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Tutto ciò che viene partorito dalla mente dall’artista britannico contemporaneo, Damien Hirst, ha l’obbiettivo di stupire l’osservatore, ed è proprio quello il risultato.
Opere moderne ricche di significati nascosti, ma allo stesso tempo evidenti; pronte ad instaurare un istantaneo legame tra chi osserva e l’artista.
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Damien Hirst il surfista della novità
Damien Hirst è uno degli artisti più famosi e quotati al mondo, grazie, non solo alle sue opere eccentriche e provocatorie, ma anche alla sua capacità di sfruttare al meglio il mondo del marketing, affacciandosi sempre ai diversi cambiamenti del mondo.
Damien sin da adolescente si appassiona all’arte e si trasferisce a Londra nell’84, dove frequenta la Goldsmiths University, in seguito al rifiuto della Central Saint Martins.
Il treno dell’artista arriva però nell’88, quando cura la mostra “Freeze”, in cui erano esposte alcune opere dei suoi colleghi della Goldsmiths, i quali facevano parte del gruppo Young British Artists. È proprio qui che Damien attira l’attenzione del collezionista e pubblicitario, Saatchi, che lo avvia verso la notorietà e la sicurezza economica.
Non solo opere… ma capolavori
Quando si parla delle opere di Hirst non si può non rimanere con il fiato mozzato. L’artista riesce sempre nel suo intento: connettersi allo spettatore. Spesso ha anche dichiarato di preferire l’idea più che alla creazione materiale in sé per sé.
Tutte le sue opere hanno ricevuto una grande fama, in particolar modo la serie sugli animali, tra queste ricordiamo The Physical Impossibility of Death in the Mind Of Someone Living, dove come protagonista dell’opera abbiamo uno squalo tigre, comprato per 6000 dollari da un pescatore australiana, di oltre 4 metri all’interno di una vetrina; che è diventato il simbolo dell’arte britannica degli anni ’90.
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Hirst è un vero e proprio innovatore, è uno dei primi ad utilizzare la tecnica del Stop Paintings, con il quale su uno sfondo bianco si possono realizzare serie di puntini colorati perfettamente equidistanti gli uni dagli altri.
Oltre l’arte
Il genio britannico ha sperimentato diversi metodi di vendita innovativi per il campo dell’arte, uno tra questi è il pret-à-porter, una tecnica già attiva nell’ambito della moda, ma mai vista in quello dell’arte. Il pret-à-porter ti permette di non vendere l’opera originale, ma una sua copia.
Damien Hirst nelle sue opere, introduce molti eventi della sua vita, uno di questi che lo ha segnato per sempre è stato recarsi all’obitorio di Leeds nel 1981, a soli 16 anni. Infatti uno dei temi più ricorrenti nel sue opere è la morte e il suo rifiuto, lo sfuggire costante alla corsa verso il tempo.
Col tempo si è diretto verso il tema della religione, della bellezza e della crudeltà, come nel caso dell’opera For The Love of God, in cui è presente un teschio in platino ricoperto di diamanti e dotato di denti privi di difetti.
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Dove sono le sue opere?
Molte opere d’arte appartengono a privati, ma quelle che potete trovare in Italia si trovano alla Fondazione Prada a Milano, dove abbiamo la collezione perenne ATLAS.
Inoltre a Roma di recente si è svolta a Galleria Borghese l’unione tra antico e contemporaneo con la mostra Archaelogy Now.
Hi Guys! Sono Chiara, sebbene le presentazioni non siano il mio forte… preparatevi a tre righi intensi di sonno…
Nata sotto il segno del sagittario, come tale il mio punto forte è l’ironia, il debole ancora da scoprire… scherzo, è la buona cucina! Nel mezzo troviamo passione per l’arte, la letteratura, i viaggi e la scrittura.