Ci si interroga sull’edizione post Covid-19, in programma nel marzo 2021.
Come ogni anno, da settembre inizia il countdown per l’edizione del festival della canzone italiana dell’anno successivo. Come ogni anno ci si imbatte in idee, critiche, scelte e indiscrezioni.
Quest’anno però segnato dal Covid-19, porta alla ribalta un 71° festival ricco di dubbi ed incertezze. Innanzitutto non sarà in programma nel consueto febbraio ma è già stato posticipato dal 2 al 6 marzo 2021.
Dalle indiscrezioni degli organizzatori filtra, poi, il dilemma principe degli eventi post-lockdown: con gente, senza gente, ingressi contingentati. Il primo a criticare tale scelta è proprio Fiorello, spalla del confermato Amadeus, il quale a tal proposito dice: “Fare Sanremo senza pubblico non avrebbe senso” e poi continua “Amadeus è sicuro di farlo, io mica tanto. A sentire gli esperti avremo a che fare con il virus almeno ancora sei mesi”. Lo showman, contrariato all’idea dell’edizione senza pubblico, asserendo che “è difficile recitare e condurre davanti ad una platea vuota” conclude dicendo: “Sanremo è 1500 giornalisti in sala stampa, è 1000 persone davanti all’Ariston. È avere la gente che aspetta i cantanti sotto gli hotel per poterli toccare e abbracciare. Se levi tutto questo, hai levato l’80 per cento di Sanremo”.
Intanto, è di queste ore la dichiarazione del direttore di Rai Uno, Stefano Coletta, il quale afferma che il festival si farà con il pubblico, tamponandolo e monitorandolo.
In ultima istanza, sulla conduzione di Sanremo, rumors danno la reginetta dei social Chiara Ferragni come valletta per questa storica edizione. Sugli artisti, ancora nulla trapela ma al di là di tutto sarà un festival diverso, più pragmatico sicuramente, segnato dal virus inesorabilmente ma pronto ancora una volta ad emozionare e a far parlare di sé.