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Le case d’asta giocano da sempre un ruolo fondamentale nel mercato dell’arte, teatro di grandi vendite con cifre da capogiro, un luogo aperto a tutti ma frequentato da pochi: ecco quindi qualche curiosità sulle aste d’arte.
Il mercato dell’arte è un meccanismo complesso fatto di molteplici professionisti, che però è possibile riassumere facilmente in due sotto categorie, il mercato primario è il mercato secondario: Il primo mercato tratta la prima immissione di un opera nel meccanismo di vendita, operazione che comprende lo scambio di opere tra l’artista e i suoi committenti o l’acquisto tramite gallerie più o meno prestigiose che siano; rilevanza che ovviamente influenza il calibro degli artisti trattati.
Il mercato secondario invece tratta tutte le vendite successive alla prima, e ciò avviene principalmente tramite le case d’asta, come vedremo in seguito, o vendite online, oppure privatamente tramite gallerie e collezionisti.
Case d’asta
Le case d’asta come anticipato fanno parte del secondo mercato, e sono un istituzione da sempre di importanza cruciale nel mercato dell’arte. Le case d’asta più importanti sono le storiche Christie’s e Sotheby’s con sedi principali a Londra e New York ma con uffici anche in altre città del mondo. Un’altra casa d’asta altrettanto importante è la Phillips de Pury & Luxembourg con sede principale sempre a New York. In Italia invece dove comunque sono presenti sedi delle sopra citate Christie’s e Sotheby’s la principale casa d’aste è la Finarte con sede a Milano, nata nel 1959. Nelle case d’asta di fondamentale importanza è il ruolo del battitore, il quale esattamente come spesso si vede nelle pellicole cinematografiche ha la particolare abilità di mantenere viva l’attenzione e la partecipazione in sala. Le aste infatti sono un tramite tra il venditore e i potenziali acquirenti, di conseguenza il prezzo delle opere viene precedentemente concordato. È risaputo infatti che il battitore, per giungere al prezzo concordato ricorre di frequente a numerosi accorgimenti, quali ad esempio annunciare false offerte per delega o finte chiamate in sala, inoltre spesso si ricorre anche a finte vendite. Ma al di là di questi trucchi più o meno discutibili questo grande meccanismo resta fondamentale per il rafforzamento o la conferma delle quotazioni degli artisti di qualsiasi epoca. Infatti un aspetto da non sottovalutare e quanto attualmente le aste vengano usate per il lancio di giovani artisti sul mercato rendendoli appetibili agli occhi dei collezionisti più esigenti. Esplicative in questo sono le parole di Cheyenne Westphal, responsabile del settore arte contemporanea di Sotheby’s :
“Quando ho cominciato non ci occupavamo mai di qualcosa che fosse sotto i dieci anni. Ora il minimo è due anni.“
Le case d’asta hanno dunque interesse a mantenere viva, ma vitalità speculativa del mondo dell’arte, cercando di evitare quindi la caduta della domanda.
Recenti battute d’asta degne di nota
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Esempi emblematici del funzionamento delle case d’asta, dei prezzi che è possibile raggiungere e il calibro degli artisti trattati possono essere alcune vendite avvenute nell’ultimo periodo. Prima tra tutte nonchè la più recente, è quella intitolata dalle maggiori testate giornalistiche “la sfida a colpi di Basquiat” in quanto proprio durante questa primavera “El Gran Espectaculo (The Nile)” del 1983 di Jean-Michel Basquiat, è stato messo all’asta da Christie’s. L’opera la cui stima è di 45 milioni di dollari, cifra parecchio superiore rispetto a quella dell’opera “Now’s The Time” dello stesso artista, venduta dalla rivale Sotheby’s ad una cifra stimata di 35 milioni di dollari.
Un ulteriore interessantissimo esempio è il caso dell’opera “Murnau mit Kirche II” di Vasilij Kandinskij, un dipinto semi astratto battuto all’asta da Sotheby’s che ha raggiunto la cifra da record di 37 milioni di sterline.
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