Negli ultimi mesi, il panorama musicale europeo è stato scosso da un fenomeno inaspettato: “Espresso Macchiato“.
Oltre ad essere, forse, l’espressione italiana più utilizzata al di fuori dei confini dello stivale, è anche il brano dell’artista estone Tommy Cash che, complice lo stile eccentrico e il motivetto accattivante, ha conquistato le piattaforme digitali diventando immediatamente virale sui social.
Ma non solo, oltre l’indiscutibile successo, ha suscitato anche accese polemiche, soprattutto nel nostro Paese, per lo “stile derisorio” del testo.
La canzone, caratterizzata da un testo in un italiano maccheronico e ricco di stereotipi sulla cultura italiana, risulta un “sfottò in rima” e rappresenterà, inoltre, l’Estonia all’Eurovision Song Contest 2025.
A sfidarlo, ironia della sorte, per l’Italia ci sarà Lucio Corsi, il cantautore toscano rivelazione di Sanremo che, dopo aver conquistato il secondo posto al Festival della Canzone Italiana con “Volevo essere un duro“, è stato scelto per rappresentare il Paese all’Eurovision, a seguito della rinuncia del vincitore Olly.
‘Espresso Macchiato’: un fenomeno virale ma criticato
Tommy Cash, noto per il suo approccio provocatorio e fuori dagli schemi, ha lanciato “Espresso Macchiato” a dicembre 2024 e ha immediatamente incontrato il favore del pubblico scalando le classifiche. Il successo del brano risiede, molto probabilmente, nella capacità di Cash di mescolare ironia e provocazione.
Il cantante estone, infatti, nella sua “Espresso Macchiato” utilizza quei banali cliché spesso associati al popolo italiano, come il caffè, la pasta e la mafia, ma lo fa in modo esasperato, risultando esagerato e surreale.
Fonte foto: deejay.it
In questo modo, però, ha creato un tormentone straniante dall’effetto divertente. Magari era questo proprio il suo intento ma, come c’era da aspettarsi, non sono tardate ad arrivare le critiche.
Questo approccio, infatti, ha generato reazioni contrastanti: la rappresentazione allegorica dell’Italia, che in effetti è il core della canzone, da un lato è stata apprezzata per l’ironia e la leggerezza, ma dall’altro molti italiani si sono sentiti offesi dalla banalizzazione della loro cultura.
Nonostante ciò, “Espresso Macchiato” ha ottenuto un successo straordinario, vincendo l’Eesti Laul 2025 con l’83% dei voti e accumulando oltre un milione di visualizzazioni su YouTube in poche ore.
Lucio Corsi: l’ascesa di un cantautore autentico
Lucio Corsi, nato a Grosseto nel 1993, ha iniziato la sua carriera musicale fondendo elementi di rock e folk, distinguendosi per testi poetici e una presenza scenica carismatica.
Fonte foto: ecodelcinema.com
Dopo aver pubblicato diversi album e collaborato con artisti di spicco, ha raggiunto la notorietà nazionale partecipando al Festival di Sanremo 2025 con “Volevo essere un duro“.
Il brano, che esplora la vulnerabilità umana, gli è valso il secondo posto e il Premio della Critica “Mia Martini”.
A seguito della rinuncia di Olly, vincitore di Sanremo, Corsi ha accettato di rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest 2025.
La sua partecipazione è vista come un’opportunità per portare autenticità e profondità sul Palco Europeo dell’ Eurovision Song Contest 2025, contrapponendosi a proposte più leggere come, appunto, quella di Tommy Cash.
Eurovision 2025: una sfida tra stili opposti
L’Eurovision Song Contest 2025 si preannuncia particolarmente interessante per l’inedita contrapposizione tra “Espresso Macchiato” di Tommy Cash e “Volevo essere un duro” di Lucio Corsi.
Fonte foto: esctoday.com
Da un lato, abbiamo un brano che gioca con stereotipi e ironia, dall’altro, una canzone introspettiva che mette in luce la sensibilità artistica italiana.
Questa dicotomia riflette la diversità musicale europea e solleva interrogativi su quale approccio risuonerà maggiormente con il pubblico internazionale.
Sarà la leggerezza provocatoria di Tommy Cash a conquistare gli spettatori, o la profondità emotiva di Lucio Corsi avrà la meglio?
Fonte foto: fanpage.it
Intanto, quello di cui siamo certi è che mentre “Espresso Macchiato” continua a dividere l’opinione pubblica e a dominare le classifiche, Lucio Corsi si prepara a portare la sua autenticità sul palco dell’Eurovision.
Indipendentemente dall’esito finale, questa sfida musicale evidenzia la ricchezza e la varietà della scena artistica europea, offrendo al pubblico una gamma di espressioni culturali uniche e stimolanti.

Sono una Boomer intrappolata nel corpo di una Millennial a cui piace scrivere. Ho un background variegato, sono eclettica e la semplicità non sempre fa parte di me (fortunatamente). Ho qualche laurea che attesta la mia specializzazione nel settore food, ma la verità è che mi piace comunicare il cibo in ogni sua forma, mi occupo di formazione, adoro la cultura coreana, la musica underground e vorrei essere perennemente affetta dalla sindrome di stendhal. A livello associazionistico, ricopro il ruolo di Responsabile Comunicazione, Marketing, Ufficio Stampa e Social Media Manager di Slow Food Roma & MULTI, viaggio alla scoperta delle culture e cotture che ci uniscono, evento a cura di Slow Food Roma & Lucy – Sulla cultura, ormai alla sua seconda edizione. Ho collaborato con media territotiali e riviste on line, ma Hermesmagazine è stata l’opportunità per entrare a far parte di una vera e propria redazione giornalistica ed avere uno spazio dove esprimermi e permettere alla mia natura dinamica di captare nuovi stimoli e trasformarli in occasioni per imparare e superare i miei limiti.