Il genere letterario Chick lit è nato negli anni Novanta ed ancora oggi spopola soprattutto all’estero. La maggior parte dei libri di questo tipo, infatti, è scritta in lingua inglese. È un genere letterario rivolto a donne giovani, single e in carriera. Non a caso il periodo in cui emerge tale genere letterario vede la donna come protagonista, in lotta contro le discriminazioni nel mondo del lavoro, politico e sociale.
Questo dimostra come un legame sottile e resistente unisca le dinamiche sociali di ogni tempo e il tipo di letteratura che viene prodotta e soprattutto letta.
Le caratteristiche principali
In questo caso sono due i poli principali: il primo riguarda le caratteristiche del genere, il secondo il pubblico al quale è rivolto. Difatti il romanzo Chick lit parla di storie che riguardano donne alla moda, intraprendenti, autonome nel mondo del lavoro, giovani e piene di vitalità. E il pubblico al quale il genere è rivolto è composto proprio da donne giovani, single e in carriera.
La protagonista del romanzo e la lettrice si trovano ad appartenere alla stessa categoria, fanno da specchio l’una all’altra. La lettrice può immedesimarsi, può emulare e riconoscersi nel personaggio principale della storia.
L’espressione inglese “Chick lit” è entrata nell’uso comune intorno al 2000: “chick” vuol dire “ragazza” (derivato da chicken ossia polpastrella) e “lit” è l’abbreviazione di “literature” (letteratura). Sicuramente l’umorismo caratterizza il genere così come i rapporti sentimentali che vengono affrontati in modo libero, senza blocchi e falsi perbenismi. Lo stile irriverente esprime temi come l’amore e il sesso. La donna è libera di viverlo, di viversi e, attraverso le storie delle protagoniste, le donne si possono riscoprire e accettare sentendosi degne di essere al primo posto e non per forza all’ombra di un uomo.
I libri da leggere
Il capostipite del genere è considerato “Il diario di Bridget Jones” di Helen Fielding, best-seller mondiale. Grande successo anche “Sex and the city” di Candace Bushnell. E fu il consenso dei lettori a determinare la nascita dei romanzi e non il contrario, visto che, inizialmente, erano pubblicati come storie a puntate sui quotidiani e solo dopo trasformati nei romanzi che conosciamo. Il motivo fu proprio il grande interesse del pubblico, soprattutto femminile. Perché le storie rispondevano alle esigenze delle donne del tempo; perché le storie riflettevano quelle delle lettrici; perché sempre quelle storie narravano eventi e dinamiche interpersonali così come avvenivano nella realtà, senza maschere e ipocrisie.
Un altro successo importante fu quello ottenuto da Melissa Bank con “Manuale di caccia e pesca per ragazze”. Non si può non ricordare anche “I love shopping” di Sophie Kinsella, “Il diavolo veste Prada” di Lauren Weisberg, “Un anno di gloria” di Alessandra Casella, “Aspirapolvere di stelle” di Stefania Bertola.
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Leggerezza e romanticismo
Il fatto di trattare con ironia i temi sentimentali, trasmette una leggerezza necessaria, spesso, nella quotidianità. Il successo del genere letterario Chick lit sicuramente dimostra che talvolta il fine della letteratura è anche quello di restare in superficie per poter, magari, osservare con più distacco anche le proprie vicende sentimentali come, proprio lo stesso pubblico femminile, a volte, fatica a fare.