Richard de Fournival non è stato il primo a pensare di accostare l’amore cortese ed i suoi rituali con l’ausilio delle fantastiche descrizioni degli animali presenti nei bestiari. A dirla proprio tutta, sono stati molti gli autori a trattare questo tema, ma allora perché proprio il suo Bestiario d’Amore?
Chi è Richard de Fournival
Intanto è un uomo con cognome e data di nascita nonostante sia vissuto nel 1200, questi sono dati importantissimi poiché ci indicano come la famiglia de Fournival ha un peso nella società dell’epoca. Richard nasce nel 1201 ed è niente meno che il figlio del medico personale del re di Francia Filippo Augusto. Inutile dire che riceve un’istruzione impeccabile e così nel corso della sua vita l’ampio spettro di possibilità che ha a disposizione lo portano a toccare con mano e a sperimentare sia la scienza che la religione. Diviene prima chirurgo con autorizzazione a praticare da Papa Gregorio IX e successivamente intraprende la carriera religiosa prima come cappellano e poi come cancelliere della chiesa di Amiens.
Un po’ di chiarezza sui fatti storici
Dunque un prete che scrive di passioni amorose? Possibile? Sì, assolutamente possibile nel 1200 ed il perché è anche ragionevole. In questo periodo storico e fino a quando gli ordini mendicanti non trovano il favore e l’appoggio della Chiesa, ricordiamo infatti che prima di San Francesco erano considerati eretici esattamente come i dolciniani o i flagellanti, la condotta di vita degli appartenenti al clero ero molto differente. Preti, vescovi, cardinali non potevano sposarsi ma potevano tranquillamente avere una compagna di vita con la quale trastullarsi. Era tutto perfettamente normale, visto che il divieto a sposarsi non era per onorare la castità ma per evitare che il patrimonio del Vaticano andasse in fumo. Lo stesso Papa non poteva, come non può tutt’oggi, disporre come vuole delle ricchezze dello stato Vaticano poiché non è che un reggente temporale che non può passare per eredità il proprio titolo. Per essere il più chiari possibile, il Papa in realtà non è proprietario di nessuno dei gioielli che indossa e che passano da secoli da un pontefice all’altro.
Il Bestiario d’Amore
Il Bestiario d’Amore è una dichiarazione d’amore scritta per archetipi e nella quale, con molta autoironia, Richard de Fournival espone dettagliatamente, alla destinataria del trattato, una parte della sua conoscenza. Si tratta di quella parte legata alla compenetrazione tra realtà celeste e forma e funzioni di animali e piante. Scrive questo Bestiario d’Amore per portare il suo sentire alla donna amata attuando una manovra fatta di similitudini che, in qualche modo, abbassano la purezza della realtà celeste archetipica per tentare di innalzare il suo amore.
Il canto, il cigno e il grillo
Per capire meglio vediamo insieme una di queste similitudini:
“Vi è infatti un paese nel quale i cigni cantano così bene e con tanto diletto che quando si suona l’arpa davanti a loro essi accordano la loro voce all’arpa nello stesso modo in cui il tamburo si accorda al flautino, e questo avviene particolarmente l’anno in cui il cigno deve morire; così, quando se ne sente uno che canta bene, si dice: questo morrà entro l’anno. Esattamente la stessa cosa che si dice di un bambino: quando se ne trova uno di grande ingegno, si dice che non vivrà a lungo. Per questo vi dico che per la paura che ebbi di morire come il cigno, quando canta meglio, e di morire come il grillo, quando lo faceva più volentieri, abbandonai il canto per redigere questo estremo band, e ve lo mandai in guisa di scritto sostitutivo.”
Il canto
Il canto è una delle espressioni artistiche che più avvicinano l’essere umano all’estasi divina, questo però avviene solo se si canta per il Signore e non per diletto o per conquista. Ciò significa che dedicare una di quelle serenate che vanno tanto di moda ai tempi di Richard è ragionevolmente disdicevole. Questo lo porta verso la stesura del Bestiario d’Amore e quindi anche della parte che abbiamo appena citato. Scrivere è stato un modo per evitare la morte, quale morte? Quella dell’intelletto che seguendo la semplice pulsione avrebbe rischiato di perdersi con troppa facilità.
Compendio
Il Bestiario si rivela essere uno scorrevole trattato che porta il lettore attento a conoscere le caratteristiche alte degli animali e quelle celesti di animali mitologici. Una sorta di infarinatura che regala spunti continui per approfondimenti. Un esempio ne è la salamandra: l’uccello di puro fuoco le cui vesti di puro fuoco possono portare all’acquisizione di determinate capacità.
Lavoro come grafica-creativa, illustratrice e content editor freelance.
Sono diplomata in grafica pubblicitaria e parallelamente ho studiato disegno e copia dal vero con Loredana Romeo.
Dopo il diploma ho frequentato beni culturali presso l’università di lettere e filosofia e parallelamente seguivo un corso di formatura artistica, restauro scultoreo e creazione ortesi per il trucco di scena.
A seguire l’Accademia Albertina di Belle Arti con indirizzo in grafica d’arte (che mi ha permesso di approfondire: disegno, illustrazione, incisione, fumetto).
Sono sempre stata interessata e assorbita dal mondo dell’arte in tutte le sue forme e dopo la prima personale nel 1999-2000 non ho mai smesso di interessarmi alle realtà che mi circondavano.
Nel 2007 ero co-fondatrice e presidente dell’Associazione Arte e Cultura Culturale Metamorfosi di Torino e in seguito ho continuato e continuo a collaborare con vari artisti e ad esporre.
L’amore per l’arte in tutte le sue forme, il portare avanti le credenze e le tradizioni familiari hanno fuso insieme nella mia mente in modo indissolubile: filosofia, letteratura, esoterismo, immagine e musica.