Bussano alla porta di M. Night Shyamalan

Bussano alla porta” (Knock at the Cabin) è il nuovo film del regista indiano naturalizzato statunitense Manoj Nelliyattu Shyamalan, meglio noto come M. Night Shyamalan. Presentato in anteprima al Cinema Troisi di Roma il 21 gennaio scorso, dove il regista ha introdotto la proiezione, “Bussano alla porta” uscirà ufficialmente nelle sale cinematografiche italiane il 2 febbraio, un giorno prima della distribuzione negli Stati Uniti.

Scopriamo maggiori dettagli sulla produzione, dalla trama al cast, ripercorrendo la prolifica carriera di M. Night Shyamalan, uno dei più grandi registi horror contemporanei.

 

Bussano alla porta di M. Night Shyamalan

Una scena del film
Fonte foto: universalpictures.it

Bussano alla porta: trama del film.

“Bussano alla porta” è un adattamento del romanzo di Paul G. Tremblay “La casa alla fine del mondo” (The cabin at the End of the World). Come aveva fatto Tremblay nel suo racconto, anche Shyamalan ambienta il film in una casa isolata del New Hampshire, dove vanno in vacanza Andrew ed Eric, una coppia gay, assieme alla loro figlia adottiva Wen.

A turbare l’idillio della famiglia sarà la comparsa di quattro individui controversi, i quali cercheranno di occupare forzatamente la casa di Eric ed Andrew. Gli ospiti indesiderati – Leonard, Sabrina, Adrianne e Redmond – sono convinti che la fine del mondo sta per arrivare, per questo riferiscono agli ostaggi che l’unico modo per scongiurarla è il sacrificio di uno di loro.

 

Bussano alla porta

M. Night Shyamalan
Fonte foto: independent.ie

Bussano alla porta segna il ritorno di Shyamalan alla regia

“Bussano alla porta” è l’ultima fatica di M. Night Shyamalan, nato nel 1970 nel distretto di Mahe, in India, ma cresciuto negli Stati Uniti, in Pennsylvania.

Sin da piccolo nutre una forte passione per il cinema: gli venne regalato infatti un Super 8 con cui si dilettava a girare film amatoriali. Nel 1992 si laurea dalla Tisch School of Arts dell’Università di New York e, mentre è ancora studente, gira il suo primo lungometraggio, Praying with anger, grazie al quale viene candidato al Toronto Film Festival.

E’ l’inizio di una lunga carriera, costellata da una prima fase di grandi successi, e poi interrotta da alcuni tentativi poco apprezzati dalla critica con scarsi risultati al botteghino.

Dopo aver lavorato alla sceneggiatura del film d’animazione Stuart Little, Shyamalan acquisisce la notorietà con “Il sesto senso” (The sixth sense), film acclamato dalla critica con Bruce Willis e Haley Joel Osment tra i protagonisti. Grazie a “Il sesto senso”, Shyamalan ottenne 6 nomination agli Oscar, tra cui la miglior regia.

Seguirono altri successi come Unbreakable (di nuovo con Willis), Signs e The village, ma Shyamalan ha dovuto aspettare il 2015 per riconquistare il parere di pubblico e critica, tornando dietro l’obiettivo con The visit – una sorta di falso documentario – e Split, produzione a basso costo con James McAvoy nei panni di un ragazzo dotato di 23 personalità diverse.

Il suo ultimo film prima di girare “Bussano alla porta” è stato Old, distribuito nelle sale nel 2021.

 

Bussano alla porta

Jonathan Groff
Fonte foto: alessandria.today

Bussano alla porta: un cast ricco di talenti.

“Bussano alla porta” annovera nel suo cast molti talenti, in cui ritroviamo alcune grandi star che si sono già destreggiate in ruoli del piccolo e del grande schermo, compreso l’ex wrestler David Michael Bautista Jr.

Spicca fra tutti il nome di Jonathan Groff, divenuto celebre grazie al ruolo di Jesse St. James nella serie televisiva Glee, dove Groff diede prova delle sue doti canore. Particolarmente apprezzate furono le cover di Bohemian Rhapsody dei Queen, Like a Prayer, Like a Virgin di Madonna e Total Eclipse of the Heart di Bonnie Tyler.

Jonathan Groff ha inoltre accresciuto la sua notorietà recitando nella serie Netflix ideata da Joe Penhall e basata sulle memorie di John E. Douglas, Mindhunter.

 

Bussano alla porta di M. Night Shyamalan

Rupert Grint
Fonte foto: GALA.de

Altra presenza significativa è quella di Rupert Grint, che abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare nel ruolo di Ronald Weasley nella saga di Harry Potter.

Rupert era assente dal 2013, ma aveva fatto un recente ritorno sul piccolo schermo, in particolare nella serie tv di Benicio Del Toro Cabinet of Curiosities, dove è apparso come guest star nell’episodio “I sogni nella casa stregata” (Dreams in the Witch House).

Diventato padre di una bambina, Grint non è mancato alla reunion del cast di Harry Potter, per celebrare il ventesimo anniversario dall’uscita del primo film della saga.