Nata il 10 dicembre 1830 ad Amherst nel Massachussetts, Emily Dickinson, poetessa americana dalla personalità piuttosto fragile.
Dal 1840 al 1847 frequentò la Amherst Academy e si iscrisse alle scuole superiori della Mount Holyoke Female Seminary, ma solo per poco tempo perché aveva maturato una visione scettica della religione ed abbandonò la scuola per poi proseguire gli studi da autodidatta.
Poesie
A partire dal 1850 Emily Dickinson iniziò a scrivere le sue poesie in un periodo in cui la poesia era un genere molto popolare nel New England. Fu un talento non riconosciuto in vita; Thomas Networth Higginson, un editore molto famoso, le consigliò di non pubblicare le sue poesie e così la Dickinson continuò a scrivere per sé stessa oppure inviava le sue poesie nelle lettere ad amici e parenti.
Guerra civile americana (1861-1865)
Gli anni della guerra civile americana coincidono col periodo più prolifico di Emily, durante il quale scriveva poesie ai suoi amici lontani come Higginson oppure il Reverendo Charles Wadsworth. Solo nel XX secolo la Dickinson, insieme a Walt Whitman, fu considerata dai critici come una delle fondatrici della poesia americana.
Poesia intimistica
La prima raccolta, “Poems” by Emily Dickinson, fu pubblicata postuma nel 1890. Nel 1891 fu pubblicato, invece, il volume “Poems: Second series” e nel 1895: “Poems:Third series”.
Le sue poesie sono brevi, semplici e per la sua tecnica di rima imperfetta viene paragonata a William Blake. Temi centrali delle sue poesie sono l’immobilità, la solitudine ed il silenzio.
Altro tema ricorrente è la natura ed il tema della morte, della vita dopo la morte, dell’eternità. Dickinson aveva un grande interesse per la sfera spirituale e la morte la considerava come una liberazione dell’anima.
Una delle poesie più famose è “I died for beauty” (Morii per la bellezza), scritta intorno al 1862, in cui affronta il tema della morte e della vita dopo la morte, attraverso due persone che giacciono nella loro tomba: la prima morta per un ideale di bellezza, la seconda per la verità. Negli ultimi versi appare la realtà della morte che diviene concreta sotto forma di muschio che li ricopre e non li fa più parlare.
Cosa significa morire per la bellezza e per la verità e sacrificare la propria vita per qualcosa in cui si crede? I versi di Dickinson sono spesso ermetici e si prestano a diverse interpretazioni.
Carlo Pisani Massamormile, napoletano, classe 1963, è laureato in Economia e Commercio e dottore commercialista.
Nel 2013 scrive una sua biografia dal titolo “Sei volte papà” in occasione della festa dei suoi 50 anni. Nel 2019 pubblica con la casa editrice “Il quaderno” il libro di poesie “Barca a rime”, una raccolta di poesie in rima baciata ed alternata sulle emozioni. Nel 2020 pubblica il libro di racconti “Intrighi di condominio” con la casa editrice “Il quaderno”: 17 racconti ironici e divertenti su condomini “sui generis” della Napoli degli anni 90, Nel 2021 insieme ad altri autori viene pubblicato un suo racconto dal titolo “Oltre il lavoro” nel libro” Grandi speranze”della collana “Gemme, scrittori si diventa” (casa editrice Guida); nel mese di novembre 2021 viene pubblicato il libro di poesie “Frammenti di emozioni”-poesie, fotografie,riflessioni (casa editrice Il quaderno). Appassionato di scrittura, lettura, psicologia, sport.