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Tra le più amate poetesse e scrittrici del ‘900 spicca un nome: quello di Maya Angelou. Divenne famosa in particolar modo per essersi impegnata a sostenere le lotte dei movimenti per i diritti civili dei neri al fianco di Malcom X e Martin Luther King. Una vera rivoluzionaria, se si considera l’epoca storica.
Maya proveniva da una famiglia molto povera. Ebbe il suo primo incarico a soli 15 anni, diventando la prima afroamericana a condurre la funicolare di San Francisco. E fece in seguito diversi lavori, dalla cuoca alla cameriera, fino a diventare attrice e persino prostituta, spogliarellista e ballerina. Dedicò poi la sua vita all’insegnamento in università e lottò con tutte le sue forze per difendere i diritti degli afroamericani.
Il potere delle parole
Nacque il 4 aprile del 1928 negli Stati Uniti d’America, più precisamente a Saint Louis nel Missouri. Durante la sua vita scrisse ben sette libri autobiografici, tutti con un gran successo a livello mondiale. In particolar modo il primo, intitolato in lingua originale “I Know When the Caged Bird Sings”, ovvero ” Io so perché canta l’uccello in gabbia”. Qui racconta di quando venne stuprata dal compagno della madre. Dopo la pubblicazione, l’uomo finì in prigione e quando uscì fu letteralmente ucciso di botte. Tant’è vero che Maya Angelou dichiarò: “Decisi che la mia voce era così potente che poteva uccidere le persone”.
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Grazie al suo coraggio e alla sua determinazione, ricevette diversi premi e lauree honoris causa. Tra questi ricordiamo tre Grammy per il miglior disco parlato, nel 1993, 1995 e 2002 per On The Pulse Of Morning, Phenomenal Woman, e A Song Flung Up To Heaven. Nel 1993 recitò poi una delle sue poesie durante la cerimonia di insediamento del presidente Bill Clinton. Morì nel 2014 a 86 anni, nella sua casa di Winston-Salem, nel North Carolina, due anni dopo aver scritto il suo ultimo libro, “Mom & Me & Mom”.
Sono quella che in prima elementare si annoiava mentre la maestra spiegava le lettere dell’alfabeto ai suoi compagni di classe, perché le conosceva già da almeno un anno. Sin da quei tempi, durante i temi in classe sarei stata capace di riempire con pensieri e parole dieci fogli protocollo. Scrivere per me è un’esigenza, la mia costante, una delle poche cose che mi fanno realmente sentire giusta in questo mondo, insieme alla gentilezza e ai miei sorrisi. Trentatré anni, diplomata come tecnico dei servizi sociali e qualificata assistente di studio odontoiatrico, ho cambiato diverse volte strada, ma il bisogno di scrivere mi ha sempre seguito come se fosse la mia ombra.