Il nuovo film di Woody Allen, “Rifkin’s Festival” è stato distribuito nelle sale cinematografiche spagnole a partire dal 25 settembre e sarebbe dovuto arrivare anche in Italia a partire dal 5 novembre. A causa del Covid-19 e alla chiusura delle sale cinematografiche, però, il film arriverà il 6 maggio.
Il film è ambientato in Spagna e questo ha da subito fatto pensare a una citazione di “Vicky Christina Barcelona” agli amanti delle opere del maestro Allen. L’evento attorno cui gravita la storia è il Festival di San Sebastian dove il protagonista Mort Rifkin (Wallece Shawn) arriva con la moglie Sue (Gina Gershon). Entrambi molto appassionati di cinema – lui ex professore appassionato, lei addetta stampa cinematografica – Mort vorrebbe superare il blocco dello scrittore che fa latitare l’uscita del suo romanzo e allo stesso tempo indaga e approfondisce il suo sospetto verso un tradimento che la moglie avrebbe con un giovane regista.
Rifkin’s Festival è l’occasione per rivedere il genio di Woody Allen in una nuova interpretazione. Amato, odiato, bistrattato dagli Stati Uniti dove è stato culturalmente bandito e dove i suoi film vengono boicottati a seguito della denuncia del movimento #MeToo che dipinge Allen come un nemico da abbattere, colpevole di aver molestato la figlia adottiva Dylan, Allen resta e resterà sempre un uomo che attraverso la sua arte saprà far parlare.
Bergamasca, ma nomade per il nord d’Italia, classe 1989 e di professione navigo nel mondo del marketing e della comunicazione.
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