Il cinema in cucina. Ricette per chi ama gustare i grandi film è la raccolta di piatti gustosi provenienti dal mondo del cinema scritto da Giulia Ceirano e illustrato da Viola Bartoli.
Nel dettaglio
Il cinema in cucina è una raccolta di trenta ricette ispirate a celebri film della storia del cinema. Ogni ricetta è accompagnata da un’illustrazione, una citazione tratta dal film e una curiosità sul piatto, prima di passare alla preparazione vera e propria.
Sfogliando le pagine di Il cinema in cucina, si può organizzare una cena tematica che inizia con il cocktail di gamberi di Beetlejuice e si conclude con la mousse al cioccolato di Rosemary’s Baby, soddisfacendo così sia gli appassionati di cinema che gli amanti della buona tavola. Sono 148 pagine. La pubblicazione è avvenuta ad ottobre 2024.
L’intervista
Com’è nata l’idea di un vero e proprio ricettario ispirato alle pietanze iconiche del Cinema?
“GC: Questo libro è il “sequel” de La letteratura in cucina, una raccolta di ricette letterarie sempre scritta da me, Giulia Ceirano, illustrata da Lida Ziruffo e pubblicata da hoppìpolla nel 2022. A sua volta, la genesi de La letteratura in cucina sono state delle cartoline illustrate che, da anni, venivano inserite all’interno delle box hoppìpolla (QUI un esempio di cartolina; QUI un about sul progetto hoppìpolla). Una cartolina di 15×20 centimetri non era sufficiente per contenere tutte le storie che circondano cibo e libri – che sono tantissime – e così prendermi più spazio è stato un naturale passo successivo. Dopo le ricette letterarie, e tutto il divertimento che mi ha dato raccontarle, non potevo non passare al cinema.”
Per chi ama il cinema e avrebbe sempre voluto provare certi piatti ma non è granché in cucina: le ricette contenute all’interno dell’opera sono di difficile realizzazione?
“GC: Ce n’è per tutti i gusti, si direbbe. Lo sforzo è stato quello di inserire ricette capaci di coprire l’intera tavola (dagli antipasti ai dolci, per intenderci), di raccontare sia grandi classici del cinema che film più di nicchia ma comunque di grande valore e, infine, ricette con diversi livelli di difficoltà. Gli spaghetti all’arrabbiata di Belli e dannati potrebbero essere un buon punto di partenza per le persone meno esperte in cucina; i Courtesan al cioccolato del Grand Budapest Hotel, invece, un buon obiettivo da raggiungere.”
Qual è stata la difficoltà nel reperire le ricette originali?
“GC: Grazie ai tanti contenuti dedicati alla cucina, reperibili sia online che offline, e al supporto di chef e professionisti del settore, non è stato troppo difficile proporre delle ricette affini a quelle originali, ma comunque facilmente realizzabili e vicine ai gusti attuali. Ma questo lo lascio dire a chi leggerà Il cinema in cucina e proverà a mettersi in gioco ai fornelli.”
Avete provato voi stesse a mettervi all’opera con le pietanze?
“GC: Assolutamente sì. Ammetto che la preparazione dei piatti non è il mio forte. Sono più portata a raccontarli, forse. Però ho provato a cimentarmi con le ricette più semplici. Potrei preparare con discreta serenità un gazpacho, le palline di formaggio, sicuramente la frittata e per finire i pancake. Per questioni più complicate chiedo aiuto ad amici e amiche decisamente più in gamba di me.
VB: Assolutamente sì! Durante le feste mi sono cimentata nella preparazione del Mac & Cheese…non è venuto perfetto come quello di Kevin ma è stato comunque un degno pranzo per i giorni prima di Natale. In questo nuovo anno invece vorrei provare a realizzare qualche cocktail, magari un buon Manhattan per entrare nell’atmosfera magica di A qualcuno piace caldo.”
Qual è il vostro piatto preferito?
“GC: Direi la zuppa di patate e porri di Julie & Julia. Sono molto affezionata sia alla ricetta che al film. La zuppa di patate e porri poi, anche detta potage Parmentier, è un piatto francese e per me, che da anni divido la mia vita tra Torino e Parigi, resta sempre un pezzo di cuore. Dell’alito ci preoccuperemo un’altra volta.
“VB: Uno dei piatti più belli da disegnare è stato indubbiamente il Chile con Queso di Paris, Texas. Amo molto questo film ed è stato bello anche disegnare qualcosa di tipico della cucina messicana. Se invece dovessi scegliere solo in base alla ricetta…sicuramente la torta di San Valentino di Pic nic ad Hanging rock!”
Esisterà una parte 2 oppure un libro dedicato, ad esempio, alle serie tv?
“GC: Per il momento non è in previsione, ma mi avete dato un’ottima idea. In questo periodo, però, sto scrivendo un libro, che uscirà nuovamente per hoppìpolla, e che sarà dedicato ai luoghi di scrittori e scrittrici. Anche questo libro sarà illustrato e ancora una volta da Lida Ziruffo, la stessa de La letteratura in cucina.”
Avete in programma presentazioni in giro per l’Italia?
“GC: Non sono in previsione presentazioni vere e proprie, ma io mi sto dedicando – da ormai un paio d’anni, dall’uscita de La letteratura in cucina in poi – a una serie di Show Cooking Letterari che realizzo insieme alla food blogger Federica Rossi (foodfede_ su Instagram) al Circolo dei lettori di Torino.”
Giornalista, lettrice professionista, editor. Ho incanalato la mia passione per la scrittura a scuola e da allora non mi sono più fermata. Ho studiato Scrittura e Giornalismo culturale e, periodicamente, partecipo a corsi di tecnica narrativa per tenermi aggiornata.
Abito in Calabria e la posizione invidiabile di Ardore, il mio paese, mi fa iniziare la giornata con l’ottimismo di chi si ritrova la salsedine tra i capelli tutto l’anno.