Film dedicati al mare ne sono stati fatti moltissimi. Come scrive Baricco, nel suo Oceano Mare, il mare chiama. E chiama anche artisti, poeti e cantanti che in molte opere lo hanno decantato. Poteva la settima arte non tradurre in pellicola tanta abbondanza? Storie d’amore o di pirati, di naufragi o di battaglie grandiose il mare non manca mai di mostrare il suo doppio volto di forza benefica e distruttrice.
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Il vecchio e il mare
Uscito nel 1958 per la regia di John Sturges il film tratto dall’omonimo romanzo di Ernest Hemingway e interpretato dal grandissimo Spencer Tracy. Il protagonista è Santiago, un vecchio pescatore che da mesi non riesce a riempire le reti. Teme che la buona sorte lo abbia definitivamente abbandonato. Un giorno qualcosa lo spingere a prendere il largo con la sua barca. Sarà una lotta che durerà tre giorni alla fine dei quali tornerà con un enorme pesce spada. Ma non illudetevi che sia il lieto fine sulla quale scrivere la parola The End. I problemi di Santiago non sono certo finiti qui.
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Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto
Scritto e diretto nel 1974 dall’immensa Lina Wertmüller con interpreti Monica Vitti e Giancarlo Giannini. Lei è una ricca borghese di Milano in crociera con amici altrettanto ricchi e snob e non perde occasione per maltrattare i sottoposti. In seguito ad un guasto si ritroverà naufraga con lui su una spiaggia deserta. Giannini sente arrivato il momento della rivalsa della classe operaia sulla borghesia costretta a supplicare per avere aiuto. Dopo un inizio molto burrascoso i due si innamorano. Tornati a Milano però, la ricca signora non esiterà a scordarsi dell’amato naufrago per non perdere la sua posizione sociale. Ennesima sconfitta per la classe operaia che vede Giannini, ubriaco e deluso recitare alla fine questa battuta:
“Mare traditore, che mi fosti amico un tempo e poi mi camminasti sopra il cuore”
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Titanic
Nel 1997 esce questo film scritto diretto e coprodotto da James Cameron, con Leonardo di Caprio e Kate Winslet. Si tratta di un colossal epico-romantico di carattere storico. Anche qui i due protagonisti appartengono a classi sociali diverse ma si trovano, per uno strano disegno del destino, sulla stessa enorme nave naufragata durante il suo viaggio inaugurale il 15 aprile 1912 dopo essere andata addosso a un iceberg. Il mare è in questo film, all’inizio, il più placido degli spettatori, e alla fine il crudele responsabile del più tragico degli epiloghi.
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La sirenetta
Non posso non citare anche questo splendido film di animazione della Disney del 1989. È sicuramente uno dei classici più amati di sempre e rappresenta la prima pellicola di quello che è stato definito il Rinascimento Disney. Basato sulla omonima fiaba scritta da Hans Christian Andersen narra le avventure di Ariel, una sirena affascinata dalla vita sulla terraferma che si innamora del bel principe Eric. Questa pellicola ha vinto ben due Premi Oscar per la migliore colonna sonora e la miglior canzone. Sono sicura che tutti ricordiamo queste splendide musiche.
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Pirati dei Caraibi
Ancora la Disney ci ha proposto una serie cinematografica interpretata dal famosissimo pirata Capitan Jack Sparrow, il fantastico Jhonny Depp che ci ha fatto vivere avventure molto emozionanti a bordo della Perla Nera. La saga è ispirata all’attrazione Pirates of the Caribbean dei parchi Walt Disney e ha catturato l’attenzione di grandi e bambini grazie anche all’interpretazione molto fuori dagli schemi del protagonista. Sono stati film che hanno riunito le famiglie nelle sale cinematografiche e, secondo il mio modesto parere, questa è un’ottima qualità per una pellicola.
Fonte foto: viaggiamo.it
Guardare il mare, almeno sul grande schermo, trasmette sempre sensazioni belle e forti e mi ricorda il verso di una poesia che scrissi quand’ero adolescente immaginando di essere in spiaggia di notte:
“il mare è calmo, sembra petrolio, aspetta l’alba per essere d’oro”.
Monica Giovanna Binotto è un nome lungo e ingombrante ma è il mio da 57 anni e ormai mi ci sono affezionata. Ho sempre amato leggere. Fin da bambina. E anche scrivere, ma senza mai crederci veramente. Questo mi ha aiutato negli studi. Ho una laurea in Economia e Commercio e una in Psicologia dello Sviluppo. Da cinque anni faccio parte di un gruppo di lettrici a voce alta, le VerbaManent, con il quale facciamo reading su tematiche importanti sempre inquadrate da un’ottica femminile e mi occupo di fare ricerche e di scrivere e assemblare i copioni. Negli ultimi due anni, per colpa o merito di questa brutta pandemia che ci ha costretti in casa per lunghi periodi, ho partecipato a diverse gare di racconti su varie pagine Facebook e mi sto divertendo tantissimo anche perché ho conosciuto tante belle persone che condividono i miei stessi interessi.