Fonte foto: Musei di Genova

Un ulteriore capolavoro nella collezione di Palazzo Spinola è “L’Ecce Homo” di Antonello da Messina (1430-1479), una delle tre varianti sullo stesso tema che il pittore realizzò  in vari momenti della sua carriera. Un altro si trova al Louvre e un terzo presso la galleria del collegio Alberoni di Piacenza.

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Fonte foto: Arte.it

In Palazzo Bianco invece, troviamo anche una delle opere scultoree di Antonio Canova (1757-1822): la “Maddalena penitente” che fu esposta al Salon di Parigi nel 1808. In un altro gioiello che fa parte dei palazzi nobiliari di “Strada Nuova”, oggi via Garibaldi, e cioè Palazzo Rosso, troviamo il “Ritratto di Paolina Adorno” uno dei capolavori che Anton Van Dyck (1599-1641) ha realizzato qui in Genova durante il suo lungo soggiorno in Italia prima di divenire il primo pittore di corte in Inghilterra.

Per la bellissima Abbazia romanica di Santo Stefano che troneggia sopra il ponte monumentale, nel cuore della città, fu commissionata a Giulio Romano (1499-1546)  nel 1521 una pala d’altare  raffigurante la “Lapidazione di Santo Stefano” tuttora presente all’interno della chiesa.

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Fonte foto: Musei di Genova

Non poteva mancare a Genova il “Ritratto di Cristoforo Colombo”, la più famosa tra le effigi  del grande navigatore anche se realizzato dopo la sua  morte. Datato 1520 è stato eseguito da Domenico Bigordi detto il Ghirlandaio  (1483 – 1561), che fu anche maestro di Michelangelo. Attualmente il dipinto si trova presso il Galata-Museo del Mare.