Il giardino Giusti di Verona, un angolo di pace

Il giardino Giusti di Verona, un angolo di pace

Condividi su

Certi giardini d’Italia sono divenuti celebri, come quelli di Boboli a Firenze o il Parco Sigurtà a Valeggio sul Mincio. Il Giardino Giusti di Verona, seppur più semplice e appartato, non ha nulla da invidiare ai luoghi verdi più noti d’Italia. È un piccolo angolo di pace, ideale da visitare in primavera e in estate, quando la natura è nel pieno del suo rigoglio, ma capace di regalare un’esperienza romantica anche nelle stagioni più fredde.

Le origini del giardino e i visitatori illustri

La famiglia Giusti si trasferì dalla Toscana a Verona alla fine del 1200; fece fortuna grazie all’impegno di Provolo Giusti, ai primi del ‘400, che ottenne un buon successo nella manifattura della lana. Fu proprio questo “imprenditore” del Rinascimento ad acquistare un terreno accanto alla via Postumia, a ridosso delle antiche mura della città, per adibire la zona alla propria produzione. Qui, infatti, erano collocati gli enormi calderoni in cui la lana veniva trattata, per poi essere stesa ad asciugare.

Il giardino Giusti di Verona, un angolo di pace

Fonte foto: verona.net

Il territorio utilizzato per la lavorazione venne completamente trasformato dal conte Agostino Giusti nel 1570, che si ispirò ai giardini toscani di epoca rinascimentale per allestire un parco che divenne rinomato in tutto il mondo. In particolare nel XVIII secolo, in un periodo in cui l’Italia era una meta ambita del Grand Tour che coinvolgeva la maggior parte dell’aristocrazia europea, i Giardini Giusti furono visitati da personalità di spicco come Goethe, Mozart e Ruskin.

Il prezioso guardino

Il parco si divide in due sezioni. La prima è pianeggiante e raccoglie molti punti d’interesse, come il labirinto, uno dei più antichi d’Italia, o il parterre alla francese, con siepi in bosso che creano delle decorazioni di forma geometrica intorno a statue raffiguranti divinità antiche come Diana e Apollo. Vale di sicuro una visita, soprattutto in una bella giornata di sole, anche la sezione a ridosso delle mura, in cui sono disposti gli agrumi in vaso, che in estate inondano il giardino con il loro profumo inebriante.

Sarà curioso, inoltre, avventurarsi nella zona superiore, più boscosa, e scoprire i vari angoli immersi nel verde, come il padiglione costruito con colonnine trecentesche o le grotte, decorate in origine con conchiglie, specchi e coralli. Attraverso una torre che racchiude una scala a chiocciola nascosta, infine, si raggiunge un giardino-belvedere, da cui si gode di una vista incomparabile su tutta la città.

Il piano nobile del palazzo

Dal 2018, il complesso del giardino Giusti si è arricchito della possibilità di visitare il piano nobile del palazzo in cui abitava la famiglia di conti. Dall’ingresso nella corte d’onore, cinta da mura a coda di rondine in onore dell’origine ghibellina della stirpe dei Giusti, infatti, si può accedere al piano superiore dell’edificio, suddiviso in due grandi appartamenti e in un salone di rappresentanza.

Il giardino Giusti di Verona, un angolo di pace

Fonte foto: giardinogiusti.com

L’allestimento del palazzo è semplice eppure raffinato. La zona di visita è arredata con mobili dei primi del ‘900, e le varie stanze affrescate custodiscono foto della famiglia, piccoli cimeli, piatti e bicchieri d’epoca. Mentre si visita il palazzo e si osservano le tante piccole curiosità in esposizione, come alcune dediche da parte di Gabriele D’Annunzio, non si deve perdere l’occasione di affacciarsi da una delle tante finestre, e lasciarsi rapire dalla bellezza delle aiuole in fiore e dal canto degli uccelli che gorgheggiano in questo piccolo angolo di Paradiso.


Condividi su