I migliori film sull’Intelligenza artificiale

Fonte foto: wikipedia.org

Tra tutti i temi proposti da narrativa e film di fantascienza quello sull’A.I., o Intelligenza artificiale, è uno dei più affascinanti; sta diventando inoltre sempre più attuale, vista la modernizzazione inarrestabile che negli ultimi tempi ha travolto la nostra società.

Oggi vi proponiamo una lista dei migliori film sull’argomento, che mettono in evidenza le potenzialità ma anche i rischi dell’uso, o abuso, dell’intelligenza artificiale nella nostra vita.

Matrix (1999)

Il popolarissimo film dei fratelli, poi sorelle, Wachowski non è stato un campione d’incassi al botteghino solo per gli effetti speciali mirabolanti e l’interpretazione di Keanu Reeves (Neo), Carrie-Anne Moss (Trinity) e Laurence Fishburne (Morpheus), ma anche per aver affrontato con efficacia il tema del predominio dell’intelligenza artificiale nel mondo degli umani, al punto da ipotizzare che i robot abbiano assoggettato la razza umana e l’abbiano imprigionata in un cyberspazio virtuale, creato da un programma informatico, così accurato da far credere alle persone che sia la realtà.

Consigliamo di rivedere più volte questa pellicola per cogliere al meglio ogni dettaglio della trama, che all’epoca fu sorprendente e ancora oggi colpisce per la sua originalità.

Blade Runner (1982)

Harrison Ford, Rutger Hauer, Sean Young: un cast di prim’ordine per un film diretto da Ridley Scott che risplende per le scenografie avveniristiche, la colonna sonora iconica creata dal compianto Vangelis e, soprattutto, il tema intrigante delle macchine che sviluppano delle emozioni proprie e si ribellano per tentare di prolungare la propria vita oltre la programmazione iniziale di soli quattro anni.

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Degno sequel è il magnifico “Blade Runner 2049” di Denise Villeneuve, pellicola di tale livello da aver vinto anche due Oscar, uno per la splendida fotografia di Roger Deakins e uno per i Migliori effetti speciali; il film approfondisce con ancora più efficacia l’idea che i replicanti possano sviluppare un’anima e lottare per diventare liberi.

Il mondo dei robot (1973)

Michael Crichton, autore di ottimi libri d’azione e di fantascienza, è stato anche, per chi non lo sapesse, un regista; in questo caso, ha ideato e diretto “Il mondo dei robot”, un gioiellino d’annata da cui è stata tratta la splendida serie televisiva “Westworld” del 2016.

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Il film ipotizza che in un parco divertimenti vengano impiegati una serie di androidi che si aggirano in ambientazioni costruite ad hoc, come l’antica Roma, il Medioevo e il Far West, per rendere l’esperienza di visita il più possibile realistica. Le cose si complicano parecchio quando i robot non rispondono più ai comandi impartiti dalla sala di controllo del parco e provocano una serie di stragi tra i turisti. Ammirevole la presenza scenica di Yul Brynner, inquietante al di là di ogni immaginazione nel ruolo dell’androide pistolero, e straordinario soprattutto nella memorabile scena in cui continua ad avanzare nonostante abbia il corpo crivellato di proiettili.

Terminator (1984)

Anche il film “Terminator” di James Cameron, nell’anno di uscita, ha rivoluzionato il mondo del cinema di fantascienza, grazie alla trama geniale basata sull’idea che un cyborg venga inviato nel passato per uccidere Sarah Connor (Linda Hamilton), la donna che darà alla luce il futuro leader della ribellione contro le macchine che governano la Terra.

Arnold Schwarzenegger, che incarna il robot assassino, rende con la sua espressione spietata un’impareggiabile interpretazione di una macchina che non prova emozioni.

Io, Robot (2004)

La narrativa di Isaac Asimov, uno dei più importanti scrittori di fantascienza, ha fornito da sempre ottimi spunti per creare film ad alto impatto visivo e, al tempo stesso, dalla trama coinvolgente.  In “Io, Robot”, il regista Alex Proyas rielabora le tre leggi della robotica sviluppate dall’immaginifico autore per confezionare una pellicola appassionante, in cui Will Smith, che interpreta il detective Del Spooner, deve indagare su un omicidio che sembra sia stato commesso da una macchina e si ritrova coinvolto in una cospirazione, organizzata da intelligenze artificiali in lotta fra di loro nella Chicago del 2035.

Moon (2009)

Questo piccolo capolavoro diretto da Duncan Jones, il figlio di David Bowie, costituisce una sorta di One man show, dal momento che vede come unico protagonista il sempre credibile Sam Rockwell, che recita quasi da solo per circa un’ora e mezza; l’attore interpreta un astronauta in missione solitaria sulla Luna, che può contare soltanto sulla compagnia di una intelligenza artificiale di nome GERTY.

Il film va visto a tutti i costi per la trama perfetta e gli spiazzanti colpi di scena che lo contraddistinguono, di cui non vi sveliamo nulla per non rovinare l’effetto sorpresa.

Her (2013)

Un umano può innamorarsi di una macchina? Si, nel mondo della fantascienza può accadere anche questo, come si vede nel lungometraggio “Lei” scritto e diretto da Spike Jonze e premiato con l’Oscar per la Miglior Sceneggiatura originale.

A Los Angeles, in un futuro non troppo lontano, il sensibile Theodore (un ottimo Joaquin Phoenix) si guadagna da vivere scrivendo lettere commoventi per conto di altri. Depresso per la fine del suo matrimonio, ritroverà l’entusiasmo solo quando entrerà a far parte della sua vita Samantha, un’intelligenza artificiale progettata per soddisfare ogni sua esigenza con un atteggiamento empatico e affettuoso; con il passare del tempo la I.A., con la sua voce suadente, diventerà per Theodore non solo una confidente ma anche qualcosa di più profondo.

Foto: Warner Bros pictures