La nostra voglia di conoscere storie da brivido non si è esaurita. Per questo vi proponiamo tre film che parlano di serial killer.
Serial killer coreano. “Memories of murder” di Bong Joon-Ho
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Cominciamo la nostra tripla proposta con un film che ha quasi vent’anni d’età. Si tratta di Memories of a murder (“Memorie di un assassino”), diretto dal regista coreano Bong Joon-Ho, noto ai più per Parasite.
Benché sia uscito nel 2003, in Italia “Memorie di un assassino” è stato distribuito solo nel 2020. Ma, come si dice proverbialmente per i vini, più invecchia e più rimane un prodotto eccellente, capace di scuotere gli animi.
Ambientato in Corea tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, il film di Bong Joon-Ho è l’adattamento cinematografico dell’opera teatrale Come to See Me, basata su una serie di omicidi realmente avvenuti nella provincia di Gyeonggi.
Le vicende, sorrette da un lungo flashback, hanno luogo in un villaggio di campagna, dove ciclicamente vengono ritrovati i corpi senza vita di giovani donne.
Sul luogo di ritrovamento dell’ennesimo femminicidio, a farsi strada tra la folla curiosa e qualche giornalista di troppo, c’è sempre il detective Park Doo-Man, il quale, con l’aiuto dell’ingenuo assistente Cho Yong-Gu, inizia un’estenuante ricerca del vero serial killer.
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“Memorie di un assassino” offre uno spaccato della società coreana che, in meno di mezzo secolo, ha subìto il fascino dell’Occidente, al quale tuttavia si è aperta con estrema lentezza e non poche resistenze.
Costruito su una serie crescente di colpi di scena, questo thriller vi lascerà letteralmente a bocca aperta, anche grazie all’alternarsi di momenti da brivido a scene tragicomiche. Il risultato è un film profondo e realistico, anche perché ci restituisce tutta la vulnerabilità di Park, abituato agli omicidi ma esterrefatto dalla crudeltà degli esseri umani.
Serial killer di prostitute. “Scoop” di Woody Allen
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Completamente diverso nei toni, nei colori e anche nello svolgimento, “Scoop” è invece un thriller diretto da Woody Allen, con un cast stellare composto da Scarlett Johansson, Hugh Jackman e Walter Charles Dance (Tywin Lannister ne “Il trono di Spade”).
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Tutto ha inizio quando il fantasma di Joe Strombel, un giornalista morto in circostanze misteriose, appare a una promettente studentessa di giornalismo, Sandra Pransky, supplicandola di trovare il serial killer che sta facendo strage di prostitute a Londra.
Il cammino di Sandra si intreccia a quello del prestigiatore Sid Waterman, che si unisce alla studentessa nella ricerca del serial killer che ha seminato il terrore in città. Durante le loro indagini, i due si imbatteranno in Peter Lyman, un giovane aristocratico che desta in Sid non pochi sospetti.
“Scoop” non fa perno sull’elemento del terrore, quanto piuttosto sul sarcasmo, come è tipico di molti film di Woody Allen. Per questo motivo, è un titolo abbastanza anomalo tra i thriller, ma non per questo è meno convincente degli altri film che parlano di serial killer. “Scoop” riesce a mescolare realtà e fantasia, consegnandoci di fatto una storia spiritosa e avvincente.
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Il serial killer di Bucarest
Ultimo thriller, ma non per importanza, della nostra lista è Watcher della regista statunitense Chloe Okuno. Nel cast vi sono i giovani Karl Glusman, Maika Monroe e Burn Gorman.
Uscito lo scorso settembre nei cinema italiani per conto di Lucky Red, “Watcher” ci riporta alle atmosfere tenebrose di Memories of murder, questa volta, però, in Europa, più precisamente a Bucarest.
Protagonista della storia è una coppia composta da Francis e Julia. Francis ha accettato un’offerta lavorativa nel suo paese d’origine, la Romania, dove viene ad abitare anche Julia.
Tuttavia, Julia manifesta un’opprimente difficoltà di adattamento che sfocia presto in una paranoia ben più grande. La giovane donna, infatti, percepisce la presenza di uno strano individuo che si affaccia costantemente alla finestra del palazzo davanti al suo.
Julia non viene presa sul serio da Francis né dalla polizia quando denuncia la pericolosità del fatto e, proprio quando tenta la fuga per gli Stati Uniti, fa la conoscenza di un inquilino, Daniel Weber.
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“Watcher” è il lungometraggio d’esordio di Chloe Okuno, che in precedenza aveva diretto solo qualche corto. Il suo thriller è stato molto apprezzato dalla critica, anche per le influenze di registi del terrore come Alfred Hitchcock e Roman Polanski. La storia, infatti, inserisce un topos della narrativa, ovvero lo sguardo fisso e penetrante, in un film che tratta di una tematica di grande attualità, cioè la scarsa credibilità destinata alle donne.
Nasce a Milano il 31 agosto 1998 da madre e padre egiziani, originari del Cairo e cresce con il piede in due staffe: da un lato, viene educata in seno alla cultura italiana, ampiamente assorbita sui banchi di scuola iscrivendosi al liceo classico, dall’altro si nutre di tutto ciò che ha a che fare con il mondo arabòfono. Di fatto è bilingue, ma non chiedetele quale dei due idiomi preferisce: sarebbe come scegliere tra mente e cuore. Inoltre, mentre cerca di capire cosa fare da grande (in verità le piacerebbe tornare bambina e passare i pomeriggi a guardare cartoni animati alla televisione), si dedica alla scrittura di articoli online per testate giornalistiche.