La strada che racconta il coraggio delle donne: le opere delle Lediesis sui muri delle città d’Italia

Si sa quando si tratta di donne, o meglio superdonne Hermes Magazine, non si tira mai indietro nel parlarne e se queste superdonne, vengono raffigurate tra le mura delle nostre città, tanto meglio. Una grande “S” stampata sul petto come simbolo di forza e coraggio. “Superwomans” sono loro le eroine dei nostri tempi: Alda, Bebe, Liliana, Frida, Rita Levi Montalcini, Greta e tantissime altre.

Nel corso dell’ultimo anno, la città di Milano, ma non solo le sue mura, è stata teatro delle opere artistiche delle “Lediesis “, due misteriose street artist tutte in rosa, che hanno tappezzato i più importanti centri urbani italiani con raffigurazioni delle nostre Superdonne. Italiane e non. Murales che, con il loro forte impatto visivo e posizionati in luoghi della vita di tutti i giorni, non possono lasciare indifferenti gli occhi curiosi di passanti e turisti. Questo non è accaduto solo a Milano, ma anche in città d’arte come Venezia, Firenze, Roma.

Le opere delle “Lediesis” sono passate da tutte queste grandi città italiane per trasmettere il loro messaggio. Un messaggio particolare che si avvale anche del nome d’arte scelto dalle due ragazze. In musica, infatti il “Diesis” altro non è che l’alterazione di una nota e, alla stessa maniera, metaforicamente parlando, l’azione di queste misteriose street artists vuole portare un’evoluzione matura e consapevole dei luoghi comuni, sulla donna, attraverso una scossa al retaggio socio-culturale del passato ma anche del presente. La grande “S” che staziona sul cuore di queste raffigurazioni fa capire che in ogni donna c’è ed è chiaro il segno di forza e coraggio, proprio come quello di una supereroina.

Lo dicono le “Lediesis”, ma indirettamente, è un grido che ad oggi, e non solo, ogni donna emette, attraverso anche l’esempio di queste grandissime figure che hanno lottato da sole, per mostrarsi in tutta la loro grandezza d’animo.

 

A Milano

Il passaggio delle “Lediesis” nella metropoli milanese era avvenuto nel periodo nella settimana della moda “Milano Fashion Week 2020”, poco prima che l’Italia intera (e soprattutto la Lombardia) piombassero a capofitto nella pandemia da Covid-19. Sono tantissimi i murales ed  i segni della loro comparsa, molti raffigurati lungo le sponde dei Navigli.

Fonte foto: Informa città

Una “Super Barbie con la mascherina“, un’icona  che conosciamo tutte, un simbolo dell’infanzia, intenta, come chiunque altro, a fare la spesa mentre trasporta un sacchetto con la scritta “Vado a Wuhan” (un po’ ad ironizzare, esorcizzare e sdrammatizzare con un poco di allegria su quanto stava, e tutt’ora sta accadendo in tutto il mondo).

\"LeFonte Foto: t.p.i. it

Una “Super Maga Magò“, pubblicata anche sul loro profilo Instagram e definita come “Un po’ di magia come cura per la paura!” in riferimento alla situazione di emergenza sanitaria, riportava la frase di Nene\”Vi ricordate quando nella mano si stringeva un altra mano? Forse un giorno tornerà di moda: come gli occhiali vintage, come gli anni ’80\”.

Ed infine, molto probabilmente, l’immagine piu’ rappresentativa affissa sui muri della rappresentativa Darsena: quella di Alda Merini, la storica e grandissima poetessa milanese raffigurata dalle due street artist seminuda, con solo una giacca appoggiata sulle spalle e la grande “S” stampata in mezzo al petto. Un sorriso ammiccante e provocatorio quasi a lanciarti una sfida. “Lediesis”, in occasione della festa delle Donne avevano commentato così la loro opera sui social:

fonte: fotogallery PrimaComo

\”La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri. E noi abbiamo tanta difficoltà ad essere veri con gli altri. Abbiamo timore di essere fraintesi, di apparire fragili, di finire alla mercè di chi ci sta di fronte. Non ci esponiamo mai. Perché ci manca la forza di essere uomini, quella che ci fa accettare i nostri limiti, che ce li fa comprendere, dandogli senso e trasformandoli in energia, in forza appunto”.

Fonte foto: fotogallery PrimaComo

Nudo che le ragazze hanno voluto rimarcare, attraverso il murales, di uno scatto di Vanessa Incontrada, dove mostrava le sue imperfezioni, al mondo, andandone fiera. Uno scatto che ha fatto discutere, che ha dato modo agli hater di giudicare attraverso commenti inappropriate le forme della showgirl, che pero’ non si è persa d’animo e se ve la siete persa, anche Vanessa è tra le superwomans dei murales delle Lediesis.

Fonte foto: fotogallery PrimaComo

Altri murales che colpiscono molto, sono quelli delle donne che hanno fatto grande il nostro tempo, come Bebe, che con la sua forza d’animo è riuscita a battere la sua disabilità fisica, conquistando il podio piu’ alto delle paraolimpiadi, e il cuore di ognuno di noi.

Oppure Liliana Segre’ che con la sua energia, è riuscita a testimoniare l’orrore dei campi di concetramento e riportare l’attenzione sulla memoria nelle scuole, ma anche nei ragazzi e nelle ragazze che hanno ascoltato le sue parole

Fonte foto: fotogallery di PrimaComo

La semplicità con la quale ci proponiamo al mondo, che allo stesso tempo si trasforma in una grande forza ogni giorno è una delle qualità migliori di ogni donna. Tutto questo riportata sui muri delle nostre città ci deve rendere fiere e ancora piu’ consapevoli della bellezza che ogni attimo della nostra vita ci ha reso invicibili, esattamente così come siamo agli occhi del mondo.

Fonte foto: fotogallery PrimaComo

Daje raga, come diceva sora Lella, “Annamo Bene!”